Recensioni a basso costo # 3 : Cercando Alaska, di John Green

Creato il 29 gennaio 2012 da Mik_94

Immaginare il futuro sa di rimpianto [...] Passi la vita inchiodato nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà piano piano fuori di lì, ma non succede. E' solo usare il futuro per sfuggire al presente.

Ci sono tre tipologie di Young Adult: quelli alla Gossip Girl che raccontano gli intrighi e le vite scandalose dei rampolli delle élite delle grandi città; quelli tipici della letteratura italiana contemporanea che, con poetici aforismi e massime dal sapore universale, parlano con linguaggio vibrante del mondo odierno e che finiscono inevitabilmente per essere apprezzati anche da adulti e insegnanti; e, infine, ci sono i romanzi come "Cercando Alaska" . Romanzi che non sono scritti per suscitare il consenso di vaste fasce di pubblico e che non hanno la presunzione di cambiare con il potere della parola la forma mentis di intere generazioni, tentando di inculcare, in maniera nemmeno troppo criptica, concezioni e ideali più o meno condivisibili.

Per la prima volta viene mostrato ai lettori un lato degli adolescenti di oggi che troppo spesso è stato celato da un bigottismo dilagante, soprattutto nel nostro paese. Gli adolescenti descritti dal talentuoso autore sono, infatti, fatti di luci e ombre. Hanno pregi e virtù, difetti e vizi. Ognuno di loro, partendo dal protagonista e arrivando al personaggio più marginale, ha un mondo interiore ricco e denso di chiaroscuri. L'autore si allontana coraggiosamente da un mondo di romanzi tutti uguali, osando dove ben pochi autori hanno osato. Con tono goliardico parla di amicizia, amore,droga e sesso; di un'età in cui risate e pianto si confondono, e in cui vivere è come stare perennemente in bilico sulle montagne russe. In un momento, felici e con l'entusiasmo alle stelle, si ha la sensazione di poter toccare il cielo con un dito; in un altro, soli e demoralizzati, si cade nel nero dell'abisso. Urlare è inutile: nessuno può sentirci. Siamo noi e il nostro muto dolore.
Il protagonista, il sedicenne Miles, sente di non aver ancora trovato il suo posto nel mondo; è alla ricerca disperata del suo "Grande Forse". La sua esistenza è come un quadro noioso e monocromatico. Poi, una macchia di colore: uno sprazzo di luce che sa di vita e libertà e che ha le fattezze della bellissima Alaska. Una ragazza bella e provocante, che accende in lui pensieri proibiti e un'intensa voglia di vivere e sperimentare il mondo che lo circonda. E' un terremoto biondo. Un uragano che stravolge i suoi ormoni e le sue vaghe certezze. Lei lo introduce nel giro delle prime volte.


Un incidente, o un inspiegabile suicidio?

Chi sei? Chi eri? Perché te ne sei andata?

L'allegria cede il passo al giallo e al dramma più intenso nell'ultima fase di questo sorprendente romanzo di formazione. Green, pur non avendo la stessa maestria del celebre Salinger, si rifà al Giovane Olden, infrangendo tabù e meravigliando per intelligenza e sensibilità artistica. Scrivere un romanzo del genere non è mai facile. Non è impresa particolarmente ardua, infatti, quella di inventare mondi fantastici e creature fatate, ma quella di fotografare la realtà è un'abilità che solo in pochi hanno. John Green ci riesce alla perfezione e la sua è una dote innata. Senza mai scadere in scorretti sentimentalismi, riesce a commuovere e a ferire; a far ridere e riflettere .

Se il recente "After" di Jessica Warman, per contenuti e scene, era accostabile al patinato mondo di The OC e Gossip Girl, questo romanzo è una versione su carta della serie cult "Skins" . Se, come me, ne siete fan, vi verrà automatico accostare la fragile e complessa Effy ad Alaska e il simpaticissimo Sid a Chyp... e il protagonista Miles, direte voi? Miles è ognuno di noi. Mai come in questo caso, il nostro vissuto sembrerà confondersi con quello dei personaggi. Emozionante, vivo e tagliente," Cercando Alaska" è la sorpresa in cui sperano di imbattersi tutti i lettori. Consigliato veramente a tutti ! Un gioiellino.

Il consiglio musicale: Il peso della valigia - Ligabue

" ...e gli occhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo ."


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