Magazine Serie TV

Recensione | The Walking Dead 6×09 “No way out”

Creato il 17 febbraio 2016 da Parolepelate

Per un attimo ci ho creduto davvero.

Per un attimo ho davvero pensato che Sasha e Abraham avrebbero rimediato una pallottola in testa ciascuno.

Ma solo per un attimo. Giusto il tempo che è servito a Daryl per prendere il bazooka e far saltare per aria tutta la gang di motociclisti al soldo di Negan.

[il famigerato Negan, ormai lo saprete di certo, sarà interpretato da Jeffrey Dean Morgan, che io personalmente adoro, quindi attendo con ansia il momento in cui ci verrà presentato]

Si può proprio dire, quindi, che questa mid-season première sia iniziata… col botto.

Botto letterale e pure metaforico, per la precisione. Perché il casino che è successo dentro alle mura di Alexandria, non me l’aspettavo proprio per niente.

Avevamo lasciato gli alessandrini in fuga dagli zombie camuffati da zombie, e per un po’ sembra filare tutto liscio. Un espediente, quello di usare le viscere dei morti viventi, che avevamo già visto usare stagioni addietro, e di cui avevamo prova dell’efficacia.

Finché Sam, il figlio di Jessie, non si trova ad indugiare: si ferma e interrompe il ritmo della lenta marcia dei profughi (mai interrompere il ritmo, valeva per l’imperatore Kuzco e vale per chi prova a scappare dagli zombie): lì, fermo e immobile, è facile preda di un vagante che, gli sferra un bel morso.

Questa è stata la prima cosa che non mi aspettavo che accadesse.

[curiosità: è la prima volta in tutta la serie che vediamo un bambino venire divorato dagli zombie]

Jessie è ovviamente sconvolta, e anche lei indugia, non vuole né riesce a lasciare la mano di suo figlio. Diventa la seconda preda degli zombie.

E anche la seconda cosa che non mi aspettavo che accadesse.

O, più probabilmente, non volevo che accadesse. Rick sembrava aver iniziato a trovare, con lei, un po’ di serenità, e all’improvviso – ma è quasi una regola non scritta, in un mondo come quello – gli viene tolta. Fondamentalmente è come dire che no, non puoi abbassare la guardia nemmeno per un attimo, devi vivere con la consapevolezza che può succedere qualcosa in qualsiasi istante. Sogna pure un futuro migliore – bellissima la scena alla fine al capezzale di Carl – ma tieni sempre gli occhi aperti.

Keep your feet ready
heartbeat steady
keep your eyes open

Taylor Swift, “Eyes Open”

E poi, a vedere Rick imbambolato mentre lei muore… Ho davvero temuto che avrebbero mangiato anche lui.

No, seriamente, Rick può morire? Perché io già passo fin troppo tempo ad aver paura per Glenn e Maggie, non posso iniziare a preoccuparmi pure per uno che ho sempre considerato immortale.

Vabbè, comunque.

Ora, in un crescendo di COSACAZZOSTASUCCEDENDO, arriva lui: il cagacazzi. Ron, mi pare si chiamasse (mi stava così sulle scatole che nel corso della stagione non mi sono manco preoccupata di registrarne il nome), che non vedeva l’ora di uccidere Carl per vendicarsi di Rick. Gli punta addosso la pistola, sta per premere il grilletto, Michonne lo trapassa con la katana, ma quello il grilletto lo preme ugualmente. Per sbaglio, certo, ma Carl la pallottola se l’è beccata lo stesso. In un occhio.

Vi giuro, ci sono rimasta malissimo.

Ed è subito deja-vu. Seconda stagione, Carl – colpito da un proiettile destinato ad un cervo – esanime in braccio a Rick e la corsa verso la fattoria dei Greene.

meslow_walking dead season2 ep2 615

Vedere questa foto mi fa strano: sembra passata una vita fa, altro che solo quattro stagioni.

