Cari lettori, dopo un po' di tempo, ritorno a postare le mie recensioni. Per riprendere questa bellissima attivita — legata ad una delle mie passioni, la lettura — ho deciso, per oggi, di proporvi la recensione del secondo volume di una fortunata trilogia: Vampire Empire, creata dai due coniugi Clay e Susan Griffith. Vampire Empire. La principessa geomante, riprende la storia che ha come protagonista la principessa di Equatoria, il vecchio Impero Britannico, Adele. In uno scenario post-apocalittico, che rende il romanzo distopico, con elementi appartenenti allo steampunk, si svolgono gli avvenimenti che porteranno la principessa a prendere delle decisioni importanti sia per se stessa che per il suo popolo. Il tutto avviene alla presenza dei vampiri che, diversamente da altri romanzi, conservano i tratti malvagi che li contraddistingue. Vampire Empire è una trilogia che ha ricevuto un successo di critica e pubblico; sicuramente dovuto all'originalità e a una scrittura fluida che rende godibile la lettura.
Titolo: Vampire Empire - La principessa geomante
Autore: Clay e Susan Griffith
Editore: Sonzogno
Traduttore: Giulio Lupieri
Data di pubblicazione: 20 giugno 2012
Prezzo: 19,00 Euro
Pagine: 445 pp.
ISBN: 978-88-454-2526-4
Sinossi: La guerra tra umani e vampiri è in pieno svolgimento. l'impero di Equatoria e tutti gli eserciti degli esseri mortali si sono alleati per affrontare lo scontro più spaventoso e raccapricciante che sia mai esploso sul pianeta. L'erede di Alessandria. principessa Adele. scompare alla vigilia delle nozze. dopo essere rientrata a corte per unirsi al vendicativo senatore Clark, chiamata a salvare la sorte della stirpe e della sua gente. Ad accoglierla, non solo nel suo cuore, è Greyfriar. L’avventuriero misterioso. che le rivela l’estremo pericolo in cui sta per incorrere l’impero che lei crede di difendere. Il centro stesso del regno è sotto tiro. ma c'è un’ultima arma capace di impedire ai vampiri di compiere il genocidio. Un’arma che lei sola potrà conoscere, Un’arma nascosta nelle viscere della terra. Greyfriar è disposto ad accompagnarla. a costo di rischiare se stesso.
Recensione: Vampire Empire. La principessa geomante, pubblicato dalla casa editrice Sonzogno, riprende le avventure di Adele — principessa di Equatoria — e le estenuanti battaglie tra umani e vampiri, decisi a conquistare il mondo. Chi ha avuto modo di avvicinarsi alla lettura di questa trilogia, sa bene che si tratta di una storia che coniuga la distopia ad elementi propri dello steampunk, ma anche dell'urban fantasy; sicuramente utili a rendere particolare la storia stessa. In effetti, la trama pur essendo abbastanza semplice, è stata resa particolare e, per certi versi, innovativa, considerando anche l'ampia produzione letteraria dedicata alle storie di vampiri. Quest'ultimi, infatti, sono parte importante del romanzo. Anzi, si potrebbe dire che siano l'espediente affinché il lettore conosca la vita di Adele, nonché la sua personalità. Benché ci sia la presenza dei vampiri, la storia è stata affrontata in modo diverso dai due autori che, per questo motivo, hanno suscitato, in me, la curiosità. Infatti, ho particolarmente apprezzato il modo in cui i due autori abbiano attinto, per la stesura dell'intera trilogia, a nozioni storiche — ma anche geografiche — e le abbiano completamente stravolte, a favore di uno scenario distopico; futuristico, caratterizzato dalla presenza della tecnologia avanzata. Tanto che ci si rende conto come questa sia importante per la sopravvivenza dell'uomo stesso. I Griffith, insomma, hanno dato vita a una società assolutamente lontana dall'attuale che tutti noi conosciamo. Per certi versi, Vampire Empire sembra riprendere i film horror-fantascientifici. La società di cui si parla nel romanzo, tuttavia, è distrutta dalla presenza quasi onnipotente dei vampiri che — a differenza dei romanzi ispirati alla celebre saga creata dalla penna di Stephenie Meyer — perdono il loro fascino; quell'aura notoriamente rappresentata dal bello — per alcuni — e tenebroso Edward Cullen, per assumere il ruolo di parassiti della società che vivono a spese degli uomini. Tuttavia, anche lo stesso processo di vampirizzazione risulta diverso rispetto alla "normalità", addirittura diverso rispetto ai romanzi scritti, ad esempio, da Anne Rice. Sono queste, infatti, le principali differenze che hanno reso la trilogia interessante; oltre che ad uno stile che, già dalla mia premessa, è fluido, che rende il ritmo della lettura piuttosto veloce.Quanto alla protagonista femminile, anche lei si distingue dall'atteggiamenti tipico delle eroine coetanee: è, infatti, determinata; a tratti anche spavalda, ma conserva i tratti tipici del genere femminile ed è, inoltre, propensa alle unioni d'amore, e non tanto a quelle determinate dalle convenzioni che ritiene inutili e decisamente lontane dalla sua vera personalità. A tal proposito, direi che i Griffith abbiano compiuto un'analisi psicologica, dei loro personaggi, ben approfondita; soprattutto per quanto riguarda la protagonista femminile, ma anche di Greyfriar, il personaggio maschile più importante, dalla complessa personalità.Vampire Empire. La principessa geomante, quindi, è il volume che riprende anche le avventure sentimentali tra Adele e l'avventuriero misterioso. Anche l'ambientazione è ben curata, in cui si sviluppa la storia caratterizzata da: intrighi di corte, tradimenti, omicidi, battaglie, scelte politiche, ed arrivisimi. Benché anche il secondo volume della serie sia interessante, mi ha entusiasmata un po' meno rispetto al precedente. Insomma, quello che emerge è che, probabilmente, si tratta di un volume intermedio, augurandoci che il terzo — e conclusivo — sia degno delle molte aspettative di chi ha amato la trilogia. Consigliato agli amanti del genere.
(A cura di Maila Tritto)
GLI AUTORI: Clay e Susan Griffith americani, sono marito e moglie e scrivono assieme da dieci anni, da quando si sono sposati. Il primo volume della serie, Vampire Empire. Il principe di sangue nero, è pubblicato in Italia da Sonzogno.
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Recensione "Vampire Empire. La principessa geomante" di Clay e Susan Griffith
Creato il 13 luglio 2012 da Maila TrittoPotrebbero interessarti anche :