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Recensione | The Flash 2×01 “The Man Who Saved Central City”

Creato il 08 ottobre 2015 da Parolepelate

È tornato! L’eroe rosso di Central City è tornato!

Ma come se la sta cavando ora che non c’è più Eobard Thawne a muovere il fili?

The Flash ritorna sui nostri schermi e lo fa riportando quell’allegria e quella leggerezza mischiata a una trama avvincente e carica di sentimenti (anche dolorosi) che avevano caratterizzato la prima stagione. Mi fa piacere vedere che questo aspetto della serie non sia stato perduto durante i sei mesi di pausa.

La singularity

Ammetto di essere tra quelli che si aspettavano che la storia riprendesse dove l’avevamo lasciata a maggio, con quel maledetto cliffhanger che mi ha rovinato la prima settimana di vacanza perché non riuscivo a credere che gli autori fossero stati tanto crudeli da lasciarci in quel modo. Invece l’episodio si apre con quella scena quasi idilliaca, in cui Barry riesce a sconfiggere i due sublimi Heat Wave e Captain Cold grazie e insieme ai suoi compagni. Ci sono proprio tutti: Firestorm, Cisco, Caitlin, Iris, Joe… ma già prima di vedere Eddie e Wells ci si rende conto che è tutto un sogno. Non lo so, sarà stata l’atmosfera, la velocità della scena, ma era evidente che quello che stavamo vedendo non fosse la realtà.
Sono rimasta abbastanza stupita dopo aver scoperto che il nostro Flash ha intrapreso la strada Oliveriana del “salvo la città da solo”. Perciò per dieci minuti buoni sono rimasta col fiato sospeso a domandarmi cosa lo ha spinto a lasciare tutti fuori?

L’unico modo per non ricevere un no come risposta è non porre domande.

La risposta mi ha spezzato il cuore. Durante il season finale, abbiamo assistito al doloroso sacrificio di Eddie. Non sto qui a rivangare il dolore che quella scena mi ha provocato e tutto quello che ha causato (non parlo solo della singularity), anche perché questa premiere non ci ha messo molto ad aggiungere un’altra valanga di dolore a quello che ho cercato di scontare per tutta l’estate… Scopriamo infatti che Barry non si sente l’eroe che acclamano tutti perché non solo Eddie, ma anche Ronnie ha perso la vita quel giorno, proprio per fermare quel maledetto buco nero che stava per inghiottire la città.

Un minuto di silenzio per i trenta secondi di felicità vissuti dai signori Raymond. Se li meritavano.

Insomma, non lo so. Perché Firestorm si è separato lasciando indietro solo Stein? Possiamo considerarla semplicemente una delle sfighe della vita? Non gli bastava averci tolto Eddie, pure lui? Poi succede tutto così in fretta che inizialmente nemmeno ce ne rendiamo conto… non è tanto la scena, quanto le reazioni di Barry che non vuole fare l’eroe e di Caitlin che fugge ai Mercury Labs – perché effettivamente gli STAR labs sono un concentrato allucinante di sfortuna e ricordi dolorosi -, a lasciare il segno.
Non c’è molto da dire, se non che è stato tutto incredibilmente triste. Mi consola vedere che la loro amicizia non è stata scalfita dall’accaduto…non ancora almeno. Di certo la morte di Ronnie apre la porta a due eventi che potrebbero verificarsi in futuro: potrebbe essere questo l’evento scatenante che porterà Caitlin a diventare Killer Frost, e poi (ho fatto i compiti quest’estate) so che come ci sono stati diversi Flash, ci sono stati anche diversi Firestorm. Insomma, è stato doloroso, ma tutto torna e tutto ha un perché.

