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Reggio: all’universita’ e al cartella si parla di lavoro. cremaschi: “e’ in pericolo la democrazia”

Creato il 15 gennaio 2011 da Stefanoperri

cremaschidi Stefano Perri – Dopo le occupazioni universitarie del mese scorso e le contestazioni alla Riforma Gelmini, si torna a parlare di diritti a Reggio, in un doppio appuntamento che oggi ha coinvolto l’università Mediterranea e il Centro Sociale Cartella di Gallico.  Occasione del dibattito la presentazione del libro “Il regime dei padroni” del leader sindacale Giorgio Cremaschi. Un libro che lo stesso Cremaschi, componente della segreteria nazionale della Fiom-Cgil, definisce come “tristemente attuale”, anche in relazione alla fase di crisi profonda che il mondo del lavoro sta attraversando in Italia”.
“Ad essere a rischio è il concetto stesso di democrazia” accusa il sindacalista dall’aula magna della facoltà di architettura, teatro dell’incontro mattutino promosso dagli studenti. “Dopo anni di logoramento dei diritti sociali e politici dei cittadini, da Craxi in avanti per intenderci, oggi assistiamo ad una svolta che potemmo definire come epocale. I “padroni”, che non sono semplicementi i proprietari ma una casta economica che dirige il Paese, hanno messo in campo un’offensiva incredibile contro i diritti dei lavoratori, e ciò avviene in particolare al sud”. La presentazione del libro diventa dunque un’occasione di incontro e di dibattito per i ragazzi del collettivo Unirc della Mediterranea, che si dicono determinati a continuare la loro opera di sensibilizzazione nei confronti degli studenti e di tutti i cittadini. “Il libro di Cremaschi – dichiara a Strill.it Giammarco Cantafio del collettivo universitario  - ci pone degli interrogativi che riguardano il nostro futuro. L’attacco al mondo dell’istruzione ed al mondo del lavoro richiede una risposta immediata da parte nostra. In questi mesi a Reggio gli studenti e i lavoratori si sono spesso trovati fianco a fianco in una serie di rivendicazioni. L’obiettivo è quello di creare dal basso un movimento coeso che si ponga come soggetto politico propositivo e antagonista delle derive politiche, finanziarie ed economiche che vedono i nostri diritti erosi e svenduti giorno dopo giorno”.
Un concetto ribadito anche da Paola, studentessa romana della rete Atenei in Rivolta, giunta a Reggio per incontrare e discutere con gli studenti della Mediterranea.  “L’attacco all’università e al mondo del lavoro – sostiene – sono due facce della stessa medaglia. E poiché l’attacco che stiamo subendo è unico, anche la nostra risposta deve essere unitaria. Il nostro movimento oggi è molto maturato, la rabbia ormai è generalizzata e la risposta non può essere parziale. E lo dimostra anche ciò che sta avvenendo negli altri paesi europei e del Mediterraneo”.
cremaschi2Un dibattito acceso che nel pomeriggio ha fatto poi tappa al Centro Sociale Cartella di Gallico dove lo stesso Cremaschi si è intrattenuto per una seconda presentazione del suo libro, questa volta rivolta non agli studenti ma ai cittadini. Presenti anche la Segretaria Flc-Cgil Elisa Gambello, il Professore Tonino Perna, economista e sociologo, il Professore Nando Primerano dei Cobas Scuola, Domenico Macrì del Coordinamento dei Portuali di Gioia Tauro eMariano Massaro dell’OrSa Navigazione di Messina. Nel gremitissimo Centro Sociale il dibattito è andato avanti fino a tarda sera snocciolando uno ad uno i temi di stretta attualità che stanno tenendo banco nel mondo del lavoro.
A fare gli onori di casa Peppe Marra, uno dei principali attivisti del centro che ha confermato l’interesse da parte del movimento reggino a proseguire il percorso di collaborazione con la Fiom-Cgil per la difesa dei diritti dei lavoratori. “Reggio Calabria oggi rappresenta una punta avanzata delle contraddizioni del neoliberismo. Una situazione dovuta anzitutto ad un contesto sociale molto debole, nel quale si inseriscono anche il cancro mafioso e le mire delle multinazionali che vengono a saccheggiare il territorio come sta avvenendo ad esempio per il ponte sullo stretto, per la centrale a carbone o per la privatizzazione dell’acqua. Dal centro sociale abbiamo raccolto l’invito della Fiom dei sindacati autonomi a lottare per la ricomposizione sociale e il nostro obbiettivo adesso è portare avanti insieme a loro le battaglie per i diritti sociali che in futuro saranno sempre più dure”.



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