Qualche settimana fa, la notte del 30/31 agosto un incendio doloso ha distrutto alcune aule dell'asilo “De Gasperi” di Condera; la notte del 13/14 settembre una bomba carta ha danneggiato un locale della parrocchia di Ortì attiguo ai locali ospitanti una scuola materna; ieri è stato ritrovato un pacco con materiale esplosivo nel cortile della scuola materna di San Cristoforo: una bomba carta composta da abbastanza esplosivo da fare non solo rumore. Se ci sia o no un nesso tra i tre episodi non sta a me dirlo con certezza, anche se il fattore comune "asilo" lo lascerebbe pensare; l'aspetto che intendo evidenziare in questa vicenda è l'assoluta inerzia degli organi d'informazione locali e delle organizzazioni "antimafia" presenti sul territorio. Non voglio pensare che l'argomento "bombe all'asilo" viene messo da parte perchè non dà visibilità, ma il dato reale è questo: sul web è praticamente silenzio da parte dei giornali online; gli unici pezzi presenti sono alcuni comunicati di personalità politiche particolarmente impegnate in queste "piccole faccende" e gli articoli del giorno dopo che per dovere raccontano la notizia. E anche in giro non se ne parla quasi per niente. Dov'è la solidarietà delle organizzazioni, dov'è l'indignazione della popolazione, dov'è il diritto di cronaca tanto sbandierato dai giornali quando fa comodo? In una città come Reggio Calabria non parlare nella dovuta dimensione di fatti del genere equivale a ritenerli di nessuna o poca importanza. Per una busta piena di borotalco con una lettera di minacce farneticanti sono stati versati fiumi d'inchiostro, tutti si sono sentiti in dovere di manifestare solidarietà al personaggio che l'ha ricevuta, mentre episodi ripetuti nel tempo che potrebbero vedere coinvolti i nostri bambini vengono tranquillamente archiviati. Quand'è la prossima manifestazione contro la 'ndrangheta? Fatemelo sapere, che quel giorno me ne andrò al mare, da noi il tempo ancora lo permette.
Magazine Società
Reggio Calabria: bombe contro gli asili nido. Ma non è una notizia da giornale serio.
Creato il 17 settembre 2010 da Paplaca @paplaca
Qualche settimana fa, la notte del 30/31 agosto un incendio doloso ha distrutto alcune aule dell'asilo “De Gasperi” di Condera; la notte del 13/14 settembre una bomba carta ha danneggiato un locale della parrocchia di Ortì attiguo ai locali ospitanti una scuola materna; ieri è stato ritrovato un pacco con materiale esplosivo nel cortile della scuola materna di San Cristoforo: una bomba carta composta da abbastanza esplosivo da fare non solo rumore. Se ci sia o no un nesso tra i tre episodi non sta a me dirlo con certezza, anche se il fattore comune "asilo" lo lascerebbe pensare; l'aspetto che intendo evidenziare in questa vicenda è l'assoluta inerzia degli organi d'informazione locali e delle organizzazioni "antimafia" presenti sul territorio. Non voglio pensare che l'argomento "bombe all'asilo" viene messo da parte perchè non dà visibilità, ma il dato reale è questo: sul web è praticamente silenzio da parte dei giornali online; gli unici pezzi presenti sono alcuni comunicati di personalità politiche particolarmente impegnate in queste "piccole faccende" e gli articoli del giorno dopo che per dovere raccontano la notizia. E anche in giro non se ne parla quasi per niente. Dov'è la solidarietà delle organizzazioni, dov'è l'indignazione della popolazione, dov'è il diritto di cronaca tanto sbandierato dai giornali quando fa comodo? In una città come Reggio Calabria non parlare nella dovuta dimensione di fatti del genere equivale a ritenerli di nessuna o poca importanza. Per una busta piena di borotalco con una lettera di minacce farneticanti sono stati versati fiumi d'inchiostro, tutti si sono sentiti in dovere di manifestare solidarietà al personaggio che l'ha ricevuta, mentre episodi ripetuti nel tempo che potrebbero vedere coinvolti i nostri bambini vengono tranquillamente archiviati. Quand'è la prossima manifestazione contro la 'ndrangheta? Fatemelo sapere, che quel giorno me ne andrò al mare, da noi il tempo ancora lo permette.
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