Il presente

Recensione | The Flash 2×01 “The Man Who Saved Central City”The Flash è considerato un eroe da tutti. L’uomo che ha salvato Central City… forse non è la definizione che userebbe lui per descrivere il suo ruolo durante il giorno dell’incidente, però non possiamo dire che non si sia meritato quel titolo. Non ce l’avrebbe fatta senza l’aiuto di Ronnie e Eddie, però loro non ci sono più e sicuramente vorrebbero che almeno lui ottenesse un riconoscimento per quello che è successo… non tanto per il riconoscimento in sé, quanto per donare un eroe a quella città. Ormai tutte le città necessitano di un eroe, e ricordiamo che, tanti mesi fa quando Barry si chiedeva che tipo di “vigilante” dovesse diventare, la sua risposta è stata “qualcuno che dia speranza ai cittadini di Central City”. Perché è di questo che hanno bisogno. Se il loro sacrificio è servito a presentare alla città il loro eroe di quartiere (cit) va bene.

J: Qualcuno dovrebbe convincerlo ad andare. Magari il suo migliore amico.
C: Joe, credimi, ci ho provato.
J: …intendevo lei (Indica Iris)

Non sono una fan dei ricongiungimenti che avvengono nel giro di un episodio, ma sono bastati tre minuti in cui Flash combatte i nemici da solo per farmi capire che questo era un male necessario. Vederlo vagare da solo per gli STAR labs aveva qualcosa di…sbagliato. Ero abituata a vedere l’edificio sempre pieno, ovunque ti girassi c’era Cisco che dava il nome a qualcosa, Caitlin con il suo kit portatile per fare le analisi del sangue, Wells con la sua sedia a rotelle sempre al posto giusto al momento giusto e con le sue perle di saggezza inquietanti e sospette… Sono felice, perché Iris ha fatto davvero bene a convincere tutti di ignorare le parole di Barry e andare ad aiutarlo.

Soprattutto se consideriamo l’abbraccio che Cisco da a Stein quando questi inizia a dare nomi ai nemici.

Questo è stato il primo approccio al nuovo Team Flash di quest’anno: sentiremo sempre la mancanza di Wells, perché nel suo essere oscuro secondo me (e non mi stancherò mai di dirlo) ha sempre dato il suo contributo a rendere la squadra quello che è, senza di lui non staremmo qui a parlare di questo eroe super veloce con la tutina rossa e così via, ma il suo posto è stato degnamente preso da Joe e Iris, che ormai sono ufficialmente parte del gruppo. Joe, ad esempio, pronuncia il “mantra” di Flash, run Barry, run. Anche Stein, si è integrato perfettamente subito – complice probabilmente la sua convivenza forzata con Ronnie – ma a lui non mi abituerei tanto presto visto che a metà stagione ci lascerà per Legends of Tomorrow. Ottimo anche il ritorno immediato di Caitlin: so che quel posto le porta a galla ricordi belli e brutti, ma quale modo migliore per distrarsi se non salvando il mondo?

E poi c’è quel nuovo personaggio, Jay Garrick, di cui parlerò più avanti.

Voglio spendere prima due parole per Harrison Wells e per quello che dice nel video lasciato in eredità a Barry… lo sapevo. LO SAPEVO. Sarà stato crudele e marcio fino al midollo in quel futuro dal quale proviene, ma i 15 anni vissuti nel presente lo hanno cambiato. Non lo hanno reso buono, no, ma credo che la confessione lasciata per la polizia nella quale annuncia di aver ucciso lui Nora Allen serva a farci intendere, o quanto meno sospettare, che in realtà l’odio di Reverse Flash per il suo nemico non si estendesse anche a quel ragazzino che tutto sommato ha creato lui, ha cresciuto, che ha aiutato a diventare un eroe. Certo, ammazza la simpatia con il non sarai mai felice Barry Allen, però come sempre Wells si conferma un personaggio ambiguo anche da morto, che un minuto odi e quello dopo ami. E anche quello dopo.

