Daniel Ricciardo spera che la Red Bull riesca a vincere il ricorso contro la sua squalifica rimediata nel GP d’Australia. Il pilota australiano ha concluso in seconda posizione ma nelle verifiche post gara la FIA ha squalificato la Red Bull numero 3 per aver con costanza superato il flusso di carburante imposto dal regolamento.
“Nessuno può togliermi quello che ho vissuto davanti ai miei tifosi. Al giorno d’oggi non ho troppo da dire al cuore, o alla testa o ad altro, ma penso alle argomentazioni che il team esporrà durante il ricorso” ha dichiarato Ricciardo.
“Ci vuole un sacco di tempo per preparare un caso forte, costa denaro. Mi hanno detto di avere fiducia nel fatto che riusciranno ad invertire questa decisione, ma ci vorrà del tempo prima di essere giudicato.”
“Penso che non sia tutto bianco o nero, ci sono delle sfocature e questo è il motivo per cui la squadra combatte.”
Il motivo di contesa è il misuratore di flusso del carburante che a detta della Red Bull è impreciso.
Questo il pensiero di Horner, team principal del team, in merito al flussometro FIA.
“Spero che il processo dimostri chiaramente che la nostra macchina funzionava in modo conforme alle regole. Fin dai primi test i flussometri della FIA hanno creato problemi e i loro dati erano discrepanti con i nostri rilevamenti. Per noi il sensore della FIA era in errore: e lo diciamo sulla base della quantità di carburante che il sistema di iniezione manda al motore, che è un componente altamente calibrato e che non ha mai dato segno di errore per tutto il weekend”.
“Non avremmo ricorso in appello e non fossimo stati convinti delle nostre misurazioni. E comunque non credo sia colpa del pilota né del team, noi abbiamo rispettato il limite del quantitativo di benzina imposto dalle regole e i documenti che sottoporremo al processo d’appello lo dimostreranno”
A Horner fa eco Helmut Marko, consigliere del team Red Bull che vuole chiarire la questione prima della prossima gara.
“Questo strumenti ha dei punti deboli”, ha dichiarato Marko. “Crediamo di essere nelle regole. Per me, questo problema non può aspettare, deve essere chiarito prima della prossima gara per non rivivere la stessa situazione. Attualmente non vi è un modo affidabile per misurare il flusso del carburante.”
Bernie Ecclestone critica questa regola perché a suo modo di vedere, chi approfitta troppo del flusso di carburante automaticamente non ha speranza di arrivare al traguardo con i 100 kg di benzina a disposizione.
“Questa regola sembra essere una farsa. C’è una quantità di carburante di 100 kg e un quantitativo massimo di flusso di 100 kg (a ora). La cosa è semplice, 100 kg a gara, se un auto consuma troppo, rimane senza benzina, ecco tutto.”
Il boss però dimentica che la portata massima del flusso è stata introdotta per non elevare troppo i cavalli del motori che a flusso libero potrebbero anche erogare 1000 cv.