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Referendum irlandese. Il senato rimane

Creato il 06 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Referendum irlandese. Vincono gli oppositori all'abolizione del Senato, la camera alta.

Photo credit: Darragh Sherwin / Foter / CC BY-NC-SA.

Si è tenuto sabato il referendum irlandese per decidere l’abolizione o meno del Senato, la Camera Alta. Nonostante i pronostici dessero per favorevole la sua abolizione, con una leggera maggioranza di gente per per il si, le intenzioni di voto segnalavano anche una grossa fetta di indecisi, che ha evidentemente pesato sull’esito finale del referendum.
La proposta di abolire il Seanad Éireann è stata bocciata dal 51,8% degli elettori.
Su 1.226.374 voti validi (su 3,1 milioni di elettori), i favorevoli sono stati 591.937, mentre i contrari 634.437.
Il referendum irlandese era stato promosso dai Fine Gael, partito di Governo dal 2011, che aveva inserito l’abolizione della camera alta come punto del programma elettorale. Nonostante questo e anche grazie all’opposizione del principale partito il Fianna Fail, che ha insistito sul tasto del non accentrare troppo il potere nelle mani del governo, l’esito del referendum ha rovesciato il proposito del Fine Gael di attuare il punto del programma previsto tramite un referendum popolare.
Il senato irlandese, come già spiegato, ha una struttura particolare, essendo i suoi 60 membri non eletti ma direttamente nominati da varie compagini e istituzioni. Il Senato inoltre ha meno potere della camera bassa, il Dàil Éireann, potendone solo ritardare le leggi, ma senza potere di veto.
Contemporaneamente, si è tenuto anche un altro referendum, riguardante la proposta di formazione di una corte d’appello. Gli esiti di questa consultazione sono ancora incerti, dato che i risultati definitivi non sono ancora stati resi noti, ma secondo molte emittenti è probabile che in questo caso prevalga la frangia che spinge per la creazione dell’istituzione.
Viene da chiedersi ora se l’esito del referendum irlandese sul Senato avrà particolari ripercussioni sul governo del Fine Gael, con la possibile presa d’atto di una vittoria politica da parte degli avversari del Fianna Fail, o se semplicemente l’episodio dimostra come gli irlandesi, nonostante le regole piuttosto insolite e la composizione molto variegata, siano “affezionati” alla propria camera alta.


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