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La Bottega dei Suicidi si trova in una città grigia e triste, dove il sole non compare mai e la gente è ormai rassegnata e priva di joie de vivre. Molti sono gli abitanti che, nelle strade cupe e lugubri, sono esposti al dramma di una città infelice, vittima dello smog e afflitta dalla crisi. Ecco dunque che la soluzione è recarsi in questa bottega piena di "rimedi" contro la crisi e la vita (veleni d'ogni tipo, cappi in offerta speciale, lamette e funghi velenosi, ecc), il cui motto è "Trapassati o rimborsati!".La lugubre ma redditizia attività di famiglia, gestita da Monsieur Tuvache e sua moglie, verrà in futuro ereditata dai figli - Marilyn, Vicent e Alan -, che già sono una presenza fissa nel negozio. L'unico problema è l'eccessiva joie de vivre di Alan, il più piccolo dei fratelli, il quale rischia seriamente di mettere in crisi l'attività di famiglia con la sua esuberante felicità e gli innumerrevoli sorrisi che lancia ai clienti.
Senza risultare eccessivo, il film passa da scene cupe e lente ad altre più colorate e dinamiche, quandunque Alan cerchi di risvegliare sua sorella o i suoi genitori da questo alone di depressione che li circonda. Particolarmente suggestive e colorate, sono la grafica e le coreografie dei momenti musicali, che sono sicuramente d'ispirazione burtoniana. Sempre di burtoniana memoria sono l'atmosfera greve e lugubre che avvolge la città e i dettagli gotici - sebbene questi ultimi abbiano, qui, un ruolo più decorativo che simbolico.
La Bottega dei Suicidi è una commedia noir dallo stile retrò, purtroppo vietata ai minori in Italia, ma sicuramente adatta a tutte le fasce d'età nonostante il tema trattato. Infatti, la celebrazione del suicidio causa crisi e vita infelice viene passo passo scomposta e smontata da Alan, in funzione di una vita più allegra e serena. Detto ciò, la pellicola potrebbe sicuramente essere più apprezzata e compresa da un pubblico più adulto (tema della crisi e della conseguente depressione, ecc), poiché i bambini tenderebbero giustamente a soffermarsi solo sull'aspetto ludico e divertente dell'animazione.
Il film fa vedere come Alan riesca a far cambiare colore alla città in poco tempo, attraverso la musica, le crêpe e tante risate, ridando appunto gioia di vivere a tutti. Chiaramente la vita non è così semplice e sarebbe sciocco aspettarsi che le cose andassero così. Attendersi un finale diverso da quest'animazione poichè, date le premesse e dato che è indirizzata ad un pubblico giovane, sarebbe altrettanto inutile. Sono convinta che questo tipo di film sia perfetto così com'è e debba, per forza di cosa, concludersi con un lieto fine poichè l'obbiettivo principale è fornire una sorta di cura momentanea per la mente, allontanandola dai problemi della società.
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