La 46esima edizione del Super Bowl, trasmessa sul canale NBC, è il programma più visto nella storia della televisione americana, secondo i dati diffusi da Nielsen. La finale del football americano vinta dai New York Giants è stata seguita infatti da un pubblico record di 111.3 milioni di telespettatori (dalle 18:31 alle 21:58), superando il risultato dello scorso anno quando il Super Bowl XLV, in onda su Fox, fu seguito da 111 milioni di americani. L’attesa performance di metà tempo di Madonna (ore 20-20:30) ha raggiunto 114 milioni di telespettatori, quasi quattro milioni in più rispetto allo show dello scorso anno con i Black Eyed Peas (110,3 milioni). La popstar si è esibita con uno show di 13 minuti, durante i quali ha cantato alcuni dei suoi classici, da Vogue a Music passando per Like a Prayer, cantata con un coro gospel. Madonna ha riservato per la sua prima al Super Bowl anche la sua nuova hit Give Me All Your Luvin. L’ingresso nello stadio Lucas Oil di Indianapolis, che ospitava l’incontro, è stato spettacolare: accompagnata da gladiatori, Madonna ha rievocato l’antico Egitto, con un vestito alla Cleopatra. Madonna ha lasciato il palco sparendo in una nuvola di fumo mentre appariva la scritta World Peace.
Protagonisti del Super Bowl, come da tradizione, sono anche gli spot. Il più discusso e costoso (uno spot durante l’evento costa mediamente 3 milioni e mezzo di dollari) è stato quello del gruppo Fiat-Chrysler con protagonista un mito del cinema americano e mondiale, Clint Eastwood. Il lungo spot di due minuti, dal titolo It’s halftime in America, ha celebrato Detroit e la ripresa del settore auto. «Questo Paese non può essere messo al tappeto con un solo pugno, America il primo tempo è finito, il secondo sta per cominciare» afferma l’attore alla fine dello spot. Alcuni osservatori vedono nell’annuncio pubblicitario – in piena campagna elettorale – uno spot per il presidente Barack Obama e per la sua politica di salvataggio dell’industria dell’auto. Dunque un vero e proprio endorsement all’attuale inquilino della Casa Bianca, un appello alla sua rielezione: l’America deve concedere ad Obama la possibilità di disputare il «secondo tempo». Il numero uno di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha comunque negato qualsiasi tipo di finalità politica dell’annuncio pubblicitario: «Il messaggio è sufficientemente universale e neutrale da essere attraente per tutti. E sinceramente spero non venga utilizzato come argomento politico nei dibattiti».
Inoltre, durante la finale del Super Bowl, è stato trasmesso anche un altro spot targato Fiat, più “leggero” del primo, per promuovere la nuova 500 Abarth.