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“Red Hyding hood” – Giuseppe Isoni

Creato il 03 ottobre 2011 da Temperamente

“Red Hyding hood” – Giuseppe IsoniSe questa fosse la classica favola comincerebbe con “C’era una volta”. Se fosse il classico libro comincerebbe con “In principio fu..”. Ma come questo classico inizio fa presupporre, Red Hyding Hood non è il classico romanzo. Questo è l’esordio letterario di Giuseppe Isoni, giovane scrittore milanese di origini sarde che dalla Scuola nazionale per il fumetto ha sfornato un horror (se così lo vogliamo definire) spaventosamente bello.

Cominciare con la Bibbia e con le favole non è un caso, perché entrambi i libri sono potenti fonti di ispirazione e di innumerevoli citazioni nel romanzo. Siamo negli Stati Uniti, ai giorni nostri. Angie Hood è una ragazza affetta da una stranissima e rara malattia, la C.I.P.A., che praticamente elimina il senso del tatto di chi ne è affetto. La nostra “principessa” parte con due amici e il suo fidanzato alla volta della casa della nonna malata, per occuparsi della biblioteca di cui la vecchia signora era curatrice. In viaggio, i quattro subiscono l’attacco di un lupo, che morde e quasi uccide il suo fidanzato. Tranquilli, non è la solita stupida storia di licantropi&vampiri (che mancano del tutto dall’intero universo chiamato in causa dall’autore). Difatti, quello che sembra essere il solito copione da horror movie americano (due coppie di adolescenti, un macchinone, qualche canna, il guaio) vola verso vette molto più alte. Oscuri messaggi recapitati alla principessa per indicarle la via della salvezza contengono pregnanti omaggi a Dante e la Divina Commedia, al Conte di Montecristo e Dumas, a Lazarillo de Tormes, inviati alla fanciulla dall’affascinante e bizzarro (come da manuale da favola volevasi esistere) cacciatore. Se nella prima parte del romanzo la storia ha una trama temporalmente definita, nel secondo volume l’estro di Isoni va a briglie sciolte. Il tempo si annulla, diventa circolare, gli avvenimenti si incastrano in più momenti spezzettati. Angie Hood si ritrova a vivere tutti i tòpoi dell’orrore, passando per cimiteri, maniaci, fantasmi, celle e l’indimenticato licantropo. Insomma, come la stessa protagonista ammette a un certo punto, non ci si fa mancare niente in questo favoloso luna park! E se può sembrare troppo per un’unica “favola”, la voglia di capire come va a finire (anzi, testualmente: “cosa giace sotto la macchia”), cresce con il crescere delle pagine – che sono più di mille. Con la sorpresa finale di vedere che tutti gli elementi sono perfettamente giustapposti…

Finora si è parlato soltanto della trama di Red Hyding Hood, così immaginifica, e che non ne rappresenta che un lato positivo. Un altro, è il sapiente e innovativo uso di segni grafici non convenzionali (quali grassetti, difformità evidenti di grandezza del carattere, pagine lasciate in bianco) rubati ai fumetti e al cinema, in grado di suggestionare e descrivere con il paratesto le situazioni narrate. Un altro ancora, è lo stile ironico e scanzonato, che rende agevole la lettura dei tre volumi tramite le battute pungenti e colte, spesso collegate alle pietre miliari ispiratrici di cui sopra, immerse in una scenografia degna di Tarantino o Rodriguez (anche loro pluri citati, insieme a Welles e Nolan).

Red Hyding Hood potrebbe essere presentato come un romanzo sul doppio, sull’altra faccia della medaglia, sulla somiglianza tra vittima e carnefice, o sul fatto che non ci sarebbe il “bene” se non ci fosse il “male” – ecco perché Isoni mette in guardia ripetendo che “la prima opinone è sempre la migliore e che chi dice il vero, molto spesso omette il falso”. Di Cappuccetto Rosso (favola rivisitata recentemente anche da altri) appare sapientemente, infine, la nota mantella rossa, dai risvolti decisamente più splatter, insieme a un’interpretazione molto particolare della Maledizione del lupo mannaro. Per la quale ringraziamo Giuseppe Isoni, che certo non è quello scrittore scarso, dotato di poche qualità artistiche, di cui si beffano i personaggi, in un auto-ridicolizzazione molto arguta, e cui si augura una prolifica carriera letteraria.

Azzurra Scattarella

Giuseppe Isoni, Red Hyding Hood, ed. Bevivino, 2011, € 19.90


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