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Recensione "V/H/S"

Creato il 07 dicembre 2013 da Giuseppe Armellini
Tutto il meglio e tutto il peggio (per i detrattori) del mockumentary lo troverete qua.
Da un certo punto di vista VHS potrebbe essere considerato il punto d'arrivo finale di questo filone che da almeno un decennio sta infestando il genere, quel finto documentario che negli anni ha perso sempre più estimatori ormai stanchi e, film dopo film, con le palle sempre più piene di questa telecamera ballerina che filma una presunta reltà. Io sono rimasto uno degli irriducibili, uno di quelli che un bel mock ancora se lo guarda e spesso piace anche, uno di quelli che se la telecamera si muove riesce comunque a non soffrire mai di mal di mare. Certo, di delusioni e copia incolla estenuanti ne ho visti parecchi ma questo è un problema dell'horror in genere, non del mock.
L'idea di VHS è ottima, un episodio/cornice con all'interno 5 mediometraggi horror firmati da tutti giovani registi di genere.
Ovviamente è una la principale caratteristica comune, i corti sono tutte vhs registrate. Spieghiamoci meglio e per farlo entriamo direttamente negli episodi.
A - LA CORNICE
Quattro ragazzi in cerca di soldi entrano nella casa di un pezzo grosso perchè sono venuti a sapere che dentro c'è una vhs scottante che, se rubata, può essere rivenduta a peso d'oro. Il padrone di casa lo trovano morto in soggiorno, e già la cosa è molto strana.... A sto punto si mettono a cercare la videocassetta in cantina mentre nello stanzino dove c'è il morto sulla poltrona ogni volta un ragazzo diverso per ammazzare il tempo si mette a vedere qualche vhs (non si sa perchè).
Ovviamente queste vhs viste nello stanzino sono i 5 corti del film. Una cornice davvero rabberciata che ha poco senso sia nel pretesto, sia nello svolgimento, sia nel finale. Forse si poteva far qualcosa di meglio per giustificare lo scheletro del film.
VOTO 5
1  FAMOLO STRANO
Molto buono, un grande inizio per il film. Tre ragazzi abbordano due ragazze e le portano in un alberghetto per giocare al Piccolo Chirurgo e a morra cinese. Una cade catatonica per colpa delle droghe, l'altra si rivela tutt'altro da quello che sembrava, una cosa che di umano ha pochissimo. Bravissima l'attrice protagonista che assomiglia tanto ad Angela Bettis, discreto lo svolgimento, davvero forti gli ultimi minuti con la figura di lei che nel suo piccolo non te la scorderai facilmente. E quel volo finale...
VOTO 7,5
2 MEGLIO UNA DONNA CHE UN UOMO PALLOSO
Questo è girato dal regista più famoso, Ti West.
Forse è l'episodio in cui si riscontrano più problemi col realismo da mock. Perchè parlarsi di notte con la telecamera accesa? Perchè la visitatrice riprende tutto? E ci sono anche alcuni errori o forzature narrative come la prima visita ai due (perchè? a che serviva? per innervosire lui dei soldi?), la maschera praticamente inutile e altro. Non solo, quello che poteva sorprendere era il colpo di scena ma purtroppo avevo già capito tutto dopo 3 minuti di film, aspettavo solo che accadesse quello che poi è accaduto.
Ma buone le atmosfere, bravi gli attori e un paio di momenti di tensione niente male. Però la sceneggiatura è quasi completamente sbagliata.
VOTO 6,5
3 IL MANIACO SPIXELLATO
Un pastrocchio con pochissimo senso. Paradossalmente è l'unico in cui i momenti "normali" rendono più o sono più intensi di quelli de paura. L'idea del mostro coi pixel incasinati, quello della ragazza che torna là, le immagini del passato che senza senso appaiono in quelle live, funziona tutto davvero poco. Un mix tra Blair Witch Project, Predator, Venerdì 13 e Qualcosa di brutto.
VOTO 5
4 MI FIDO DI TE
Eccolo il gioiello della collana... Un episodio scritto alla grande, con una grandissima trovata di fondo (la ragazza cavia di qualche esperimento di fantasmi/alieni) e tante piccole altre nel suo svolgimento come lui che lavora per loro, lui che sta lì vicino, lui che ne usa tante altre). Il corto riesce nell'impresa di essere allo stesso tempo sia quello meglio scritto, sia il più pauroso, sia quello in cui la trovata del mock è più verosimile sia quello umanamente più intenso. Il personaggio quella ragazza riesce in pochi minuti ad entrarti nel cuore, quasi incredibile in un corto. E quel ti amo finale mette i brividi.
VOTO 8,5
5 REAL HALLOWEEN
Molto molto buono anche questo. Qui l'idea che funziona è quella di creare un corto su una ghost house proprio la notte di Halloween cosìcche tutti quei fenomeni che in una normale situazione avrebbero impaurito da morire i protagonisti vengono presi quasi per scherzo. Ed ottima è anche l'idea di inserire la presunta strega all'interno della casa. Buoni gli effetti e molto originale il finale visto che ci si aspettava che potesse finire tutto nella casa e invece (quasi) tutto accadrà fuori. Come l'episodio 4 anche questo è l'unico che sembra aver sotto una mini-sceneggiatura compatta, un'idea, un plot e uno svolgimento coerente.
Alla fine dei conti c'è da dire che l'idea che sta alla base di VHS è davvero convincente, un modo molto originale e divertente di rinverdire il genere anche se poi analizzando bene i singoli episodi sono tutti un grande condensato di citazioni e di già visto. L'analisi generale non può prescindere da una analisi sulla somma delle parti, su una cornice sbagliata, su uno sviluppo traballante.
C'è un anello di congiunzione incredibile, forse casuale, tra i vari episodi.
In ognuno c'è qualcuno che non è quello che è, uno di cui gli altri si fidano e poi si rivela tutt'altro.
La timida ragazza del primo, la fidanzata del secondo, quella che porta gli amici al lago nel terzo, il ragazzo della chat del quarto, la finta festa del quinto.
Ma la media complessiva è alta ed è innegabile che ci siano sparsi qua e là almeno 5 momenti di tensione pura, se non paura. E c'è poco da fare, la vhs rispetto al digitale funziona di più.
Nell'horror dico, non nella riproduzione video.
( voto 7,5 )

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