Una foto della dolce Giorgia, appassionata di Anne Rice
AUTORE: Giorgia Penzo
BIOGRAFIA: Giorgia Penzo è nata a Reggio Emilia il 18 novembre 1987. Nel 2012 si laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi in Storia del Diritto, dal titolo “I processi a Luigi XVI e Maria Antonietta”. È appassionata di biografie di personaggi storici femminili, mitologia, arte e cinema. Adora Parigi e scrivere di notte. A partire dal 2009 partecipa a diversi concorsi letterari venendo scelta, insieme ad altri autori esordienti e non, per alcune pubblicazioni antologiche di poesie e racconti. Il suo primo romanzo di genere urban fantasy, Red Carpet (Editrice GDS), è previsto per luglio 2013.
SITO: Pagina Facebook Blog Giorgia Penzo
CONTATTI: jp.bill@libero.it
TRAMA: in un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.
CASA EDITRICE: Editrice GDS
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
GENERE: urban fantasy
PUBBLICO: principalmente femminile, 16 – 45 anni
PAGINE: 307
PREZZO: € 2.49 (ebook), € 16.90 (cartaceo)
REPERIBILE PRESSO: Ebook Red Carpet download in uscita il 30 luglio e attualmente in prevendita Red Carpet cartaceo presso GDS EdizioniEntrambi i formati saranno presenti anche nei principali bookshop on line. Inoltre l’edizione cartacea potrà essere prenotata nelle librerie.
RECENSIONE: Sono stata molto felice di ricevere il romanzo di Giorgia perché dopo aver letto la trama mi son resa conto che non si trattava della solita storia commerciale sui vampiri (un genere fin troppo abusato dopo Twilight e che un po’, diciamo la verità, ha cominciato a stancare).
Lise è una giovane avvocata che lotta per difendere i diritti dei vampiri, come abbiamo già visto nella serie tv “True Blood”, nel processo di integrazione. La storia è narrata dalla protagonista e sono rimasta piacevolmente sorpresa dallo stile fresco di Giorgia, nel suo modo di rappresentare le due diverse realtà: il mondo degli umani e quello degli immortali.
Malgrado sia un urban fantasy il romanzo mantiene un tono “realistico” soprattutto nei pensieri di Lise e rende la storia davvero palpabile, le descrizioni ci trasportano in quel mondo con riflessioni acute e ironiche in puro stile “Gossip Girl” a volte. Adam l’ho adorato, spudorato al punto giusto!
L’editing l’ho trovato perfetto, le virgole e le pause al punto giusto, così come i dialoghi: uno stile maturo, diverso dagli urban che si vedono in giro. Giorgia segue lo stile realistico, descrittivo e senza fronzoli di Anne Rice, un’autrice che lei stessa ama.
Insomma, non aspettatevi una delle solite storielle di vampiri che si scrivono oggi! Consiglio Red Carpet anche a un pubblico adulto per il livello narrativo e per la caratterizzazione dei personaggi, e i miei complimenti a Giorgia, spero che continui a regalarci altre belle opere!
INTERVISTA STANDARD A GIORGIA PENZO
1. Ciao e benvenuto sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?
Ciao Connie, innanzitutto grazie per la tua ospitalità. Che dire di me? Sono una ragazza di 25 anni con molti interessi e, ahimè, troppo poco tempo per seguirli tutti come vorrei. Mi sono diplomata al Liceo delle Scienze Sociali a Reggio Emilia e poi ho proseguito gli studi presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma, dove mi sono laureata l’anno scorso. Sono figlia unica, vivo con i miei genitori, i nonni materni e due cani ma non vedo l’ora di avere un nido tutto mio da condividere con l’uomo che mi sta accanto da ormai quattro anni. Nel frattempo, nei momenti liberi, mi ritrovo spesso a leggere (soprattutto saggistica e biografie storiche) e dormire. Non per nulla l’inverno è la mia stagione preferita.
2. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
Già alle scuole elementari l’ora di italiano e il tema in classe erano i momenti che amavo di più. Le materie umanistiche mi hanno sempre appassionata e il mio avvicinamento alla scrittura (partendo dalle poesie per arrivare ai racconti) è stato fisiologico ma molto graduale. Ho iniziato a scrivere per passare il tempo, per sfogarmi nelle brutte giornate e per puro diletto. Solo a partire dalle scuole superiori mi sono sentita abbastanza matura per far conoscere i miei scritti a una cerchia di lettori più ampia. Così, quasi per gioco, ho cominciato a partecipare ad alcuni concorsi letterari e da lì ha avuto inizio questa bellissima avventura.
3. Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?
Amo le città d’arte, visitare musei e la storia. Il passato mi affascina moltissimo. Appena posso permettermelo scappo a Parigi, un luogo che per me è un vero e proprio rifugio. Mi piace uscire e giocare di ruolo con i miei migliori amici (attualmente Vampire: The Masquerade), oltre a perdermi per ore guardando film. Il cinema è la mia seconda casa ma quelle che preferisco sono le pellicole di una volta, in bianco e nero e magari in costume. Quelle con dialoghi di una finezza oggi non più replicabile.
4. I tuoi libri e autori preferiti?
Come biografa adoro la Fraser, che ha scritto due dei miei libri preferiti (Maria Antonietta: la solitudine di una regina e Le sei mogli di Enrico VIII), ma ho amato molto anche Elisabetta I della Erickson e Maria Luisa d’Austria di Spinosa. Ho letto quasi tutti i libri della Rice delle Cronache dei Vampiri, ma il migliore per me rimane Scelti dalle Tenebre. Tra i libri che preferisco, anche Madame Bovary(Flaubert), Caino (Saramago) e Sette giorni per l’eternità (Levy).
5. Come è nata l’idea per il tuo romanzo?
Volevo scrivere qualcosa che racchiudesse in modo armonico le mie passioni per la ricerca storica e l’immaginario fantastico. Ho focalizzato la mia attenzione sul periodo che più mi attraeva (l’Ancien Régime francese e la sua caduta) e da lì sono partita. Ho deciso di scrivere quello che mi avrebbe fatto piacere leggere, non quello che il pubblico si sarebbe potuto aspettare. Infatti molti cliché dell’urban fantasy degli ultimi anni sono del tutto assenti, o quantomeno ridotti ai minimi termini. Uno su tutti: la protagonista ha finito il liceo da un pezzo.
6. A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?
La scelta di inserire i vampiri nell’ambientazione non è stata dettata dalla moda del momento. Per la trama mi servivano esseri molto longevi, e la scelta è ricaduta sulle creature sovrannaturali che più mi affascinano: una scintilla scoccata intorno ai quattordici anni leggendo il racconto di Le Fanu, Carmilla. La maggior parte degli individui presenti in Red Carpet sono delle vere e proprie chimere: per descriverli e caratterizzarli mi sono fatta ispirare soprattutto da personaggi cinematografici, letterari e personalità storiche, nomi compresi (i ringraziamenti alla fine nel libro, tra l’altro, racchiudono qualche suggerimento a riguardo). Il romanzo in sé è ricco di citazioni, alcune velate ed altre volontariamente palesi. Per la protagonista, Elizabeth Scott, nutro ovviamente un affetto particolare. È un’antieroina, un personaggio che si può solo odiare o amare senza mezze misure. Lei rappresenta tutto quello che vorrei essere se esistessero i vampiri, e tutto quello che mi auguro di non diventare mai nel mondo reale in cui viviamo.
7. Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?
Esistono ideali e affetti che il tempo non potrà mai cancellare, e per i quali si è disposti a sacrificare ogni cosa. Per affetti non intendo solo l’amore romantico ma soprattutto quello per il proprio sangue e la propria casa, valori che nel libro sono molto presenti.
8. Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?
La mia prima pubblicazione è stata la poesia Vanità per l’antologia “La Donna” (Estro-Verso Edizioni, 2009) per poi proseguire con un racconto breve, Il traguardo, edito nella raccolta “I pensieri della buonanotte” (Edizioni Pragmata, 2009). Per gli altri, Una qualsiasi, Monotonia e Fine di un personaggio immaginario sono quattro poesie scelte per far parte del primo volume della silloge “500 poeti dispersi” (La Lettera Scarlatta Edizioni, 2013). Red Carpet (Editrice GDS, 2013) è il mio primo romanzo.
9. Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?
Come si saranno ormai accorti tutti, in Italia quasi tutti hanno scritto un libro ma quasi nessuno, nell’ultimo anno, ne ha letto uno. Non voglio dilungarmi sui soliti luoghi comuni, anche se penso che un bravo autore debba nutrirsi di lettura. Non necessariamente dello stesso genere che scrive, anzi. Sebbene la mia esperienza in questo mondo sia minima, mi permetto di dare agli esordienti tre consigli: primo, non accettate di pagare per veder pubblicata la vostra opera. Tra i mille lati negativi, è un pessimo trampolino di lancio. Secondo, abbiate tanta pazienza. Pazienza di aspettare le risposte degli editori, di rileggere e correggere all’infinito il testo da inviare, di curare al meglio la presentazione al pubblico. Terzo, siate umili. Sempre.
10.Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?
Per quanto riguarda l’immediato futuro, penso che continuerò a mettermi alla prova, scrivere racconti dei generi che preferisco (fantasy,urban fantasy e horror) e partecipare a contest e concorsi letterari. A proposito di quest’ultimi, tre miei scritti sono stati selezionati per le raccolte antologiche Asylum 100 (St-Books), Le Mele Avvelenate (La Mela Avvelenata Bookpress) e Sono una strega (Il Giornale del Libro), di prossima uscita. Inutile sottolineare quanto io sia felice e onorata di far parte di questi progetti. In campo monografico invece, attualmente la mia tesi di laurea - di stampo storico giuridico - è al vaglio di alcune case editrici per una eventuale pubblicazione saggistica.
Grazie Giorgia, e continua a scrivere ;)