Insomma, in un minuto è successo di tutto. Di tutto. Se questa mid-season première segna il passo di quello che sarà il resto della stagione, io probabilmente morirò dall’ansia prima.

E a proposito di ansia: dopo essersi salvato in maniera SUPER improbabile da sotto al cassonetto, ci mancava soltanto che Glenn morisse ai piedi delle mura di Alexandria sotto gli occhi di Maggie impotente.

Ma in mezzo a tutta quest’ansia, in questo episodio c’è stato anche qualcosa di veramente bello (cioè, oltre al fatto che il gruppo di Rick è ancora tutto vivo, seppur deficiente di un occhio): il senso di comunità.

Quando Rick entra in modalità giustiziere della notte e decide di bonificare da solo tutta Alexandria, in breve tempo anche gli altri escono e vanno ad aiutarlo. Non soltanto persone scontate” come Michonne, ma anche alcun insospettabili: gli abitanti di Alexandria, quelli sempre vissuti al riparo delle mura e senza aver mai visto un combattimento da vicino. E poi l’insospettabile per eccellenza, padre Gabriel. Machete in mano, è sceso in strada a fare la sua parte. Non l’avrei mai creduto possibile. Ma d’altronde, desperate times. Peraltro, già quando Rick aveva deciso di affidargli Judith, sapevi già che il mondo aveva iniziato a girare al contrario: della serie, ti rendi conto che le cose stanno andando veramente male quando affidi, di tua spontanea volontà, tua figlia a Gabriel, il prete che aveva fatto morire tutta la sua parrocchia davanti alle porte chiuse della sua chiesa.

Dio salverà Alexandria perché ci ha dato il coraggio di salvarla noi stessi

dice il prelato. Mi sembra una incredibile presa di coscienza da parte di uno che, fino a quel momento, aveva sempre dato l’idea di uno che vede il mondo passare, senza mai agire attivamente. Forse ora vede il mondo con occhi diversi, forse ora è consapevole di cosa ogni singola persona è in grado di fare per renderlo almeno un po’ più vivibile, e ha deciso di contribuire. Credo che possiamo iniziare a lasciarci alle spalle i giorni in cui era soltanto la pecora nera del gruppo.

Sul versante Morgan, invece, il personaggio ormai più controverso della stagione, siamo ancora ad un punto di stallo: davanti a Carol, tenta ancora di giustificarsi. E dillo, dillo che hai fatto una cazzata! Abiura ‘sta cavolo di filosofia, fa’ il Galileo della situazione. Vi giuro che nel momento in cui finalmente confesserà di aver fatto una cazzata, stapperò lo spumante che tengo in serbo per l’auspicabile condanna in via definitiva di Berlusconi.

Se non altro, il Lupo che a causa sua era scappato – portando con sé come ostaggio Denise – è morto, ma non prima di aver mostrato un briciolo di umanità. Come dice la stessa Denise, forse è tornato indietro per salvarla perché aveva bisogno di lei, o forse perché non era cattivo fino al midollo, non lo sapremo mai, ma è stata una scena che ho trovato particolarmente interessante.

La scena più bella di tutte, comunque, è quella che ho già menzionato, quella di Rick che sogna per Carl un mondo migliore, un futuro migliore. Rick è il personaggio che, più di tutti, mi sembra quello più rassegnato all’idea che il mondo ora è così e basta, che non c’è più vita ma solo sopravvivenza. Sentirlo dire quelle parole, così piene di speranza, mi ha veramente colpita. Quindi mi aspetto – come minimo – che vada tutto in malora nel giro del prossimo mezzo episodio.


Ringraziamo le pagine:

Norman Reedus Italia | TWD – Am I the only one Zen around here? Good Lord. | Disney, Tv, Cinema, Musica & Libri Gli attori britannici hanno rovinato la mia vita | Serial Lovers – Telefilm PageSerie Tv ManiaDemiMovie Serie tv, la nostra droga And. Yes, I love telefilms and filmsDiario di una tv series addicted | Series Generation | Film & Serie TV | I love Film and Telefilm  


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog