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Recensione: X-Men Scisma 1

Creato il 20 aprile 2012 da Morgan @ComicsSource

Capitanati dall’ormai storico leader Scoot “Ciclope” Summers, sempre più motivato ed agguerrito nei confronti di qualsiasi minaccia (o presunta tale) in grado di colpire la sua gente, gli X-Men di oggi si trovano a dover prevenire sempre più le possibili minacce esterne, e a mantenere sempre alto il grado di allerta, arrivando quasi al limite della psicosi pur di proteggere una specie ancora in via d’estinzione (dopo gli eventi di House Of M) e sempre più lontana al sogno d’integrazione promosso dal Professor X.

È proprio con questo clima che si apre il primo dei tre albi della minisaga che sconvolgerà nuovamente lo status quo di tutto l’universo X.

Dopo essersi rifiutato di addestrare la “messia” mutante Hope e la squadra da lei capitanata, Wolverine viene convocato da Ciclope, che lo incarica di accompagnarlo, come guardia del corpo, ad una conferenza internazionale sul controllo degli armamenti. Come rappresentante della comunità mutante e dello Stato-Nazione Utopia, Ciclope chiede lo smantellamento a livello mondiale di tutte le Sentinelle possedute da ciascuno Stato. Il clima si fa teso, e di certo non aiuta l’improvvisa irruzione di un noto terrorista mutante che, attaccando tutte le personalità politiche presenti alla conferenza, non fa altro che fomentare ancora una volta l’odio verso i mutanti, donando così ad ogni potenziale Stato avversario o gruppo xenofobo il pretesto per l’ennesimo attacco contro questa razza.

Per essere soltanto il primo capitolo, lo scrittore Jason Aaron mette molta carne al fuoco, regalandoci una partenza con i fiocchi e imbastendo un equilibrato intreccio di sotto-trame pronto ad esplodere già dal prossimo numero. Il rapporto tra Ciclope e Wolverine, veri protagonisti di tutto l’arco narrativo, è ben delineato e permette, anche in pochi passaggi, di osservare con attenzione e capire il rapporto tra i due, che continua ad alternare una tesa stima reciproca a momenti di divergenza sull’addestramento delle nuove leve, che giocheranno sicuramente un ruolo fondamentale sull’economia narrativa.

Una caratterizzazione dei personaggi degna di nota e un cast di comprimari ben calibrato sono due ottimi punti a favore di questa prima prova, a cui vanno ad aggiungersi il recupero di un villain graditissimo dal pubblico e l’introduzione di una nuova e inquietante nemesi pronta a dare del filo da torcere ai nostri Uomini-X.
Per quanto il livello di narrazione sia piuttosto alto, lo stesso purtroppo non si può dire delle matite di Carlos Pacheco, che risultano essere leggermente imprecise e a volte grossolane nelle vignette più piccole, o colpevoli di una caratterizzazione piuttosto frettolosa in alcuni passaggi. Il livello rimane comunque apprezzabile per la maggior parte del tempo, nonostante si possa notare una leggera involuzione da parte del disegnatore da un po’ di tempo a questa parte, rimarcabile purtroppo anche in questa prova grafica.

In chiusura dell’albo è presente una storia scritta da Sarah Cross che vede ai disegni Joäo Lemos. La protagonista del racconto è un’insicura ragazza che immagina come potrebbe diventare la sua vita se avesse il coraggio e gli artigli di adamantino del suo idolo: Wolverine. Dopo un’incontro con quest’ultimo, la giovane liceale acquista maggior fiducia in se stessa, capendo quanto si possa essere speciali e forti di spirito anche senza possedere superpoteri.
Un riempitivo carino nel classico Marvel-style, con uno stile dai toni pastello e dalle tinte minimal che si fa apprezzare nella sua semplicità e immediatezza, inserito probabilmente per mettere ancora più in luce il lato da “educatore /coach life” di Logan, che risulterà fondamentale allo svilupparsi dei prossimi eventi.

Scisma risulta essere quindi un evento degno di nota, con toni di attualità e profondità in grado di renderlo memorabile anche sulla lunga distanza, portando con sé tematiche attuali scomode come la corsa agli armamenti, la presenza di armi di distruzione di massa a disposizione di qualsiasi superpotenza mondiale e una struttura geopolitica sempre all’erta che smarrisce velocemente la distinzione tra prevenzione e difesa (e lo stesso Ciclope risente molto di quest’ultimo appunto).

La Guerra Civile dei Mutanti è appena cominciata, ma non è troppo presto per decidere da che parte stare.

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