NOTIZIE (Manchester). Alex Ferguson non si smentisce mai. A poche ore dal match-point che può consegnargli il 13° titolo di Premier League da allenatore, lui guarda già avanti: da due mesi ormai parla di uno United che deve costruire un progetto per cercare di tornare ad andare fino in fondo anche in Champions. E anche in un giorno di trepidante attesa per tutto l’entourage dei Red Devils, lui parla di mercato. “Spero che Hernandez si senta parte della squadra – si legge sul “Daily Telegraph” – perché quest’anno ha segnato 16 gol in stagione. E’ entusiasta e non c’è alcuna ragione di pensare che questo non sia il posto per lui”. Così il tecnico ha spazzato via ogni dubbio sui maligni che lo volevano “artefice” delle voci di partenza di Hernandez, seguito da Real Madrid e Psg. E 2sir alex” ha rassicurato i tifosi, sempre sul Daily, sul rinnovo di Rio Ferdinand. “Credo davvero che anche lui rimarrà con noi altri due anni. Ferdinand è la storia di questo club”.
Ma tornando alla stretta attualità, a Manchester sono già ore di fibrillazione. Se sulla sponda City regna la mestizia per un’annata che, pur non potendosi etichettare come negativa, presentava ben altre aspettative per i campioni uscenti, in casa United è tutto pronto per la risalita sul trono. Ma l’Aston Villa si giocherà tutto: i Villans sono giunti a un punto cruciale nella loro stagione, costretti a giocarsi la salvezza in queste ultime e decisive gare di campionato. Complice la sconfitta di sabato del Wigan, l’Aston Villa, in caso di mancata vittoria stasera, si giocherà la permanenza in Premier proprio contro i Latics. Alla compagine di Birmingham servirebbe un miracolo per uscire indenne da Old Trafford, vista la voglia dei padroni di casa di mettere i titoli di coda su un campionato mai in discussione. Ma tra le mura amiche quest’anno lo United ha vinto 12 match su 14 in Premier, e Ferguson ha recuperato a pieno anche Van Persie da un risentimento muscolare: gli ingredienti per la festa ci sono tutti.
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