Fallito il gioco delle tre carte del governo, una riprova dell’opportunismo e disonestà verso i cittadini, l’11 e 12 giugno,grazie al responso della consulta, si va a votare su tutti i quesiti referendari.Non bastava il loro spostamento ad una data coincidente con l’inizio delle vacanze estive , ne’ lo spreco che di denaro che ciò ha comportato, si è fatto di tutto per tutelare gli interessi delle lobby del nucleare e dei problemi giudiziari del premier, anche dopo il disastro giapponese. Ora, dopo le due sberle di Milano Berlusconi tenta disperatamente di rifarsi la faccia con lo spostamento di qualche pedina e la possibile introduzione di primarie anche a Destra. Bersani il temporeggiatore dovrebbe meditare anche su questo.Tuttavia poiché ,sempre per le furbate del governo, non faranno in tempo a votare gli italiani all’estero e la rai più asservita al potere ha fatto di tutto per non pubblicizzare ed informare sull’evento, si fa difficile il raggiungimento del quorum.Al di là di queste mie personali valutazioni e venendo al merito in modo più bipartisan , ecco 4 motivi per cui destra e sinistra dovrebbero assolutamente andare a votare (la salute non è di destra ne’ di sinistra):-Il referendum è l’unico strumento di democrazia diretta in cui il cittadino può realmente far pesare la propria opinione nelle decisioni sul futuro del paese.-non cogliere questa occasione significherebbe delegittimare questo strumento democratico e fare un grosso favore al potere politico (di qualunque colore sia).In sostanza equivarrebbe alla firma di un assegno in bianco al potere,la rinuncia a decidere e partecipare assumendosi le proprie responsabilità nei confronti della comunità e dei nostri figli .-Contrariamente ad alcuni passati, questi quesiti referendari sono estremamente importanti poiché toccano da vicino la qualità della vita e delle nostre esistenze Questi i principi bipartisan ma ce ne sono altri che riguardano il merito .-il referendum sull’acqua decide un principio politico fondamentale : se la gestione dei beni essenziali di un paese debbano essere gestiti da interessi privati o pubblici.-quello sul legittimo impedimento il principio della legalità e dell’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge come sancisce la nostra costituzione.-quello sul nucleare se dobbiamo fare scelte contro natura pericolosissime ,come si è visto e soprattutto irreversibili nei danni in caso di disastro o optare per un futuro pulito con fonti naturali.Ricordo che l’italia è un paese a rischio sismico ,su cui grava il peso di mafie molto potenti , c’è il problema grave ed irrisolto delle scorie nucleari ,ci vogliono molti anni in ogni caso prima che le centrali siano in funzione e con costi molto elevati ,cui si uniscono altri rilevanti per lo smaltimento delle scorie ,col rischio poi che a regime le stesse centrali siano già obsolete.Insomma anche economicamente a detta degli esperti non è una scelta conveniente.Sulle motivazioni di coloro che sono pro -nucleare prenderò in considerazione solo l’obiezione che altre fonti, come l’utilizzo di carbone, farebbero danni altrettanto gravi se non superiori..Quella relativa al fatto che “tanto siamo circondati da centrali francesi e europee “ mi pare infatti risibile. I danni più seri di un incidente sarebbero infatti limitati ad un’area circoscritta (50 km circa secondo le esperienza giapponese e russa ) ed sarebbe ovviamente insensato aggiungerne altri costellando la penisola altre centrali Quella dei danni prodotti anche da altre fonti è invece un fatto reale .Tuttavia occorre valutare che, investendo sul solare, con la rapida evoluzione della ricerca ,si riuscirà probabilmente molto presto a potenziare la produzione di energie pulite a costi sempre più bassi.Recentemente è uscito uno studio allarmante sull’inquinamento e conseguente aumento della temperatura terrestre e cambiamento del clima. Questa preoccupante previsione (già nei prossimi anni produrrebbe la desertificazione del centro e sud Iitalia) paradossalmente favorirebbe invece lo sfruttamento dell’energia solare.Sono inoltre convinto che, nonostante i tagli alla ricerca ,l’Italia resta uno dei paesi con i più grandi cervelli che , se supportati con fondi adeguati, saranno presto in grado di trovare soluzioni ancor più efficaci per coprire il fabbisogno energetico nazionale. Nel frattempo ,certo, occorrerà parallelamente utilizzare altre fonti scegliendo le meno inquinanti ma non necessariamente potenziando quelle a carbone che sono le più dannose .D’altro canto in tutta Europa si sta ripensando alla abolizione graduale del nucleare (Germania , Svizzera ma anche nella stessa Francia).Non vedo dunque perché dovremo infognarcici noi e i nostri figli nel rischio nucleare .Ricordiamoci infine che nessuna regione italiana le vuole e che i danni di eventuali incidenti peserebbero in eterno nelle aree colpite ,gli esempi tragici di Russia e Giappone insegnano.Dunque andiamo tutti a votare che è meglio..





