Referendum: domani si riparte dal 40%

Creato il 12 giugno 2011 da Lalternativa

A un passo dal quorum, secondo i dati delle 22, si sono chiuse le urne in Italia: l’affluenza va oltre il 41%.

L’affluenza è stata abbastanza alta (alle 19 era già andato a votare il 30,33% dei 47,1 milioni di italiani aventi diritto), e anche la prima rilevazione delle ore 12 a due cifre (11,64% dei votanti) fa ben sperare chi, guardando ai precedenti, ambisce al raggiungimento del quorum. Tutto potrebbe però giocarsi sul filo di lana: le urne, una volta chiuse alle ore 22 di stasera, torneranno ad aprirsi domani dalle 7 alle 15. E una manciata di voti in questo caso potrebbe fare la differenza.

Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è stato tra i primi a votare, come aveva preannunciato, recandosi in una scuola del rione Monti, sotto il sole di una Roma piacevolmente ventilata. La presidenze della Regione Lazio, Renata Polverini, ha invece preferito il pomeriggio e una volta uscita dal seggio ha rivelato di aver messo la croce su tre sì e un no (senza dire però su quale quesito).

Problemi per votare nella capitale l’hanno avuto una giornalista e una anziana di 90 anni: entrambe, per problemi di disabilità motoria, non potevano raggiungere il seggio facendo le scale. Solo l’intervento dei carabinieri ha sbloccato la situazione. La domenica di bel tempo in diverse regioni d’Italia non ha impedito a molti di recarsi alle urne prima di un bagno a mare. Almeno così è stato in Liguria, che alla prima rilevazione risultava tra tra quelle in testa per affluenza, con oltre il 15% degli aventi diritto. Tra loro anche Beppe Grillo, leader del Movimento a 5 Stelle che, dopo il voto a Genova, ha scritto sul suo blog di aver “avuto quattro orgasmi in cabina gridando quattro sì”.

Il sole a Napoli non ha fatto perdere d’animo i Verdi che, armati di megafono, hanno girato per le spiagge della costa invitando tutti al voto. E proprio nella città partenopea non sono mancati veri e propri casi di provata affezione all’esercizio del diritto di voto: una coppia di sposi ha fatto slittare la partenza del viaggio di nozze pur di andare a votare e cosi anche un gruppo di malati terminali dell’istituto Pascale.

Il bel tempo e le temperature estive hanno indotto molti marchigiani ad andare al mare ma senza disertare le urne: la prima affluenza rilevata ad Ancona è stata del 15%, seppure un elettore abbia riconsegnato le schede a causa della presenza nel seggio di un crocefisso che, a suo avviso, avrebbe violato “supremo principio della laicità dello Stato”.

Grande partecipazione in Emilia Romagna, con un record segnalato nella provincia di Reggio Emilia: nel comune della bassa di Fabbrico aveva già votato, a mezzogiorno, un quarto dell’elettorato. In Trentino Alto Adige pioveva da una settimana e una volta tornato il sole le città si sono in parte svuotate senza tuttavia far abbassare la media dei votanti: a mezzogiorno erano il 14,2%, con picchi a Fortezza (20,89%), Bresimo (25,7%) e Trento (16,4).

Sole alternato a nuvole in Piemonte, dove la prima affluenza ha superato il 13,21% . Alle 19 due comuni del cuneese hanno addirittura superato il quorum del 50%: a Sambuco (in alta Valle Stura) ha votato il 54,34 per cento cento degli aventi diritto, ad Arguello (in alta Langa) il 52,50. A Milano oltre ai quattro quesiti abrogativi si vota per altri cinque consultivi comunali su ecopass, Expo, alberi, energia e navigli, per i quali l’affluenza al voto è risultata più bassa (28,5% alle 19) rispetto a quella dei referendum nazionali (30,5%). Un dato, questo, che ha fatto levare la protesta dei promotori per la presunta consegna solo su richiesta delle schede per i quesiti milanesi.

Altri tre referendum consultivi comunali si sono svolti a Gorizia, dove però hanno votato solo il 18,24% degli aventi diritto. Su due regioni bagnate dalla pioggia, infine, la variabile meteorologica ha inciso diversamente sull’affluenza: in Molise la prima rilevazione ha segnato un trend di affluenza (10,24%) in linea con quello nazionale, mentre la Calabria che alle ore 12 aveva fatto registrare il dato più basso (solo 6,81%) si è poi ripresa in giornata con un 22,02% dei votanti alle 19.


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