[Recensioni] Amore devoto – Serie di Charmel Roses

Creato il 17 marzo 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Serie: Amore devoto
Titoli: Vento d’estate (ISBN 9788866651116), Odore (ISBN 9788866651253), Espiazione (ISBN 9788866651420), Amor cortese (ISBN 9788866651574)
Autore: Charmel Roses
Editore: Lite Editions
Prezzo: € 1,99
Voto:

Trame:
Vento d’estate: In una calda estate dall’atmosfera surreale, Daniele conosce Marta e con lei il desiderio e una passione profonda che lo travolge. Un racconto in cui l’amore soffia come un vento leggero sul giovane protagonista che si affaccia alla vita emergendo dalla propria solitudine.

Odore: Il dolce piacere di abbandonarsi alla propria natura, sprofondando nel baratro del desiderio. Un sentimento che spaventa e lascia sgomenti, ma a cui è impossibile resistere. Elena ne è consapevole e, pazientemente, attende la resa del suo amante che freme e si dibatte, soggiogato dal potere dell’oscuro richiamo che percuote i suoi sensi. Un gioco sottile, una danza lieve e al contempo impetuosa come un tango.

Espiazione: Caterina è una donna forte, consapevole, che sa come ottenere ciò che le spetta di diritto. Conosce il lato oscuro del desiderio e nel baratro di quel desiderio, sprofonderà l’avvocato Merumeci, di cui Caterina punirà l’arroganza, ergendosi su di lui come una divinità, a cui piedi l’avvocato espierà le sue colpe e i suoi peccati.

Amor cortese: La scoperta di un piacere a lungo agognato. Un mondo sconosciuto che improvvisamente spalanca le sue porte. Un vassallo e la sua signora che intessono il loro gioco di seduzione e sottomissione, un amore devoto a cui abbandonarsi come in un sogno.

Recensioni:
Vento d’estate: Un po’ la situazione iniziale della serie mi ha ricordato l’inizio del romanzo di Michael Ende, La storia infinita, ma mi sono immediatamente arenato in una lettura difficoltosa, piena di frasi spezzate da troppe virgole che hanno tolto scorrevolezza ad una trama altrimenti parecchio affascinante.

Odore: Già dal secondo racconto della serie, però, gli ammassi di virgole sono scomparsi, lasciando la storia libera di fluire e raccontare l’esperienza di un protagonista anonimo, che parla in prima persona mettendo in luce anche i più piccoli dettagli e sensazioni, cosa che molto spesso in una narrativa di questo genere viene trascurata, o peggio, ostentata al limite del volgare.

Espiazione: La vicenda assume i toni più violenti di una sottomissione inizialmente non ricercata, ma sempre più assuefacente. Le donne incontrate sono slegate tra una storia e l’altra, ma il filo conduttore del bramoso feticismo del protagonista non trascura qualche piccolo riferimento in grado di dare unitarietà al tutto.

Amor cortese: La quiete dopo la tempesta, un racconto dai toni leggermente più dolci, che ha come sfondo l’università di lettere di cui anch’io sono un esponente. Per questo mi è stato facile immedesimarmi, qui ancora più che nei racconti precedenti; soprattutto ho apprezzato le descrizioni particolareggiate dei luoghi, molto simili alla mia facoltà, tanto che adesso temo mi sfugga qualche pensiero di troppo quando starò a studiare in biblioteca…

In conclusione:
Ammetto di essere ancora una volta partito male con il primo episodio della serie. Purtroppo sono puntiglioso in modo esasperante, e non appena mi sono trovato di fronte alle virgole tra soggetto e verbo e quasi ad ogni naturale cesura della frase ho subito iniziato a lagnarmene. Però poi lo stile ha subito un’evoluzione, si è fatto più naturale e coinvolgente, e da quel momento non sono più riuscito a pensare ad altro al di fuori di quanto stavo leggendo. Ossessioni e perversioni non vengono mai trattate come qualcosa di sbagliato o vergognoso, sebbene l’io narrante accenni qualcosa in merito all’inizio; anzi, i risvolti sensuali e psicologici difficilmente esprimibili a parole sono esposti davvero molto bene, fanno quasi rabbrividire per l’intensità che evocano. Un desiderio devastante, il minimo gesto di una Dea-padrona che può scatenare sensazioni interiori irripetibili e da custodire gelosamente, la violenta idea di appartenere a lei e di essere semplicemente suo, senza mai invadere i suoi spazi vitali pur restandole sempre silenziosamente accanto in attesa di un gesto o di un ordine: tutto questo potrebbe risultare incomprensibile a chi non fosse dotato almeno di una sottile vena di masochismo e devozione verso un’altra persona. E la fissazione per una precisa parte del corpo, siano i piedi, le unghie o quant’altro, non deve essere vista come una malattia o qualcosa di sbagliato e pericoloso: chi sta dall’altra parte, accucciato ai piedi dell’oggetto della sua adorazione, difficilmente azzarda qualcosa che non sia comandato dalla padrona in questione.
Devo confessare di essermi lasciato un po’ troppo coinvolgere, aiutato dal fatto che il protagonista è sempre un anonimo che parla in prima persona: è la combinazione migliore per adescare l’attenzione del lettore e calamitarla inesorabilmente all’interno della narrazione.
In generale si tratta di quattro racconti intriganti, ben scritti e decisamente da ricordare; forse sconsigliati solo a chi ha qualche precedente non soddisfatto in materia: a chi si dibatte in un’adorazione impossibile potrebbe infatti lasciare un po’ di amaro in bocca rendersi conto che, in fondo, si tratta di un ambito molto ristretto, che difficilmente esiste al di là della letteratura. Emblematica a questo proposito una frase in particolare pronunciata da una delle donne incontrate dal protagonista: «[…] io per te sono come una divinità. Come tale, dopo essermi rivelata e averti impartito le mie leggi, svanirò, lasciandoti solo con la tua devozione e il ricordo della tua Dea, che potrai invocare e implorare in solitudine, ma che non potrai mai più rivedere».
L’effimero bagliore della soddisfazione di un momento, la sottomissione devota e l’impossibile: quattro episodi per una serie ancora non terminata, un’unica emozione, magistralmente raccontata in una breve ma intensa lettura.


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