
E sento che un telefono scrive, invia messaggi scritti da ieri. Ignoto il destinatario.
Leggi una frase e ti rendi conto che non esisti... qua. Cosa pensi?? Cosa fai? E l'incubo di ieri notte forse ti deve far capire qualcosa. Tu che versi dell'acqua nella taschina del pigiamino di Matilda, madre e cognata che ti sgridano, tu che porti Matilda fuori mentre è mezzo nuda mentre fuori fa freddo. Ti inseguono e tu che cadi a terra, con attimi di convulsioni. Tutti attorno ma nessuno ti aiuta. Futura alzati.... prima madre, padre e persino fratello. Ma nessuno ti raccoglie per portarti al caldo. Rimani in terra. Non ti alzi. Cognata ti da persino un calcio, dietro al collo, hai fatto del male a Matilda. Tu, che l'adori con tutta la forza che possiedi. Tu che e hai riservato un gran pezzettone di cuore. Certo e sicuro il malumore. I sogni sono segni I segni sono sogni. La sto bene Qua stai bene.Intanto svanisce, che dici? Ormai è svanito quel sorriso che chi davvero ti consce, riconosce, la luce degli occhi colmi di liquido e rossi fuoco nascosti.E succede di nuovo che in macchina ti scappa la lacrima e nemmeno sai il perchè.Torna l'insicurezza.Ignorata per punizione.Ignorata per non ricevere risposte ai messaggi.E va cosi...Essere di troppo esentirsi estranei
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