Recensione | The Flash 2×01 “The Man Who Saved Central City”Comunque, il momento più commovente è stato sicuramente quello in cui Henry Allen torna a essere un uomo libero. Non me lo aspettavo: avevo dato ormai per scontato che con la scomparsa di Wells anche le possibilità dell’uomo di essere salvato fossero sparite dalla faccia della terra, e invece a sorpresa ecco che riottiene la libertà dopo 15 anni. Un po’ mi dispiace che abbia deciso di andare via: ho sempre pensato che il rapporto padre figlio tra Barry e Joe fosse perfetto, ma che nonostante questo Barry e Henry avessero tanto da dire, che ogni loro scena bucasse lo schermo e che fossero sempre un carico di emozioni… ma è anche vero che per 15 anni Central City l’ha considerato un assassino e sicuramente vuole scrollarsi di dosso questo e tutto ciò che ha comportato, e l’unico modo per farlo è fuggire più in fretta possibile.
E poi è risaputo: nei telefilm quello che ha riottenuto la libertà da poco è sempre il primo a morire.

Recensione | The Flash 2×01 “The Man Who Saved Central City”

Stagione nuova, costume nuovo, nemico nuovo, mentore nuovo. Quest’anno non ci facciamo mancare nulla.
Step 1, Cisco e le sue perle di saggezza: dobbiamo iniziare ad accettare il futuro, piuttosto che fuggirne. Ed ecco il primo cambiamento, il nuovo logo di Flash che rende il costume più simile a quello del Flash del futuro.
Step 2, Zoom. Non lo abbiamo ancora visto, ma sappiamo che si diverte a mandare i suoi sicari ad uccidere Barry. Ora, sempre se ho fatto bene i miei compiti, Zoom non è un altro alter ego di… Eobard Thawne? Autori, cosa state facendo? Non mi illudete please.
Step 3, Jay Garrick. Il suo arrivo era stato anticipato dal suo elmetto sputato letteralmente dal buco nero davanti ai nostri protagonisti nel season finale, e la sua entrata in scena odierna non sarebbe potuta essere più ovvia e scontata. Quando hanno iniziato a blaterare di sicurezza, nessuno può entrare eccetera eccetera, ho iniziato il conto alla rovescia: 3, 2, 1… sorpresa! Ma chi sarà questo sconosciuto che abbiamo visto in varie scene durante l’episodio e che guarda caso riesce a eludere la massima sicurezza degli STAR Labs? Jay Garrick, dispensatore di disgrazie. Il tuo mondo è in pericolo. Mai nessuno che arrivi e dica: Barry Allen, puoi prenderti una settimana di vacanza, niente catastrofi all’orizzonte. A parte questo, grande scena d’effetto. Sì lo so, ho detto che era scontata, ma ero comunque lì messa a fangirlare davanti al pc come una bambina davanti al suo cartone animato preferito. Sono curiosa, voglio vedere che combineranno, e il promo promette scintille.

Varie ed eventuali:

-I poteri di Cisco si stanno rivelando e sono curiosa di vedere come gestirà il tutto. Probabilmente Zoom, come Thawne, e i suoi scagnozzi arrivano da un’altra realtà ed è per questo che ha avuto quella visione. Credo.
Ma quanto mi erano mancate le sue battute? E la scena riferimento a Batman? Con la luce, e lui che risponde “credo di averlo visto in qualche fumetto”? Applauso per me che per una volta mi accorgo subito di un riferimento a un altro universo DC comics. Clap clap.

– Voglio la maglietta di Flash.

– Stein che, alla battuta di Cisco “lei è un genio”, risponde “beh direi che questo è già stato appurato.”

Ragazzi, questo telefilm mi era mancato davvero. Ritrovare quei personaggi – beh, quasi tutti – quelli che abbiamo imparato ad amare l’anno scorso, la trama avvincente, un nuovo nemico da scoprire, nuovi crossover con Arrow… Le premesse per una grande stagione, vista la premiere, ci sono tutte. Quando arriva martedì prossimo?

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