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[Referendum 6 maggio] Quorum raggiunto, domani lo spoglio. Le reazioni dei partiti.

Creato il 06 maggio 2012 da Subarralliccu @subarralliccu
[Referendum 6 maggio] Quorum raggiunto, domani lo spoglio. Le reazioni dei partiti.

Immagine di Emanuele Secci

Alle ore 12 affluenza al 7,8%. In occasione del referendum sul nucleare dell’anno scorso l’affluenza alle 12 era del 10,2%. Alla fine della giornata votò il 40% degli aventi diritto. Oggi per raggiungere il quorum è necessario il 33%.

Alle ore 19 hanno votato il 24,76 degli aventi diritto. Quorum a rischio.

Raggiunto il Quorum. Alla chiusura dei seggi ha votato il 35,5% degli aventi diritto.

Le reazioni degli “abrogati” (e non solo) >> in progress

Fulvio Tocco, Pd, presidente provincia Medio Campidano: “Mi dispiace perchè io per la provincia ho dato il massimo”.

Ugo Cappellacci, presidente della regione Sardegna: “Quorum raggiunto. E’una vittoria di tutta la Sardegna”.

Silvio Lai, segreterio Pd sardo: “Penso sarebbe un errore politico imperdonabile non dare il giusto peso agli elettori che si sono voluti esprimere andando a votare in un numero pari ai votanti dei due principali partiti”.

Umberto Oppus, UDC e direttore dell’ANCI Sardegna: “Bene: con il 35,5 per cento circa il referendum ha raggiunto e superato il quorum del 33 per cento. Da domani la politica sarda deve attivarsi per raccogliere il messaggio e creare un nuovo sistema istituzionale sardo. Adesso si rientra in Sardegna mentre da Trieste all’aeroporto imperversa un acquazzone”.

Fabrizio Collu, socialista, presidente del Consiglio provinciale del Medio Campidano: “da Lunedi le piccole province (quelle dei territori marginali) non ci saranno…..il mondo sarà migliore….. ???…..noi staremmo meglio ????…”

Roberto Deriu, presidente prov. NuoroDei referendum io contesto la legittimità, le conseguenze dannose, l’irrilevanza finanziaria; dei referendari non ho nulla da dire: fanno politica e portano avanti le loro idee, diverse dalle mie, e proprio per questo meritevoli del mio rispetto.

Michele Pirascoordinatore regionale SEL“35,5% e’ una indicazione che ha valore legale ma che esprime comunque una volonta’ di minoranza. Mi pare che la maggior parte dei sardi non abbia compreso ne’ condiviso l’iniziativa “anti casta” portata avanti da una parte della casta stessa (Cappellacci, i Riformatori, Andrea Prato). Ora si rispetti questo voto e – nei luoghi deputati a farlo – si facciano le Riforme, quelle vere, che rendano la Sardegna piu’ moderna, oppure questa maggioranza cialtrona di centrodestra se ne vada a casa, che e’ meglio per tutti”.

Rossella Pinna, sindaco di Guspini, ex assessore Provincia Medio Campidano: “Se non posso avere una provincia vicina che lavora per i territori più periferici, di averne una lontana che investe solo su Cagliari e immediati dintorni, non me ne importa proprio”.


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