Lo ammetto, avrei voluto parlare di Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore in altri termini, ma io e la Hoover non abbiamo legato evidentemente (ma ci si può fidare di un'autrice che si chiama come un'aspirapolvere?). Ho trovato la storia in sè davvero carina e toccante, ma non mi sono ritrovata con il modo in cui l'autrice l'ha trattata.
Ovviamente quello qui sotto è il mio pensiero (e più sotto ci sono degli spoiler in cui mi spiego meglio), lo so che è una voce fuori dal coro, quindi dite pure la vostra... de gustibus non disputandum es, no?
S l a m m e d
| Rizzoli 2013 | pag. 337 | € 16,00 |
Lake arriva in Michigan dopo la morte del padre, rassegnata ad affrontare un nuovo, faticoso inizio. La risalita appare all'improvviso dolce grazie a Will, il vicino di casa, a sua volta costretto dalla vita a crescere in fretta. L'intesa è immediata, ma il primo giorno nella nuova scuola Lake scopre che il loro è un amore impossibile: Will è uno dei suoi professori - giovanissimo, ma dall'altra parte della barricata. Altrettanto impossibile allontanarsi, dimenticarsi, rinunciare: e così Lake e Will si parlano attraverso la poesia, anzi, le poesie, in pubblico ma in segreto, servendosi di uno slam - una gara di versi - per dirsi tutto ciò che devono e vogliono dirsi. Alla fine è qualcosa di molto semplice, di essenziale: tutto ciò che sappiamo dell'amore è che l'amore è tutto, come ha scritto Emily Dickinson a nome di tutti noi.Voto:
(appena sufficiente)
R e c e n s i o n e
Odio scrivere le recensioni dei libri a tre stelle. Lo odio perchè alla fine mi ritrovo a snocciolare una serie di difetti e a dimenticare che questi libri hanno anche dei pregi, e soprattutto odio farlo quando si tratta di un libro che in linea di massima è piaciuto a tutti.
Si vede che sto diventando vecchia e insensibile, che vi devo dire.
Fatto sta che Tutto Ciò Che Sappiamo dell'Amore non ha rappresentavo niente di nuovo nel panorama dei romanzi new adult & C. e purtroppo è partito anche con il piede sbagliato: il colpo di fulmine! Non che sia contraria all'amore a prima vista ci mancherebbe, ma un minimo di realismo lo pretendo sempre, quindi faccio un passo indietro e mi spiego.
Lake si è appena trasferita con la madre e il fratellino Kel in Michigan e non fa in tempo a mettere piede dentro casa che conosce Will, il ragazzo della porta accanto, simpatico, solare, gentile e tutte queste belle cose insomma... Si piacciono immediatamente e dopo tre giorni escono insieme. Lui la porta in un locale dove si fa slam, ovvero poesia amatoriale: si sale sul palco, si recitano i propri versi e una giuria improvvisata dà un punteggio finchè non viene decretato il vincitore. Lake è estasiata e io - che sto diventando vecchia e insensibile ricordiamocelo - ho pensato che se avessero portato me a un primo appuntamento del genere... be' non ci sarebbe stato un secondo. Ma il mondo è bello perchè vario e Lake e Will non sognano solo un prossimo appuntamento, ma ne desiderano una serie infinita a quanto pare. Sono già una coppia prima di esserlo. Si baciano e il loro amore è già sugellato a vita.
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S p o i l e r
Qui sotto alcuni SPOILER in cui spiego quali comportamenti di Lake proprio non mi sono andati giù. Evidenziate con il mouse e saprete!
- Sua madre le dice che ha il cancro e Lake corre da Will. Ma non corre da Will dopo aver parlato con la madre, praticamente scappa, lasciando questa povera donna da sola con il suo dolore e la sua malattia. Premetto che forse io sono molto (troppo) sensibile all'argomento per motivi miei, ma mai avrei mollato mia madre, poteva venire l'Apocalisse e io sarei rimasta con lei. Fanculo tutto il resto.
- Alla fine la madre le dice che quando l'ha vista correre da Will e lui le ha detto «Lasciala qui, Julia. In questo momento ha bisogno di me.» lei ha capito che era diventata una donna. O_o ah sì? A me era sembrata terribilmente infantile invece (oltre che stronza ed egoista), ma va be', contenta lei...
- A un certo punto Eddie arriva a casa di Lake, lei è da Will e le fa segno dalla finestra per farsi notare (ma che intelligentona). Ovviamente l'amica che non è scema fa 1+1. Quando Will lo scopre e le convoca a scuola per parlare, loro due si comportano nel modo più assurdo e infantile possibile. Lake lo sa quanto quel lavoro sia importante per Will e fa la cretina con Eddie... perchè?!
- Kel non mi ha fatto ridere, non sempre almeno. Il fratellino di Lake dovrebbe rappresentare una ventata d'aria fresca, la voce dell'innocenza, ma ha comunque nove anni, non tre, e quando sa della malattia della madre e poco dopo le chiede di vestirsi da polmone malato di cancro per Halloween... mi sono cadute le braccia! Ma che cosa macabraaaaaa... (E se a morire fosse stato un genitore per un tumore ai genitali da cosa si travestiva il figlioletto?) Nove anni. Non tre. Se non avessi letto la sua età avrei pensato a Kel come a un bambino dell'asilo, non certo delle elementari
Dev'essere però un problema di famiglia, perchè Lake a volte sembra un pelo ritardata. Quando la madre dà la "lieta" novella il fratellino dice "posso prendermi la tua camera mamma?" e Lake serissima "No, ha il bagno la prendo io" Ma cavolo, complimenti per il tatto...
Lo so che tante scelte fatte dall'autrice miravano a stemperare argomenti seri e la tensione che inevitabilmente si crea in certe situazioni, ma secondo me ha sbagliato i modi. O forse ognuno ha una propria sensibilità e assimila le cose in modo diverso, in ogni caso io e il new adult ci prendiamo ufficialmente una pausa.
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