Fare i referendum serve a qualcosa?
Degli ultimi, promossi dai radicali, sembra siano sparite le schede, anche se qualche referendum, specie quello sulla responsabilità civile dei giudici, era già stato fatto anni ed anni fa e, soprattutto, vinto, anche se è rimasto lettera morta.
Adesso, a distanza di ben sedici anni, la Consulta ha dichiarato che le norme successive al 1997 che, sotto varie forme, avevano reintrodotto i finanziamenti pubblici elargiti ai vari movimenti politici sono palesemente illegittime, dato che con il referendum del 1993 la volontà popolare si era espressa in maniera palesemente contraria a dette sovvenzioni.
Tutti i soldi che sono stati depredati ai cittadini in questi sedici anni e che spesso sono finite nelle tasche di qualche tesoriere un po’ “distratto”, chi li restituirà? E in caso affermativo, in quale modo? Verranno fatti dei sequestri dei beni dei vari partiti? Arriverà l’Equitalia di Befera a fare rispettare la decisione della Consulta o, come credo, ci verrà messa una bella pietra sopra e finirà come al solito, a tarallucci e vino con il solito Pantalone che paga per tutti?