Recensione | The Flash 2×12 “Fast Lane”

Fast Lane, episodio dodici della seconda stagione di The Flash, parte abbastanza “moscio” per poi riprendersi nella seconda metà.
Col senno di poi, possiamo dire che era tutto collegato, seppur in alcuni casi in maniera abbastanza superficiale e inutile: il caso della settimana, tale Tar Pit, si collega direttamente a Wally West e al suo problema con le corse, che a sua volta collega l’incidente capitato a Iris con la perdita di velocità di Barry… Tutte cose che ci hanno portato alla decisione finale. Una decisione che può essere commentata solo con OH MIO DIO.

Strict isn’t always a bad thing, especially when you know it’s coming from love.

Wally West è una bella gatta da pelare. Lo sapevamo già, ma episodio dopo episodio ci hanno dato sempre più motivi per sospettare che non sarebbe stato affatto facile gestire questo fanciullo sbucato dal nulla. Ora, sebbene ogni tanto il ragazzo abbia scatenato in me istinti omicidi e voglia di prenderlo convulsivamente a schiaffi perché Joe è perfetto e non si tratta male, preferisco vederlo comportarsi in maniera sconsiderata e migliorare pian piano, piuttosto che un cambiamento radicale nel giro di un episodio. Quindi sì, mi piace come stanno gestendo questa nuova famiglia. Mi piace vedere Iris che si impegna, improvvisandosi una sorta di mamma – dimenticando di essere sua sorella per un po’ – e ho trovato molto coraggiosa (seppur sconsiderata) la sua decisione di affrontare da sola quel farabutto di Clark per proteggere il suo fratellino, anche se io al suo posto mi sarei portata qualcuno come spalla perché altrimenti “ciao i miei piedi non si muovono resto davanti la porta e aspetto”. Apprezzo molto anche il fatto che sia stata sempre lei a riportare sui binari giusti Joe, che povera stella non è abituato a non essere considerato il padre migliore del mondo e, pur di conquistare la simpatia di Wally, finge di essere quello che non è. Non possiamo criticarlo per questo: come dice lui stesso, ha provato la strada del padre rigido, ma non ha funzionato, quindi non gli resta altro da fare che cercare un altro modo per avvicinarsi a lui, soprattutto visto che gli sono rimasti soltanto loro (ecco, mi dispiace che la morte di Francine sia accaduta off screen, ma forse hanno cercato di risparmiarci ulteriore dolore in vista di quello che verrà) e non vuole perdere il figlio appena trovato. Ma non va bene, non siamo nella versione maschile di Gilmore Girls (West Boys) e quindi Wally non ha bisogno di un nuovo amico. Lui ha perso sua madre, ha bisogno di una figura alla pari che la sostituisca, e chi meglio di suo padre? Non di una persona che gli “dica” cosa fare e cosa non fare, ma che gli faccia “capire”, perché sì forse Wally è andato a cercarli ma è anche vero che finora è cresciuto senza Joe e Iris e il passo da “voglio conoscerli” a “sono stato 20 anni senza di loro, posso continuare a farlo” è breve, e il nostro papà perfetto lo sa. Sa di essere sul filo del rasoio. Probabilmente questo lo frena, ma non dovrebbe bloccarlo del tutto. Era come se avesse paura di dire la cosa sbagliata, di fare un passo falso e perderlo… Credo abbia ragione, ma conosciamo ancora troppo poco Wally per poterne essere sicuri al 100%. Potrebbe anche essere il classico tipo ribelle che si comporta così proprio per attirare l’attenzione, oppure essere quello che teme Joe e fuggire al primo accenno di regole familiari da rispettare, o essere una via di mezzo. Per quello che abbiamo visto, credo che Wally sia un tipo piuttosto schivo, e che quindi gli riesca difficile mostrarsi agli altri per quello che è, ma che allo stesso tempo gli piaccia avere una famiglia…qualcosa che ha recentemente perso, e quindi adesso ha paura di restarci fregato di nuovo e preferisce fingere che di Iris e Joe non gli importi più di tanto.
Già, forse era così all’inizio, ma la scena in cui lui va a trovare la sorella in ospedale ha smentito tutto. Era preoccupato sinceramente per lei, e così imbarazzato da fare quasi tenerezza. Quei fiori erano il suo modo per dire “non ti conosco, non so cosa ti piace e cosa non, però ecco questo è il passo che muovo verso di te. Spero tu non sia allergica”. E non possiamo che apprezzare lo sforzo.
Insomma, Wally West si sta facendo conoscere pian piano, e va bene così perché i cambiamenti repentini non mi piacciono. Voglio godermi la sua crescita come personaggio, in attesa del risveglio in lui dei geni perfetti di Joe – devono pur essere da qualche parte, no?

God, that’s a horror show

Con il caso della settimana, ho sentito una sorta di ritorno alle origini che in questa seconda stagione mancava. Siamo stati impegnati con molti metaumani venuti da Terra 2, Vandal Savage e pochissimi metaumani del nostro mondo, che poi sono quelli che dovrebbero interessarci di più no? Per questo Tar Pit non è stato malaccio come nemico, sebbene non abbia minacciato nessuno dei membri del Team Flash e quindi la sua minaccia non ci abbia riguardato poi da vicino. La sua trama è stata sviluppata in maniera lineare, come accadeva l’anno scorso: tizio random ucciso, scoperta dell’identità del metaumano, collegamento ad altre potenziali vittime, sconfitta. Ha avuto anche il merito di essere il tassello di collegamento tra la trama dei West e il resto, che altrimenti si sarebbe sviluppato in maniera parallela spezzando il ritmo dell’episodio.

