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Red Queen (Red Queen Trilogy #1) by Victoria Aveyard

Creato il 16 febbraio 2015 da Anncleire @anncleire

Red Queen (Red Queen Trilogy #1) by Victoria Aveyard

“Red in the head, Silver in the heart”

 

“Red Queen” è il volume di esordio di Victoria Aveyard, una distopia/fantasy/paranormale, non meglio definita che apre le danze per una trilogia, il cui secondo volume, uscirà, ahimè, nel 2016 (muore già al pensiero). Me ne ero innamorata fin dal primo momento in cui avevo visto la cover su Edelweiss e non potevo impedirmi di prendere l’eARC. Ringrazio immensamente HarperTeen che mi ha riservato l’onore di leggerlo in anteprima. In realtà io sono una disgraziata e ho aspettato tantissimo prima di iniziarlo, posso dirvi però che è davvero interessante, ricco di colpi di scena che mi hanno lasciato a bocca aperta per la maggior parte del tempo e con descrizioni coinvolgenti e sensazioni. Insomma un libro davvero entusiasmante, che getta le premesse per una fantastica trilogia.

 

I Red colpiti dalla povertà sono comuni, vivendo sotto le regole dei Silver, una elite di guerrieri con poteri da dei. Per Mare Barrow, una ragazza Red di diciassette anni proveniente da The Stilts, sembra che niente potrà mai cambiare.

Mare si ritrova a lavorare nel palazzo reale dei Silver, al centro di quelli che odia di più. Scopre in fretta che, nonostante il suo sangue rosso, possiede anche lei un potere mortale. Uno che minaccia di distruggere il centro dei Silver. Ma il potere è un gioco pericoloso. E in questo mondo diviso dal sangue chi vincerà?

 

Uno degli aspetti che più mi ha colpito nel libro è lo scontro con il diverso, quella lotta intestina che sconvolge il mondo distopico/fantastico di questo libro, tra i Rossi e gli Argentati, in una battaglia cruenta che non salva niente. Ogni aspetto della società è vestito di crudeltà, dolore e repressione da un lato, ricchezza, potere e ostentazione dall’altro. Il contrasto emerge fortissimo fin dalle prime pagine, e il lettore lo osserva attraverso gli occhi di Mare, protagonista indiscussa di questa storia sconvolgente. Mare infatti racconta in prima persona filtrando tutti gli avvenimenti con la sua rabbia e la sua voglia di giustizia. Mare è un’eroina diversa dal solito, certo un po’ ingenua, certamente molto coraggiosa, ma di certo non perfetta. Compare come una ladruncola, senza lavoro e in procinto di essere arruolata nell’esercito che combatte da anni al fronte. È scaltra, si sa muovere bene in una folla per il suo tornaconto personale e sa sfruttare a suo vantaggio le sue caratteristiche peculiari. Un incontro fortuito di una sera con Cal le permette di dare una svolta definitiva alla sua vita, la conduce al centro dell’azione, lei che era rimasta sempre ai margini, e le fornisce i mezzi per ribellarsi. Mare può giocare d’anticipo e mettersi nella situazione di aiutare la rivolta armata che viene portata avanti dai Red, e in un certo senso ne rimane vittima. Mare è sempre cresciuta nell’ombra della perfetta sorella Gisa, che ha un lavoro e la capacità di creare qualcosa di bellissimo con le sue mani, e quando tutto le crolla intorno come un castello di carte può fare affidamento solo su sé stessa. Mare è terribilmente sola, e cerca sostegno nelle persone che la circondano. Osteggiata dai Silver che la scrutano con sospetto, una privilegiata in un mondo sconquassato dalla povertà, costretta a mentire per sopravvivere, deve nascondere il suo sangue rosso, la sua voglia di cambiamento, il suo spirito di sacrificio.

Ciò che più mi ha colpito però è che niente è come sembra, da qualsiasi prospettiva si scruti la situazione. La Aveyard è straordinariamente capace di gettare fumo negli occhi nel suo lettore, nel creare situazioni ambigue, pericolose, nel costruire un magistrale castello, e poi nel distruggerlo mostrando come si fondasse su un cumulo di bugie e assunzioni. La lezione più dura da imparare, soprattutto per Mare è che “Anyone can betray anyone” (chiunque può tradire chiunque), in una lotta disperata per il potere, la prevaricazione, lo status quo. C’è chi lotta per la vita e chi si crogiola nella consapevolezza che non può essere scalfito da nulla. E questo è straordinariamente ben congeniato.

Molti sono i personaggi secondari che uniscono la loro strada con quella di Mare, a partire da Cal il principe regnante, che ci sorprende ad ogni passo, Maven suo fratello il promesso di Mare, con un ruolo che non si inquadra appieno fino alla fine, la regina crudele, madre di Maven, che davvero Regina di Once Upon a Time è un docile gattino, Lucas il capo della guardie personali di Mare il cui destino mi ha distrutto, Kilorn il migliore amico e promesso di Mare e soprattutto Julian, un maestro, un confidente, un doppiogiochista. Ogni personaggio indossa una maschera, e una cosa sorprendente, non ci sono né buoni, né cattivi ma una sfumatura di grigio che pervade ogni personaggio, ogni situazione, ogni comportamento.

Un worldbuilding eccezionale, che prende spunto da altri romanzi del genere, ma che si dipana nel contrasto ancestrale tra i Red, a sangue rosso, poveri lavoratori semi schiavizzati, che vivono tra gli stenti e lavori pesantissimi e i Silver, a sangue argentato, dotati di poteri paranormali che sorprendono ogni volta. Controllano gli elementi, ne sfruttano le capacità, si allenano per potenziarne gli effetti. Non quindi un semplice libro distopico, anzi di certo potremmo definirlo più un fantasy, con molti lati oscuri e un effetto post-apocalittico che pervade tutto. Sono rimasta piacevolmente colpita dalla costruzione narrativa molto azzeccata.

L’ambientazione è molto variegata, siamo in questo stato inventato, con una chiara descrizione dei luoghi, dalla periferia del regno monarchico ci muoviamo via fiume verso la capitale del regno Archeon, magistralmente descritta in netto contrasto tra i sobborghi degradati e l’opulenza del palazzo reale.

Il particolare da non dimenticare? Il frammento di una mappa antica…

L’azione, le lotte, i combattimenti si uniscono alla rivolta, allo spirito combattivo di un’eroina imperfetta che cerca un modo di cambiare il mondo che odia e dare la libertà a chi se la merita. Un continuo contrasto tra i Red e i Silver, tra la speranza e la sconfitta, la paura e la gioia che pervade le pagine e le riempie di adrenalina e sentimenti. Un esordio mozzafiato e non posso credere che devo aspettare un anno per il sequel. Un fantasy post-apocalittico di tutto rispetto.

Buona lettura guys!

 

Ringrazio immensamente Edelweiss e HarperTeen che mi hanno regalato la splendida opportunità di leggere questo libro in anteprima in cambio della mia onesta opinione. Ve ne sono grata.

Red Queen (Red Queen Trilogy #1) by Victoria Aveyard


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