[Referendum 6 maggio] I ricorsi dell’Unione Province Sarde contro i Referendum
30 aprile 2012 · by Andrea Mura · in Referendum 6 maggio 2012. ·Il referendum del 6 maggio è ammissibile?
Sui referendum regionali l’UPS (Unione Province Sarde,composta da consiglieri provinciali nominati dai rispettivi Consigli) ha recentemente presentato un ricorso al TAR.
Il ricorso nel merito
Secondo l’UPS i referendum non s’hanno da fare, soprattutto quelli abrogativi sulle nuove Province (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio)
L’UPS ha denunciato innanzitutto la presunta violazione dell’art. 43 dello Statuto sardo che stabilisce che le circoscrizioni e le funzioni delle province devono essere modificate tramite legge regionale adottata in conformità alla volontà delle popolazioni di ciascuna delle Province interessate espressa con referendum. L’accusa è quindi che a esprimersi sulle nuove Province debbano essere solamente i cittadini residenti in quei territori e non l’intero corpo elettorale della Sardegna.
Ci si richiama altresì all’abrogazione dell’art. 32 dello Statuto sardo, avvenuta nel 2001 (l’art. 32 prevedeva che si sarebbero potuti sottoporre a referendum popolare i disegni di legge adottati dal Consiglio regionale, previa deliberazione della Giunta o qualora ne fosse stata fatta domanda da almeno un terzo dei consiglieri o da diecimila elettori). Nel 2001 si è anche modificato l’art. 15 dello Statuto, prevedendo che debba essere la c.d. legge statutaria a disciplinare il diritto di iniziativa legislativa del popolo sardo e il referendum regionale abrogativo, propositivo e consultivo.
La legge statutaria, com’è noto, è stata emanata il 10 luglio 2008, sottoposta a referendum e, successivamente a un ricorso alla Corte Costituzionale, la sua promulgazione è stata annullata da quest’ultima. La legge regionale che in Sardegna disciplina i referendum è invece la legge n. 20 del 1957. Secondo il ricorso dell’UPS quest’ultima leggedeve considerarsi tacitamente abrogata alla luce delle modificazioni dello Statuto (art. 32 e art. 15).
Secondo i promotori del Referendum e la Regione fino all’approvazione della legge statutaria si deve far riferimento alla legge 20/1957 e quindi i referendum possono regolarmente celebrarsi.
Rigetto del TAR e nuovo ricorso
Il TAR ha dichiarato che non è competente a decidere sul ricorso dell’UPS (ci si chiede: ma gli avvocati dell’UPS questo non lo sapevano?): la vertenza è così passata nelle mani del giudice civile. Il Tribunale civile di Cagliari pronuncerà il verdetto tra lunedì e mercoledì.
Aspettiamo e vediamo.