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Recensioni – Due o tre cose sulla politica di Scrittevolmente

Creato il 10 luglio 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Odio sul serio fare questo genere di post, ma a quanto pare mi trovo a dover esplicare nuovamente quello che c’è scritto nella pagina ABOUT “LA REDAZIONE”.

NOTA: LE RECENSIONI NON VENGONO CANCELLATE. Qualunque recensione, positiva o negativa che sia, non viene rimossa né su richiesta degli autori, né delle case editrici.
Se avete scelto il nostro sito con consapevolezza per avere una recensione, ben che meno saremo disposti alla rimozione. Se non volete essere recensiti, non scrivete/pubblicate libri, ma trovatevi hobby più discreti come il fare la calza o l’intaglio artistico delle statuette di legno.

Recensioni – Due o tre cose sulla politica di ScrittevolmenteOra, a meno che non siate dei dementi che si iscrivono ad associazioni fantasma (finissima cit.), quello che è indicato qua sopra è più che chiaro.

La politica di Scrittevolmente è quella dell’assenza di favoritismi. Recensiamo tutti i generi, tutte le case editrici (non a pagamento, ovviamente, o comunque quelle che hanno una politica poco chiara e contraria al nostro spirito) e tutti gli autori, persino quelli che ci stanno sulle croste.

Se accettate tutto questo e richiedete i nostri servizi, sapete a cosa andate incontro: una recensione positiva, una recensione MEH o una recensione negativa.

In qualunque di questi casi, la recensione non verrà modificata/cancellata/stravolta o privata del voto in stelline. In. Nessun. Caso.

Da cosa nasce tutto questo? Da una recensione apparsa qualche giorno fa tra le nostre pagine e che ci siamo rifiutati di cancellare. Hanno iniziato dunque a fioccare i commenti positivi all’opera (ricordiamo che la recensione non era negativa) per contrastare il giudizio del recensore. Tutti commenti con nomi e mail diverse, ma provenienti dallo stesso computer (ricordiamo anche che possiamo vedere gli IP con i quali commentate, anche se al 99,99999% dei casi – umani – non ce ne frega niente).

Ora, signori, tutto questo è al limite del patetico. Che possediamo una grande e infinita pazienza è ormai appurato, ma tutto ciò è quasi patologico.


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