We’re a team

La parte più corposa riguarda sicuramente Wells e Barry. Ne sono felice, perché il rapporto tra questi due era stato messo da parte e non approfondito come speravo, invece oggi ci siamo concentrati su questi due personaggi fondamentali e devo ammettere che faceva male ogni singolo minuto che apparivano insieme sullo schermo.
Per prima cosa, abbiamo scoperto che sono entrambi abbastanza competitivi: pochi minuti passati insieme, e sembrava che stessero facendo a gara su chi è più avanzata, se Terra 1 o Terra 2 – e nel frattempo si cercava di decidere quale sia la 1 e quale la 2.
Poi, sorpresona, Harry mette a punto il dispositivo per rubare la velocità di Flash e… lo usa. Wow, ero sinceramente sorpresa perché tutto sommato non credevo che lo avrebbe fatto davvero… mi sbagliavo. Lo fa, e gli ruba una piccola percentuale di Speed Force, che dona persino a Zoom, giusto per dimostrargli che fa sul serio, che tradirà i suoi nuovi amici pur di riavere Jesse.
Ma ditemi voi se riuscivate a guardarlo in quello stato: lo avrà fatto per salvare la figlia, ma era evidente come si sentisse in colpa per quel gesto. Non avrà il carattere più gentile e dolce del mondo, ma oggi era proprio intrattabile (cioè, più del solito) e non faticavamo a capire perché. Poi Barry cascava proprio a fagiolo, con tutti i suoi discorsi da siamo una squadra e salveremo tua figlia. Per forza poi Harry alla fine è scoppiato e ha confessato tutto, chi non lo avrebbe fatto al suo posto?
Credevo che, dopo la confessione, lo avrebbero messo alla gogna. Così sarebbe stato, se non fosse stato per Barry. Non è stato un grande episodio per il nostro velocista scarlatto: prima va dai West e li vede cenare tutti insieme, poi sente la mancanza di Patty e infine scopre che, quello con la faccia del suo vecchio mentore che prima lo ha trattato come un figlio e poi lo ha tradito…lo ha tradito di nuovo. Ma poi per fortuna si è fermato a riflettere, e ha spiegato al resto della squadra qualcosa che credo sia servito anche al 90% degli spettatori: io per prima, come Cisco e Caitlin, avevo iniziato a considerare Harry sempre più come Wells e sempre meno come il nuovo personaggio che si suppone sia. Non è difficile confondersi, visto che sono entrambi geni e… beh, hanno entrambi la stessa faccia. Per loro essere traditi oggi è stato come ricevere due volte un colpo dalla stessa persona, ma se ci pensiamo un attimo non è così: Harry non è Wells, non ha fatto tutto questo per fare del male a Barry, lo ha fatto per salvare sua figlia – e gliel’ha pure detto chiaro e tondo, che se fosse stato costretto a scegliere avrebbe scelto la figlia senza batter ciglio! Praticamente confessava.
Stavano per commettere l’errore di considerare quella persona la stessa figura che l’anno scorso li ha traditi e delusi, dimostrando che, nonostante le belle parole dette negli ultimi dieci episodi, non riescono ancora a fidarsi di Harry perché in lui vedono ancora Wells. Ma Barry per fortuna c’è arrivato, e per la prima volta l’ho visto davvero…leader, lì dentro. Ha deciso di aiutarlo, di mettersi nei suoi panni, e ha capito la posizione di Harry. Ma soprattutto, si è reso conto che il rimorso nei confronti di quello strano gruppo di svitati che, volente o nolente, lo ha accolto tra loro, lo ha spinto a tradire Zoom a discapito della vita di sua figlia. Sua figlia! Non una pincopallina qualsiasi. E non so, mi ha colpita. Mi ha fatto capire che la squadra è davvero unita, proprio come l’anno scorso, senza la serpe in grembo pronta a mordere.

Tutto questo, ci porta alla decisione finale di fare una gitarella oltre gli squarci temporali. Non vedo l’ora di vedere tutto questo:

Prevedo tragedie.

Varie ed eventuali:

-Anche io, come Wells, ero irritata da Barry che in trenta secondi studia interi libri, quando io per studiare due pagine ci metto mezz’ora.

-Bonus per Wally che guarda Iris vestita… beh, in maniera inusuale, e “Che diavolo ci fai qui, oltre che cercare di mandarmi in terapia?”

-Cisco e Harry insieme si son visti poco ma rimangono sempre la BROTP del mio cuore.

-Cisco: “Chi è il miglio hacker del mondo?”
Barry e Caitlin: “Felicity Smoak”
I miei Snowbarry <3"><3"><3"><3"><3

E insomma, con questo è tutto. Credevo che non avrei amato molto questo episodio perché attendo il 13 con ansia da settimane, e invece l’ho apprezzato davvero. Molto utile per conoscere meglio Wally e Harry, un po’ stile prima stagione e abbastanza movimentato. Che ne pensate voi? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere con un commento. Come sempre, vi do appuntamento (su Terra 2!!!) alla prossima settimana, e vi invito a passare dalle nostre affiliate. A presto!

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