Referendum

Creato il 04 gennaio 2012 da Sidast

Diversi amici, su Facebook, hanno sostenuto che l’Azienda Siciliana Trasporti “non cambierà mai” perché tutti i suoi esponenti, siano essi semplici operatori o impiegati, Dirigenti o Amministratori, hanno vissuto sempre di compromessi, favori, perdoni. Ciò è, non vero, ma verissimo. Attenti però a non confondere le marachelle con i reati aventi natura penale che non hanno avuto conseguenze per i trasgressori grazie al clima di connivenza ed omertà o di semplice paura delle conseguenze che avrebbero portato gli eventuali autori di segnalazioni o di denuncie a subire ripercussioni disciplinari, reddituali o riguardo agli eventuali possibili sviluppi della propria carriera professionale…

In pratica, chi si è macchiato di colpe non particolarmente gravi ha subito conseguenze disciplinari di un certo rilievo e chi, invece, ha commesso reati penalmente perseguibili, l’ha fatta franca grazie all’intervento del proprio Sindacato o dell’amico Direttore o del “politico” di turno. Senza contare che chi è stato deferito all’Autorità Giudiziaria lo è stato non per volontà del proprio Dirigente ma solo e soltanto dopo che le Forze dell’Ordine, su propria iniziativa, hanno scoperto e segnalato all’Azienda il reato.

Addirittura, qualche dipendente ha fatto “carriera” dopo essere stato scoperto (ma non denunciato) con le mani nella marmellata…

Il Sindacato Dipendenti Ast è nato perché le  cose cambiassero in Azienda ma, a quanto pare, la “novità” non è risultata particolarmente gradita al popolo dell’Ast che, in cambio di un trasferimento, di una trasferta, di un’ora di straordinario, di un imboscamento – in ciò spalleggiati dai propri Sindacalisti – hanno chiuso gli occhi di fronte a fatti gravissimi quali, ad esempio, l’ostacolo alla propria carriera da parte di elementi che li hanno scavalcati senza averne i titoli, la mancata integrale applicazione del contratto integrativo, la riduzione e oggi addirittura l’abolizione delle prestazioni straordinarie a favore di chi continua a percepirlo attraverso l’attribuzione di “progetti speciali”, gli abusi relativi alla “massa vestiario”, il mancato rinnovo dell’integrativo, le assunzioni illegali, i concorsi truccati, i ritardi nel pagamento degli stipendi e degli arretrati, gli abusi perpetrati dai Dirigenti e via di questo passo….

Ma davvero, il popolo dell’Ast è contento di quest’andazzo aziendale? Ma davvero è soddisfatto di pagare il pizzo al proprio Sindacato perché ha paura di staccarsene? Ma davvero è contento di ricevere un panettone a Natale e qualche centinaio di euro in meno in busta paga grazie alla scellerata co-gestione aziendale di Sindacalisti corrotti e Dirigenti ed Amministratori incapaci che vogliono buttarli nelle amorevoli (stritolatrici) braccia di un “padrone” loro amico?

Badate che il Sidast, nonostante i 50.000 contatti sul blog e gli incoraggiamenti ad “andare avanti” provenienti da tutte le Strutture dell’Ast sta, invece, per lasciarvi per sempre lasciandovi soli a brancolare nel buio più assoluto…. Le guerre non si vincono solo con i Generali se questi non dispongono delle necessarie truppe da combattimento….

Vorremmo che ognuno di voi che ci legge in questo preciso istante si mettesse alla tastiera del pc di cui dispone e ci inviasse un’e-mail per dirci se intende o meno associarsi alle nostre battaglie sindacali attraverso l’eventuale firma della delega che è possibile scaricare dal blog.

Nel caso nessuno fosse interessato a darci una mano, non esiteremmo a uscire, in punta di piedi, dai vostri pensieri….

Una sorta di referendum, il nostro, che vorremmo vincente, ma di cui accetteremmo, senza fare drammi, un’eventuale sconfitta che farebbe la gioia di chi ci considera, da sempre, una rottura di balle….! 

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