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Red Bull i segreti della rinascita

Da Carlo69 @F1Raceit
Tecnica vettel_redbull

Published on ottobre 31st, 2012 | by Antonio Granato

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Dopo la quarta vittoria consecutica di Sebastian Vettel ottenuta con la sua Red Bull RB8, tutti ora si chiedono come abbia fatto il team austriaco ad incrementare così le loro prestazioni.

Sicuramente tutto è scaturito dopo l’ultimo pacchetto di aggiornamenti introdotto a Singapore e dopo tutti i perfezionamenti introdotti successivamente. Gran parte del segreto della vettura risiede nel retrotreno. E’ lì che il genio Adrian Newey ha trovato il modo di recuperare tutto il carico che era stato perso dalle monoposto di F1 dopo il divieto di utilizzare i “diffusori soffiati”.

Ricordiamo che la padronanza che la Red Bull aveva in questa applicazione è ciò che ha reso possibile il dominio di Vettel nella stagione 2011. Il grandissimo carico aerodinamico ottenuto al posteriore, portava i piloti Red Bull a guidare in un modo addirittura contro-intuitivo. Normalmente infatti quando una vettura va in sovrasterzo, il pilota corregge sollevando il piede dall’acceleratore e controsterzando. Ma nel caso delle Red Bull 2011 , questo non era necessario, anzi, bastava premere ancora di più l’acceleratore che la vettura faceva presa nuovamente al terreno,grazie al carico extra che gli scarichi del motore generavano soffiando direttamente nel diffusore.

Tutto i team hanno lavorato quest’anno per riuscire ad ottenere, almeno in parte, questo effetto, ma di tutte le scuderie, quella che alla fine sembra essere riuscita a trovare una soluzione molto vicina ai risultati dell’anno scorso è stata la Red Bull.

Grazie ad una revisione della carrozzeria ed un nuovo disegno dei condotti di scarico dei gas, il tecnico inglese è riuscito ad ottenere un effetto sigillante maggiore nella parte interna dei pneumatici (ai lati del diffusore) e ad poter alzare ancora di più il retrotreno della vettura. La RB8 riesce infatti ad ottenere il massimo beneficio  proprio quando il “rake” della vettura è massimo e la velocità della pista che scorre sotto il diffusore non è elevata. Cosa che gli altri team non riescono a riprodurre perchè un elevato rake della vettura comporta delle perdite d’aria del diffusore e delle conseguenti perdite di carico. Problema questo risolto dalla Red Bull grazie all’impiego di due canali orizzontali che vengono alimentati dalla forma stessa della vettura (bottiglia coke) e che nel momento in cui viene generata, sotto l’auto, la bassa pressione cominciano ad aspirare l’aria con più forza.

Red Bull i segreti della rinascita

Ma l’intero sistema viene reso ancora più efficace dal nuovo DRS, denominato (secondo noi erroneamente) DDRS o Super DRS. Questo sistema interagisce con il diffusore. L’aria che infatti viene fatta passare all’interno dell’ala posteriore, viene indirizzata al diffusore per diminuirne l’efficacia e quindi diminuendo il carico nel momento in cui, nei rettilinei, serve maggior velocità e minor carico.

 

Il tutto, come è facile intuire, trova maggiore applicazione in fase di qualifica, quando il DRS è libero, e meno ovviamente in gara. Di fatto quello che è emerso è proprio una maggiore prestazione della RB8 in qualifica, mentre in gara è parsa almeno più vicina alle prestazioni della F2012 di Alonso.

Il lavoro infatti del team austriaco in questa fase del campionato, sembra indirizato ad ottimizzare prorpio la prestazione in qualifica, per poi ottenere un vantaggio nei primi giri di gara e poter gestire il vantaggio. Sarebbe interessante vedere la risposta della vettura nel caso in cui non si riuscisse ad ottenere una sessione di qualifica al top, e fossero costretti a partire di qualche posizioni arretrati. Magari ad Abu Dhabi saremmo accontentati.


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