[Recensione] Volume nero – Pietro Dossena, Giuseppe Galluccio, Chine Rutty e Davide Semenzin #

Titolo: Volume Nero
Autore: Davide Semenzin, Pietro Dossena, Chine Rutty, Giuseppe Galluccio
Editore: CTRL ALT WRITE
Lunghezza stampa: 100
Prezzo: 0,99€
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Voto:

Contenuto:
Segni di vita dall’underground letterario. Non riuscirete a capire dove finisce la tranquillizzante finzione del racconto e dove inizia l’immobile terrore della realtà. Lasciateli entrare, questi racconti, oppure fate come volete: loro troveranno il modo di superarvi e scatenarsi.
Racconti di vite intere che si scontrano e poi si lasciano perdere. L’esplorazione sistematica delle perversioni di Chine Rutty, le avventure del reietto detective privato Tony Miami; Giuseppe Galluccio vi introdurrà agli anni della canapa indiana come un cameriere sorridente che vi riserva il tavolo migliore all’interno di un bosco viola e sognante.
Volume Nero è un ebook senza protezione DRM: può causare gravidanze indesiderate e la trasmissione di pensieri malinconici, letto al contrario provoca emicrania. Si sconsiglia la lettura ad alta voce, in presenza di vostra madre e durante l’uso di droghe; in soggetti particolarmente predisposti può causare erezioni. È sconsigliato innamorarsi nei sei mesi successivi alla lettura del volume. È importante comunicare all’editore la comparsa di qualsiasi effetto indesiderato non descritto nella bandella.

Recensione:
Cosa c’è di meglio di una raccolta di racconti brevi e brevissimi per movimentare una giornata, un viaggio, un’attesa dal dottore, la noia di una festa mal riuscita?
Volume Nero racchiude in sé novelle dalle tinte fosche, alcune di più alcune di meno, in una girandola monocromatica di allucinazioni sensoriali ed emotive, abbagli tossici iniettati in vena e sniffati con poca cura, tra droga, sesso, soldi e gatti; un viaggio che sarebbe perfetto definire psichedelico, tra personaggi sfigati, divertenti, malati d’accidia e nocivi fino all’anima, eros e amore che si mescolano in un confuso quadro spruzzato di splatter, con di sottofondo musica grunge suonata da zombie fan di Kurt Cobain.
Questa raccolta è quella che si può chiamare breve ma intensa, si salta da avventure prettamente psicologiche all’azione vera e propria, delirante e cosciente, un mix stravagante, un trip continuo, divertente nel suo essere grottesco, sfumato di una volgarità che non stona.
Una piccola antologia da non giustificare ma da assorbire, che ho letto senza sforzo nell’arco di un pomeriggio. Sarcasmo feroce e humor nero, un buonsenso che lotta per emergere e il delirio dei sensi sotto effetto di coca, un chiaroscuro di intenzioni e pensieri che si mescolano bene senza mai scadere nello squallido né tantomeno nel banale, cosa che ho vivamente apprezzato.
Visto il prezzo abbordabilissimo non posso fare a meno di consigliarvelo, ma state attenti: non è roba per stomaci delicati.