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Recensione "Un segreto non è per sempre" di Alessia Gazzola (Longanesi)
Creato il 15 maggio 2012 da Maila Trittoil 19 aprile la casa editrice Longanesi ha pubblicato il sequal de L'allieva, romanzo scritto da Alessia Gazzola. Sto parlando de Un segreto non è per sempre, in cui ritroveremo uno dei personaggi che i lettori hanno imparato ad amare: Alice Allevi, la specializzanda in medicina legale, che finalmente riesce a fare le autopsie; e, perciò, il proprio lavoro. Anche in Un segreto non è per sempre, lo stile dell'autrice risente delle caratteristiche tipiche dei romanzi chick lit, molto apprezzati dalle lettrici. Un segreto non è per sempre è, come ha giustamente definito anche Luciana Littizzetto, un romanzo "scritto bene, leggero, intelligente e fa morir dal ridere."
Titolo: Un segreto non è per sempre
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Longanesi
Collana: Nuova Gaja Scienza
Data di pubblicazione: 19 aprile 2012
Prezzo: 17,60 Euro
Pagine: 416 pp.
ISBN: 978-88-304-3216-1
Sinossi: Dura la vita per Alice Allevi, che ha appena superato la delusione per non aver vinto un micro seminario di scienze forensi. Non che le interessasse tantissimo l'argomento: il fatto è che il seminario si sarebbe tenuto a Parigi, e a Parigi vive Arthur. Ma tant'è, si sa che per lei l'Istituto di medicina legale "è un amante malfidato che prende senza dare". Ma la vita lavorativa ha in serbo per lei altre sorprese, e nello specifico una causa d'interdizione. Lui è Konrad Azais, un famosissimo scrittore, best seller in tutto il mondo, grande esperto di enigmistica. A richiedere l'interdizione sono i figli, che ritengono il padre ormai vittima della demenza senile visto che ha dichiarato di voler lasciare tutti i suoi beni a una sconosciuta. Quando poi Azais muore in circostanze misteriose, che nemmeno l'autopsia riesce a chiarire, Alice inizia un'indagine combinando le sue conoscenze di medicina legale, l'intuito e la ricerca tra librerie e le opere di Azais.
Recensione: Con Un segreto non è per sempre, romanzo scritto da Alessia Gazzola, ritornano le — quasi mirabolanti — storie che hanno come protagonista la specializzanda in medicina legale Alice Allevi, che nel frattempo ha imparato a fare le autopsie. E già da qui, è tutto dire! Alice, è un personaggio caratterizzato da una spiccata ironia, e a tratti umorismo, che — chissà perché — è sempre coinvolta in casi di omicidio: tant’è che ci si chiede se il suo ruolo sia, effettivamente, quello di futura dottoressa in medicina, o invece potrebbe facilmente ricoprire il ruolo di "detective". Anzi, forse meglio. Anche in Un segreto non è per sempre, l’autrice coinvolgerà il suo lettore in storie misteriose, a volte anche ipoteticamente surreali; ma sempre fresche e frizzanti come il genere che tanto lo caratterizza: il chick lit. Questa volta, il fulcro del romanzo è il mondo letterario: analizzato in tutti i suoi aspetti, e visto da ogni angolazione possibile. Infatti, Alessia Gazzola è stata in grado di trasmettere i pregi e i difetti di un mondo in cui molti vorrebbero lavorare, ma talvolta dettato anche dall’invidia e dalle competizioni. E credo che, in ciò, l’autrice abbia ritratto fedelmente questa realtà che è, poi, applicabile a tutti i settori lavorativi. Riprendo una frase che mi ha molto colpita e che, per me, rappresenta al meglio l’idea che la scrittrice ha della letteratura: «La sua narrazione trasporta in un mondo abitato da personaggi insoliti ma umani, ha un significato preciso e la sento addosso come se lui avesse immaginato e scritto per me.» Da queste parole, emerge l’idea che qualsiasi lettore potrebbe facilmente immedesimarsi nella storia e nei personaggi creati dalla penna di uno scrittore. E quando ciò avviene, il più delle volte è merito dello scrittore che — attraverso le pagine che compongono il libro; di qualsiasi natura — riesce a coinvolgere emotivamente chi legge; riesce perciò a comunicare qualcosa. Sono proprio queste le considerazioni, che emergono dal romanzo della Gazzola, che mi hanno fatto riflettere e mi hanno portata a pensare che, sì ci sono libri che sono un po’ anche “i nostri” e per una serie di motivi; in cui ci immedesimiamo perfettamente. L’autrice è capace di trasmettere i suoi pensieri in modo semplice; chiaro e perciò del tutto condivisibile. Nella citazione che ho riportato prima, la protagonista sta leggendo un romanzo scritto da Konrad Azais — personaggio del tutto inventato — che è, poi, uno dei personaggi principali, nonché una delle chiavi di lettura per interpretare Un segreto non è per sempre.Qualche giorno fa ho avuto modo di leggere un’intervista fatta ad Alessia Gazzola in cui l’autrice spiega che per creare il personaggio di Azais si è volutamente ispirata a personalità di spicco del mondo letterario, in particolare Milan Kundera. A dimostrazione del fatto che il libro si concentra su un’interpretazione personale relativa alla letteratura. Nel romanzo, inoltre, sono presenti numerose citazioni di scrittori famosi — Marguerite Duras e Goethe ne sono un esempio —,che anticipano in ordine piuttosto rigoroso il contenuto di ogni capitolo —, rappresentando e sintetizzando, quindi, gli eventi che si evolvono con abile maestria da attribuire alla scrittrice. Un’altra delle caratteristiche che sicuramente contribuisce alla buona riuscita del romanzo è lo stile che risente fortemente dei tipici canoni del genere chick lit; di cui la Gazzola tende a non privarsi e che permette di “alleggerire” i contenuti che sono propri dei romanzi gialli e polizieschi. In Un segreto non è per sempre, è infatti presente anche una perfetta ricostruzione dei fatti — tant’è che, a volte, si ha come l’impressione di assistere a delle vere e proprie indagini —, e come sempre si nota l’esperienza professionale di un’autrice che, oltre ad essere scrittrice è anche medico legale. E che ha riversato questa sua esperienza per rendere la protagonista maggiormente realistica. Lo stile, come detto, è notevole e anzi forse più de L’allieva, si notano i miglioramenti — anche tecnici-stilistici — di una scrittrice che ha imparato a fare bene il proprio mestiere. Un segreto non è per sempre è insomma un romanzo "ironico; scritto bene, leggero" e per 416 pagine, coinvolgente. Dalla stessa intervista di cui ho accennato, Alessia Gazzola afferma che «Non esistono libri belli o libri brutti, ma un pubblico per ogni libro e un libro per ogni pubblico.» Penso che le avventure di Alice Allevi, coinvolgano la maggior parte dei lettori: da quelli che amano i gialli, a coloro che preferiscono la leggerezza del genere frizzante e ironico che è proprio del chick lit. Ed è soprattutto a quest’ultimi che consiglio di leggere il romanzo.
(A cura di Maila Tritto)
L'AUTRICE: Alessia Gazzola, nata a Messina nel 1982, è medico chirurgo specialista in medicina legale. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L'allieva (Longanesi 2011), che ha fatto conoscere e amare al pubblico italiano, e a quello dei principali Paesi europei dove è uscito, un nuovo e accattivante personaggio: Alice Allevi. Alessia Gazzola vive e lavora a Messina.
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