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Recensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen Hoover

Creato il 22 luglio 2013 da Leggiamo
Seconda recensione del giorno! Ma quanto sono brava?
Lo ammetto, avrei voluto parlare di Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore in altri termini, ma io e la Hoover non abbiamo legato evidentemente (ma ci si può fidare di un'autrice che si chiama come un'aspirapolvere?). Ho trovato la storia in sè davvero carina e toccante, ma non mi sono ritrovata con il modo in cui l'autrice l'ha trattata.
Ovviamente quello qui sotto è il mio pensiero (e più sotto ci sono degli spoiler in cui mi spiego meglio), lo so che è una voce fuori dal coro, quindi dite pure la vostra... de gustibus non disputandum es, no?
S l a m m e d
 | Rizzoli 2013 | pag. 337 | € 16,00 |
Recensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen HooverLake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all'improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori - giovanissimo, ma dall'altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam - una gara di versi - per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.
Voto:Recensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen HooverRecensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen HooverRecensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen HooverRecensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen HooverRecensione, TUTTO CIO' CHE SAPPIAMO DELL'AMORE di Colleen Hoover
(appena sufficiente)
R e c e n s i o n e

Odio scrivere le recensioni dei libri a tre stelle. Lo odio perchè alla fine mi ritrovo a snocciolare una serie di difetti e a dimenticare che questi libri hanno anche dei pregi, e soprattutto odio farlo quando si tratta di un libro che in linea di massima è piaciuto a tutti.
Si vede che sto diventando vecchia e insensibile, che vi devo dire.
Fatto sta che Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore non ha rappresentavo niente di nuovo nel panorama dei romanzi new adult & C. e purtroppo è partito anche con il piede sbagliato: il colpo di fulmine! Non che sia contraria all'amore a prima vista ci mancherebbe, ma un minimo di realismo lo pretendo sempre, quindi faccio un passo indietro e mi spiego.
Lake si è appena trasferita con la madre e il fratellino Kel in Michigan e non fa in tempo a mettere piede dentro casa che conosce Will, il ragazzo della porta accanto, simpatico, solare, gentile e tutte queste belle cose insomma... Si piacciono immediatamente e dopo tre giorni escono insieme. Lui la porta in un locale dove si fa slam, ovvero poesia amatoriale: si sale sul palco, si recitano i propri versi e una giuria improvvisata dà un punteggio finchè non viene decretato il vincitore. Lake è estasiata e io -  che sto diventando vecchia e insensibile ricordiamocelo - ho pensato che se avessero portato me a un primo appuntamento del genere... be' non ci sarebbe stato un secondo. Ma il mondo è bello perchè vario e Lake e Will non sognano solo un prossimo appuntamento, ma ne desiderano una serie infinita a quanto pare. Sono già una coppia prima di esserlo. Si baciano e il loro amore è già sugellato a vita.
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 S p o i l e r
Qui sotto alcuni SPOILER in cui spiego quali comportamenti di Lake proprio non mi sono andati giù. Evidenziate con il mouse e saprete!
- Sua madre le dice che ha il cancro e Lake corre da Will. Ma non corre da Will dopo aver parlato con la madre, praticamente scappa, lasciando questa povera donna da sola con il suo dolore e la sua malattia. Premetto che forse io sono molto (troppo) sensibile all'argomento per motivi miei, ma mai avrei mollato mia madre, poteva venire l'Apocalisse e io sarei rimasta con lei. Fanculo tutto il resto. Fanculo Will.
- Alla fine la madre le dice che quando l'ha vista correre da Will e lui le ha detto «Lasciala qui, Julia. In questo momento ha bisogno di me.» lei ha capito che era diventata una donna. O_o ah sì? A me era sembrata terribilmente infantile invece (oltre che stronza ed egoista), ma va be', contenta lei...
- A un certo punto Eddie arriva a casa di Lake, lei è da Will e le fa segno dalla finestra per farsi notare (ma che intelligentona). Ovviamente l'amica che non è scema fa 1+1. Quando Will lo scopre e le convoca a scuola per parlare, loro due si comportano nel modo più assurdo e infantile possibile. Lake lo sa quanto quel lavoro sia importante per Will e fa la cretina con Eddie... perchè?!
- Kel non mi ha fatto ridere, non sempre almeno. Il fratellino di Lake dovrebbe rappresentare una ventata d'aria fresca, la voce dell'innocenza, ma ha comunque nove anni, non tre, e quando sa della malattia della madre e poco dopo le chiede di vestirsi da polmone malato di cancro per Halloween... mi sono cadute le braccia! Ma che cosa macabraaaaaa... (E se a morire fosse stato un genitore per un tumore ai genitali da cosa si travestiva il figlioletto?) Nove anni. Non tre. Se non avessi letto la sua età avrei pensato a Kel come a un bambino dell'asilo, non certo delle elementari 
Dev'essere però un problema di famiglia, perchè Lake a volte sembra un pelo ritardata. Quando la madre dà la "lieta" novella il fratellino dice "posso prendermi la tua camera mamma?" e Lake serissima "No, ha il bagno la prendo io" Ma cavolo, complimenti per il tatto...
Lo so che tante scelte fatte dall'autrice miravano a stemperare argomenti seri e la tensione che inevitabilmente si crea in certe situazioni, ma secondo me ha sbagliato i modi. O forse ognuno ha una propria sensibilità e assimila le cose in modo diverso, in ogni caso io e il new adult ci prendiamo ufficialmente una pausa.


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