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Referendum nucleare in Sardegna sull’onda dell’emotività

Creato il 18 maggio 2011 da Lorenzo_gigliotto

Referendum nucleare in Sardegna sull’onda dell’emotivitàNon sarà certo sfuggita l’enfasi con la quale gli antinuclearisti hanno commentato l’esito del referendum che si è svolto in Sardegna. I risultati parlano chiaro: il 97% degli elettori si è espresso contro la costruzione delle centrali. Magari sarebbe stato onesto comunicare con altrettanta precisione anche la percentuale di votanti rispetto agli aventi diritto, che si è attestata al 59%  (cifra abbondantemente sufficiente a superare il quorum ma comunque lontana dal rappresentare  una “partecipazione di massa” ).

Ma non è questo il punto. Quello che stupisce è la mancanza di stupore (perdonate il gioco di parole) su un dato di consenso che fino ad oggi sembrava appartenere più a realtà come la Bulgaria filo-sovietica o la Corea del Nord. Un dato che non fa altro che confermare quanto sostengo da tempo, e cioè che la moratoria promossa dal governo è quanto mai opportuna per evitare di compiere scelte importanti basandosi esclusivamente sull’effetto emotivo provocato da Fukushima. Non è infatti credibile che un tale risultato sia frutto di un dibattito serio, in cui le diverse posizioni si sono confrontate apertamente cercando di spiegare ai cittadini le proprie ragioni. E non è credibile che in altre circostanze i numeri sarebbero stati gli stessi.

Ancora una volta, ciò che dispiace di più è constatare come chi è contrario al nucleare non ha veramente a cuore l’informazione dei cittadini su un tema tanto delicato, quanto piuttosto la promozione dei propri interessi, senza alcun riguardo per una partecipazione popolare che sia veramente consapevole.



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