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[Recensione] Viaggio Allucinante di Vincenzo Costanza

Creato il 28 marzo 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Viaggio Allucinante di Vincenzo CostanzaTitolo: Viaggio Allucinante III
Autore: Vincenzo Costanza
Editore: Sesat Edizioni
ISBN: 9788897822271
Fomato: E-book
Lingua: Italiano
Numero pagine: 74
Prezzo: 1,99 €
Genere: Umoristico
Voto: [Recensione] Viaggio Allucinante di Vincenzo Costanza

Trama: Cosa hanno in comune un sommergibile rosso, una escort di 25 centimetri e l’intestino crasso del presidente del consiglio dei ministri? Nel futuro, molto più di quanto ci si aspetterebbe.
Siamo nel 2120 e sono trascorsi ben 154 anni dal primo viaggio allucinante del Proteus di Asimov all’interno di un corpo umano. Il mondo è cambiato molto… ma forse non così tanto. Roma è sempre la capitale d’Italia e il raccordo anulare avrà anche cambiato nome ma è sempre il solito bordello impossibile da percorrere. In questo mondo maledettamente simile al nostro, un anonimo ma familiare presidente del consiglio dei ministri è in pericolo di vita. No, non rischia di morire, ma un’ernia iatale con riflusso gastro-esofageo potrebbe costringerlo a cambiare stile di vita e a rinunciare alle festicciole e ai simposi “istituzionali” ai quali è abituato. Urge correre ai ripari! È qui allora che la scienza post-moderna incontra la fantascienza e ha inizio il terzo Viaggio Allucinante. Un equipaggio “quasi-volontario” e non troppo convinto di militari viene arruolato per “il bene della nazione” e inviato dentro il primo ministro per operarlo dall’interno. La “sopravvivenza” delle istituzioni dipenderà dal lavoro del capitano Locascio, del colonnello Mastropasqua e del dottor Spazzani e dal loro sommergibile-supposta. Riusciranno i nostri eroi a salvare il Premier, le sue abitudini e magari anche a riportare a casa la pellaccia?.

Recensione: Ho già recensito un romanzo di Costanza e con mio estremo dispiacere e disappunto mi sono ritrovato a dare sempre un voto basso a entrambi sempre per gli stessi errori. Non si tratta di errori riguardanti la sintassi (ci sono, ma quelli si correggono facilmente), bensì di problemi riguardanti la forma.

Partiamo dalla trama: il presidente del consiglio ha un malore e un team specializzato viene miniaturizzato per poter risolvere il problema dal di dentro attraverso una supposta. Una trama vista e rivista, ma infarcita di tante piccole gag e battutine che riflettono la situazione italiana. Peccato che, come già detto, Costanza non si lascia minimamente andare, sembra quasi “frenato”. Mi spiego meglio, anche questo romanzo è pieno di frasi di questo tipo:

e poi se si accorge che non c’è, ci fa un cu…

Non ho tagliato io la frase, nel libro compare proprio così! Ovviamente  non sto dando due stelle perché l’autore non pubblica parolacce, ho utilizzato questo esempio proprio per far capire che nel romanzo viene riproposta la pratica “non esagero ma spero che il lettore capisca”.

In realtà di tanto in tanto l’autore esagera, ma quando lo fa è in maniera retorica. Faccio un altro esempio: a un certo punto uno dei protagonisti chiede il motivo per cui la squadra deve entrare in una supposta su per il retto e non in una pillola per via orale. Il medico inizia a parlare in maniera complicata per non far capire al lettore di non averci pensato. A un certo punto nella frase esce il termine“supercazzola”. Quando l’ho letto ho pensato: perché? La scena è già divertente e originale così, perché non limitarsi a inserire termini medici a caso piuttosto che utilizzare parole che, in una situazione normale, avrebbero fatto capire l’inganno al lettore?

Altro difetto riguarda la totale mancanza di descrizioni. Poche righe per ogni personaggio e tanti dialoghi, che comunque bisogna dire si seguono senza problemi.

Il finale è osceno. Sembra quasi che l’autore non sapesse cosa scrivere e abbia messo giù la prima cosa venutagli in mente. Merita una stella in meno solo per questo motivo.

Qualche pregio? Beh, diciamo pure che la trama in generale è carina e la storia si fa leggere. Non si tratta di un libro che sconsiglio e sinceramente mi dispiace dover mettere un voto così basso. L’autore ha del potenziale, deve solo imparare ad osare in più. Parlando della cover… Vabbé, è pur sempre un romanzo umoristico ma se la casa editrice spera di convincere qualcuno a comprarlo prevedo grosse delusioni per loro.

Peccato, ho letto due romanzi di Costanza senza guardare la data d’uscita per non farmi influenzare e i difetti rimangono sempre gli stessi. Mi spiace per l’autore, spero che un giorno trovi un giorno un editore che gli chieda d’osare di più.


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