Magazine Cultura

[Recensione] Ulthemar. La Forgia della vita di Antonio Lanzetta

Creato il 27 maggio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Ulthemar. La Forgia della vita di Antonio Lanzetta

Titolo: Ulthemar. La forgia della vita
Autore: Antonio Lanzetta
Editore: GDS
Numero di pagine: 470
Genere: Fantasy
Voto  

[Recensione] Ulthemar. La Forgia della vita di Antonio Lanzetta

TRAMA: La Forgia della Vita si è destata. La torre nell’abisso di Norandur è pervasa dal suo calore. L’energia sprigionata dal nucleo del pianeta pulsa, i forni sono pronti e attendono impazienti i frammenti di quell’astronave precipitata per forgiare l’armatura del Campione. Il tempo dell’Avvento è giunto. Mai le stelle sono state più minacciose per gli abitanti delle Terre Libere. Nelle vene di Saemon e Jan scorre il sangue di quell’antico popolo venuto dallo spazio e dal quale si sono generati gli Arcani, la cui setta intende sfruttare il Portale delle Stelle, costruito da Ulthemar, per invadere il pianeta. Ma i due giovani e i loro compagni, Steev e Sleitan Ven, risponderanno alla chiamata del Re Bianco e uniranno le loro forze in una corsa contro il tempo, alla scoperta del passato, per salvare il mondo. Gli uomini impugneranno l’acciaio per fronteggiare la discesa dalle Terre del Ghiaccio di Thorenthar e dei suoi Arcani in quella che sarà la più grande battaglia per la sopravvivenza.

RECENSIONE Un avvento inevitabile, un viaggio per raggiungere un arcano portale, passaggio di forze che minacciano l’ordine esistente, Ulthemar La forgia della vita, romanzo d’esordio di Antonio Lanzetta, si presenta dal principio come un libro nel quale gli elementi fantasy si mescolano a una narrazione fluida e attenta. La storia si svolge in un mondo nel quale l’oscurità veste i panni di creature spietate, mosse da violente pulsioni e controllate da chi brama un potere assoluto. L’intreccio prende forma pagina dopo pagina attraverso un ritmo nel quale lo spessore dei personaggi occupa un ruolo determinante; due giovani uomini uniti dal medesimo destino, un nano la cui dignità è da riscattare, una schiera di figure che insieme affrontano un cammino impervio, fino a mostrare, ognuna a suo tempo, il proprio valore.

La lettura procede lasciando la sensazione di una misurata originalità, alla quale l’autore sembra aver prestato attenzione, evitando di far troppo leva su quegli aspetti fantastici imprescindibili, spesso unica linfa vitale per i romanzi del genere. Anche la scelta di un singolare equilibrio tra i personaggi conferisce alla storia la sua peculiarità.

Nomi, luoghi e dinamiche narrative mettono in luce una discreta sicurezza dell’autore che sembra onorare gli echi di un buon retaggio letterario. Un maggior spazio all’epilogo avrebbe fatto da corollario a un romanzo che, comunque, si è guadagnato un decoroso posto nella libreria fantasy degli amanti del genere.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :