«Forse potrebbe essere la morte la vera malattia e noi la legittima cura. Guardami, Elizabeth» bisbigliò alzandomi il mento col pollice. «Ho quasi duecentocinquanta anni e non ne dimostro nemmeno trenta. Magari tra qualche anno scoprirete le origini della patologia che ammorba gli angeli, e allora la rivenderete a coloro che vorranno volare».
“Red Carpet” è il primo volume della duologia omonima di Georgia Penzo che giace da tempo immemore, mea culpa, nella mia lista delle cose da leggere. Sono davvero dispiaciuta di averci messo mesi e mesi a smaltire tutti i libri che mi hanno inviato da recensire, ma l’ultimo anno e mezzo è stato uno dei più impegnativi della mia vita, tra l’Erasmus e la corsa spasmodica verso la laurea in tempo. So eccomi. E anche se pensavo che con i vampiri avevo chiuso la Penzo è riuscita a stupirmi, regalando ai suoi lettori una storia vivace, divertente e avvincente, con quel tocco di paranormal che tanto amo.
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l'unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell'uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell'Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell'immortalità attraverso il proprio sangue. L'arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto - la Corte di Erebo - in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.
Avete presente la serie Anita Blake della Hamilton? Beh io l’adoro, anche perché mi lega a mattinate appollaiata sul termosifone del mio liceo a discuterne morbosamente con V. che mi aveva iniziato a questa serie dicendo “Oddio Jean-Claud devi leggere”. Beh il libro della Penzo me lo ha ricordato per atmosfere e sentimenti, non di certo per la trama, che nel mentre i libri di Anita si moltiplicano svoltando sempre più verso l’erotico. Red Carpet è una sfida, che si dirama intorno a Lise Scott un avvocato di successo, incredibilmente sarcastico, ed estremamente irriverente, che stanca di annoiarsi ai processi degli umani, sceglie di curare gli affari di Ryan, un affascinante vampiro che vende al migliore offerente la possibilità di unirsi alla cerchia degli immortali. Vampiri… quelli classici, che bramano il sangue, che dormono di giorno e vivono per rendere impossibile la vita degli umani. Elegantissima, inquieta, intelligente e capacissima nel suo lavoro, Lise è una donna indipendente, che respira la sua vita appieno, vive con il suo gatto e non vuole essere intrappolata da nessuno. Vive la sua singletudine con tranquillità, passando da accurate conoscenze degne della più informata fashion blogger, a lampanti pecche di ingenuità, che la lasciano alla mercé degli affascinanti vampiri che la circondano. Mentre un preoccupante aumento di morti la tiene sulle spine, Lise si ritrova coinvolta nelle vicende di Adam Reese, che condivide un passato imprevedibile con il suo datore di lavoro. Ed è qui che Lise dimostra tutto il suo sangue freddo e le sue capacità da intrepido avvocato. Poi quando Lise afferma con orgoglio che odia le decorazioni natalizie, e le decorazioni di qualsiasi tipo, è diventata il mio nuovo idolo #TeamAntiDecori.
Ryan è un vampiro incredibilmente cauto, che ha visto molte albe, che di certo non si lascia cogliere impreparato da chi lo circonda. Sa quando agire e quando farsi da parte e sa quando cogliere al volo un’occasione per i propri tornaconti. Lise è una delle sue collaboratrici più fidate e sa che quando si mette in testa qualcosa la ottiene senza colpo ferire. Affascinante e misterioso, Ryan mantiene il riserbo assoluto sul suo passato e si diverte ad arricchirsi alle spalle di milionari desiderosi di trasformarsi. Mi ha affascinato moltissimo, soprattutto quando Adam inizia a ronzare intorno a Lise, incutendogli un certo timore.
La storia è incredibilmente convincente, con un worldbuilding niente male, che mi ha molto elettrizzato, lasciandomi a sospirare e a fare il tifo per Lise. Mentre le leggi dei vampiri sono irrevocabili e scavate nel sangue, pure Lise riesce a far breccia con le sue capacità impressionanti.
L’ambientazione poi è stata un must per me: tra la New York innevata del dopo Halloween, alla lussuosissima Versailles, in un tripudio di figure storiche scintillanti, che costellano la Corte di Erebo.
Il particolare da non dimenticare? Delle mele…
Un urban fantasy incredibilmente ben disegnato, con la giusta dose di azione e adrenalina, una protagonista incredibilmente badass e un corollario di personaggi secondari di tutto rispetto, per una storia che mi ha tenuta incollata alle pagine dall’inizio alla fine. E io che credevo di aver superato la fissa per i vampiri… non vedo l’ora di mettere le mani sul secondo volume.
Buona lettura guys!