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[Recensione] Zucchero e veleno

Creato il 08 gennaio 2015 da Chiaradm
Oggi altra recensione, ancora una volta di un libro della Linee Infinite Edizioni! Questa è l'ultima della serie, dato che ho esaurito i libri di questa casa editrice che ho acquistato qualche mese fa al Pisa Book Festival. Come avevo già avuto modo di scoprire in passato, ma come ho riconfermato con gli ultimi libri recensiti, questa CE mi lascia un po' perplessa: cover belle se non bellissime, trame invitanti e apparentemente originali, ma una cura dei libri che a volte è un po' carente, si riscontrano errori di battitura e di impaginazione, trame con diverse banalità... Insomma, credo che su alcuni libri si potesse lavorare di più.
Se da queste etichette un po' si salvano Nurnberg Fallout 14/88 e Il fiume si rise, si attaccano invece perfettamente a Zucchero e veleno di Lisa Dalla Noce.
[Recensione] Zucchero e veleno
TITOLO: Zucchero e velenoAUTORE: Lisa Dalla NoceCASA EDITRICE: Linee Infinite EdizioniANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013PAGINE: 343
- SINOSSI-
"La vita nel momento più inaspettato e doloroso può riservarti novità ed emozioni che mai avresti pensato di vivere...Questo è sucesso ad Alexandra, una giovane donna di 22 anni che credeva nell'amore e ancora di più nel suo matrimonio con Stefano. Ma proprio nel momento in cui aspetta un altro figlio, scopre che lui la tradisce da tempo, dovrà quindi rimboccarsi le maniche e crescere velocemente insieme alle sue bimbe. Una sera, mentre guarda uno spot pubblicitario in tv, le stelle stanno decidendo del suo destino, e inaspettata sarà una telefonata che cambierà il percorso della sua vita e si intrecceranno emozioni, contraddizioni e problematiche, che renderanno il suo futuro tutto da ridisegnare, perché la vita di ogni giorno può riservarti qualcosa di nuovo, un'altra prima volta, una seconda possibilità... se la saprai vedere, e se la vorrai cogliere. "
[Recensione] Zucchero e veleno
Con questo libro ho avuto un rapporto molto, molto altalenante. Le premesse non sono certo state delle migliori: il fatto che questo libro venisse regalato direttamente dalla casa editrice con un solo altro acquisto qualunque, che sia fuori catalogo e che la stessa casa editrice lo abbia depennato dal suo catalogo, beh, vi lascio immaginare le aspettative che possono nascere in un lettore. Ma visto che non è mia abitudine non leggere i libri che porto a casa, mi ci sono comunque messa, e ho capito perchè la casa editrice non ha il coraggio di venderlo.Già dalla prima pagina si riscontra un layout orribile e errori del tipo l'-a capo-acqua. Questo ritorna per tutto il libro: l'impaginazione fa piangere, si trovano errori banali che un editing - ma diciamo pure un semplice controllo o una semplice rilettura a impaginazione finita - avrebbero sicuramente potuto evitare. Si trovano cose del tipo " , " e a capo, senza ragione, o "?..." e lettera minuscola e altre imprecisioni di questo tipo. Senza parlare dei passaggi da una scena all'altra anche all'interno di uno stesso paragrafo: in alcune parti la logicità degli eventi è praticamente assente e le prime imprecisioni si ritrovano già nella trama scritta in copertina: si dice che la protagonista, Alexandra, ha 22 anni, quando in realtà ne ha 29, come dice lei stessa. Insomma, dai, nemmeno la quarta di copertina potevano controllare??? ***E se qualcuno della Linee Infinite leggerà questa recensione... beh, riprenda in mano il libro e potrà confermare che quello che dico non è frutto della mia invenzione, non lo scrivo perchè sono una "risicona" che "avrà letto al massimo due classici e qualche libro della Oscar Mondadori", come è stato insinuato a riguardo della recensione di Nurnberg Fallout 14/88, che ha suscitato molto più caos di quanto mi sarei mai immaginata.***
Troppe le imprecisioni e le banalità nella storia: forse Lisa Dalla Noce voleva scrivere un romanzo che parlasse delle difficoltà di una madre lasciata dal marito e alle prese con una nuova occasione. Occasione che, tra l'altro, si presenta in modo assurdo - ma proprio assurdo, in un modo che non sta nè in cielo nè in terra - con una telefonata improvvisa il cui artefice resta taciuto per tutto il libro. Il primo incontro tra Alexandra e questa sua nuova occasione è il massimo della banalità e spero che Lisa Dalla Noce sappia che una cosa così nella vita reale è praticamente impossibile, in un romanzo è banale.Quindi, all'inizio non mi è piaciuto. Poi un po' si è risollevato, anche se ho continuato a pensare che troppe cose non tornassero, che le sviste fossero troppe e che l'intera storia fosse un po' banaluccia. Però comunque andavo avanti volentieri e anche con un po' di curiosità.C'è stato un punto, verso la fine, in cui sono entrata finalmente in sintonia con la storia e non vedevo l'ora di sapere come si sarebbe conclusa. Ma forse sarebbe stato meglio non arrivare alla fine, perchè il finale ha davvero fatto precipitare il mio giudizio già traballante. Non mi è proprio piaciuto. Ma proprio per niente. Il romanzo sembrava aver finalmente imboccato la strada giusta e invece no, la Dalla Noce ha rovinato tutto facendo fare alla protagonista una scelta irragionevole e, passatemi questa parola, la protagonista si rivela più sciocca e banale di quanto non si riveli nel resto del romanzo. So che in una recensione seria non ci si dovrebbe arrabbiare con la protagonsita, ma invece io lo sono molto, sono arrabbiata con Alexandra e con l'autrice per aver scelto un finale che secondo me non è originale ma ridicolo per come tutto si è svolto prima. Ecco perchè su Goodreads a questo libro ho dato solo 2 stelle, anche se a metà circa si era assestato su un 3 stelle buone.
Vorrei poi riportarvi una "chicca" tratta dalle prime pagine del libro, in cui la protagonista Alexandra esprime il suo immenso amore per il marito Stefano, con cui i rapporti cominciano ad incrinarsi:
"Ti amo per tanti motivi, perchè sei premuroso,perchè sento di essere davvero il centro del tuo universo e perché non mi hai mai forzata al sesso orale; per me ancora oggi è una sofferenza, un tentato stupro quando avevo quattordici anni..."
In pratica, come uccidere un romanticisimo già di per sè stentato.Delusione cocente, molto, molto cocente, soprattutto perchè il libro era decollato e aveva cominciato proprio a prendermi. Peccato.
Ora la risicona illetterata ha finito di dire la sua. Si scatenino le ire dei lettori.
La risicona (alias Chiara).
 



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