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Reggio: nasce la bottega della legalita’ di libera

Creato il 04 giugno 2011 da Stefanoperri

liberaconsiglio1di Stefano Perri (per www.strill.it) – “Camminando s’apre cammino”. Questo lo slogan dell’iniziativa organizzata da Libera per la firma dell’accordo con la Presidenza del Consiglio Regionale per l’istituzione della Bottega della Legalità e la consegna di nuovi loghi del progetto ReggioLiberaReggio.

Un pomeriggio all’insegna dell’antindrangheta nella sala “Nicola Calipari” di Palazzo Campanella dove a confrontarsi sono i cittadini e gli iscritti all’Associazione Libera con le massime istituzioni regionali nell’ambito della legalità. Presenti le maggiori autorità cittadine, rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, il Procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo, il Procuratore Generale Salvatore Di Landro e il Sindaco di ReggioDemi Arena. Assieme ai tantissimi cittadini ed associazioni presenti anche una serie di imprenditori che hanno aderito al progetto di ReggioLiberaReggio. Tra di loro anche Tiberio Bentivoglio, titolare della Sanitaria Sant’Elia oggetto in passato di una serie orribile di attentati e gravissimi episodi intimidatori. Ad alternarsi sul palco gli interventi dei rappresentanti di Libera, il coordinatore reggino Mimmo Nasone e Don Marcello Cozzi dell’Ufficio nazionale, Claudio La Camera del Museo della ndrangheta e poi le Istituzioni regionali rappresentate dal Presidente della Commissione Antimafia Salvatore Magarò e dal Presidente del Consiglio Francesco Talarico.

Ad aprire l’incontro l’intervento di Mario Nasone, Presidente del Csv dei Due Mari, che ha voluto ricordare anche attraverso un commovente filmato curato da Libera la figura del compianto Don Italo Calabrò, sacerdote reggino che fece della giustizia e della lotta contro la sopraffazione dei più deboli una vera e propria ragione di vita. Alla sua opera si deve la formazione del primo Coordinamento Antimafia a Reggio Calabria, antesignano e poi tra i soci fondatori dell’odierna Libera Associazioni Nomi e Numeri contro tutte le mafie.

Durante il dibattito spazio anche per una piccola parentesi letteraria. E’ Guido Tursu a presentare un volume realizzato in occasione dei 150 anni dall’Unità di Italia che raccoglie volti e testimonianze dei personaggi che hanno contribuito a costruire il Paese attraverso l’affermazione dei diritti. Tra di essi proprio la figura di Don Italo Calabrò, vera e propria guida spirituale e civile di Libera a Reggio Calabria.

Subito dopo è la volta degli interventi di Piero Milasi, responsabile del gruppo Imprese del progetto ReggioLiberaReggio, e Salvatore Mafrici, coordinatore dello sportello Sos Giustizia. A loro il compito di tracciare un bilancio di un intero anno di attività portato avanti dalle varie articolazioni di Libera sul territorio reggino.  Proprio di oggi è la notizia che altre 20 imprese del territorio reggino hanno deciso di aderire al cartello di Libera, attraverso la sottoscrizione del patto di ReggioLiberaReggio. A loro, al termine della cerimonia, consegnato il logo che sarà esposto nelle loro attività per certificare il loro percorso di liberazione dal racket.

Molto soddisfatto della collaborazione con Libera si è detto il Presidente della Commissione Antimafia Salvatore Magarò che ci ha tenuto a precisare come “le Associazioni che lottano contro la ndrangheta devono rappresentare un punto di riferimento importante per tutto il mondo delle istituzioni e della politica”. Elencando poi una serie di provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale per contrastare il fenomeno mafioso, Magarò ha dichiarato il prossimo obiettivo di “mettere in rete tutte le realtà dell’antindrangheta calabrese per dare ancora più forza al processo di crescita civile che la regione ed i cittadini stanno iniziando a vivere”.

Dopo di lui è la volta del Presidente del Consiglio Regionale Francesco Talarico. A lui il merito di aver creduto da subito al progetto della Bottega della Legalità, che prenderà vita nei prossimi mesi proprio all’interno dei locali di Palazzo Campanella. Un progetto che porterà il nome del piccolo Dodò Gabriele, barbaramente ucciso dalla ndrangheta crotonese 25 giugno del 2009. Il punto vendita sarà ospitato all’interno del Palazzo del Consiglio Regionale, dove insieme alla promozione della cultura antindrangheta troveranno spazio i prodotti coltivati sulle terre confiscate alla mafia nella Piana di Gioia Tauro e nell’area jonica della provincia reggina. “Dal primo giorno dell’insediamento – ha dichiarato Talarico – ci siamo schierati senza se e senza ma nella lotta contro la ndrangheta. Un plauso va di sicuro alle istituzioni, ai magistrati ed alle forze dell’ordine che nel territorio reggino stanno ottenendo risultati davvero straordinari. Per quanto ci riguarda il mondo dell’antindrangheta troverà sempre le porte aperte in questo Consiglio Regionale”.

Di seguito l’elenco delle nuove imprese che hanno aderito a Reggioliberareggio: associazione Piccola Opera di Reggio Calabria, legale rappresentante Pietro Siclari, cooperativa Emmaus di Palazzi marina, legale rappresentate Annunziato Barone, cooperativa San’Anna di Palazzi superiore, legale rappresentante Domenico Nasone, cooperativa Rinascita di Melito Porto Salvo, legale rappresentante Francesca Laganà, cooperativa Centro giovanile don Italo Calabrò di Melito Porto Salvo, legale rappresentante Giovanni Trudu, cooperative Rose blu di Villa San Giovanni, legale rappresentante Paolo Campolo, cooperativa sociale agricola Villa San Giuseppe di Villa San Giuseppe, legale rappresentante Francesco Fabio Modafferi, associazioni Cereso di Reggio Calabria, legale rappresentante don Pietro Catalano, fondazione La provvidenza di Reggio Calabria, legale rappresentante Giuseppe Tortorella, centro servizi e ricerche L’acquario di Reggio Calabria, legale rappresentante Pietro Milasi, impresa individuale pompe funebri di Reggio Calabria di Giovanni Borrato, b&b Aragonese di Reggio Calabria, legale rappresentante Simone Squillace, e impresa caseificio Delizie della natura di Reggio Calabria, legale rappresentante Demetrio Praticò.
Targa di Reggioliberareggio assegnata anche a chi serve quotidianamente la nostra terra: Alberto Reda, comandante provinciale della Guardia di finanza, Pasquale Angelosanto, comandante provinciale dei carabinieri, Carlo Pieroni, comandante del reparto operativo provinciale, Renato Cortese, dirigente squadra mobile di Reggio Calabria, Luigi Varratta, prefetto di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, procuratore della repubblica di Reggio Calabria, e Carmelo Casabona, questore di Reggio Calabria.

 

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