I commercianti e gli imprenditori soffocati dal racket delle estorsioni a ReggioCalabria tirano un sospiro di sollievo, dopo l’operazione della Squadra mobile che ha portato all’arresto di 33 presunti affiliati alle cosche di ‘ndrangheta che taglieggiano da sempre gli operatori economici della citta’. Un’operazione che, secondo la definizione di un investigatore, rappresenta una vera e propria ”bonifica del territorio” in una citta’ in cui anche le squadre di calcio minori sono sotto il controllo delle cosche. Tra gli arrestati, infatti, ci sono il direttore sportivo, Eugenio Borghetto, e l’allenatore, Natale Ianni’, della squadra di calcio della Valle Grecanica, che milita nella serie D Interregionale. Dei due, il personaggio piu’ in vista sotto l’aspetto criminale e’ Borghetto, indicato come uno dei capi all’omonima cosca. Gli arresti consentono di interrompere il circolo vizioso che ruota attorno alle estorsioni, che a Reggio Calabria hanno sempre rappresentato un ”costo aggiuntivo” accettato praticamente da tutti. Come se fossero un fatto normale, in una citta’ che ha sempre pagato un alto costo sociale per la presenza invasiva della criminalita’. Da oggi a Reggio, o almeno in alcuni quartieri della citta’, non e’ piu’ cosi’. Gli arresti, in particolare, hanno consentito di stroncare l’accordo in base al quale, nei quartieri a sud della citta’, Ciccarello, Modena e San Giorgio, le cosche Borghetto, Zindato e Caridi, satelliti del gruppo storico dei Libri, si spartivano i proventi delle estorsioni. In manette sono finiti cosi’ esponenti di primo piano delle cosche come Diego Rosmini, Domenico Serraino e Giuseppe Zindato, registi della trama estorsiva che copriva buona parte del territorio cittadino non risparmiando praticamente nessuno. Dall’inchiesta e’ emerso che chiunque, anche il piu’ comune dei cittadini, volesse effettuare dei lavori edili, anche quelli di importo non rilevante, era costretto a rivolgersi alle imprese imposte dalle cosche. Decine poi i titolari di attivita’ commerciali che dovevano pagare il pizzo. E tra questi anche il proprietario della gelateria Cesare, sul lungomare, la piu’ frequentata e nota della citta’. ”Le cosche – ha detto il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone – avevano raggiunto una pacifica convivenza trovando un accordo per la divisione dei proventi delle attivita’ estorsive”. Soltanto una delle 34 persone destinatarie delle ordinanze di custodia cautelare in carcere e’ riuscita a sfuggire all’arresto. Si tratta di Francesco Zindato, capo dell’omonima cosca e responsabile, secondo l’accusa, dell’unico omicidio sul quale l’inchiesta ha consentito di fare luce. Quello di Giuseppe Lauteta, di 30 anni, avvenuto l’11 gennaio del 2006. L’assassinio di Lauteta, comunque, non c’entra nulla con la ‘ndrangheta. L’omicidio, infatti, ha avuto un movente passionale e si spiegherebbe col fatto che Lauteta aveva allacciato una relazione con una donna legata sentimentalmente anche a Francesco Zindato. Un errore che gli e’ costato la vita. (ANSA).
Magazine Società
Reggio: tra gli arrestati anche un direttore sportivo e un allenatore di calcio
Creato il 29 ottobre 2010 da StefanoperriPossono interessarti anche questi articoli :
-
Evasione fiscale nel 2014: 146 evasori in manette, 13mila denunciati ed oltre 1...
Grazie all’azione di contrasto dei reati fiscali intrapresa dagli uomini del fisco, nel 2014 sono state accertate 17.802 violazioni e 13.062 persone sono state... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Mafia Capitale. Ecco perché Marino dovrebbe dimettersi
Su ‘Mafia capitale’ si è detto molto e forse le pagine più nere riguardanti la gestione del potere nella Roma dei faccendieri sono ancora da scrivere. Leggere il seguito
Da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
un regalo riuscito
Questo è stato uno dei regali di compleanno più graditi. Lo avevo desiderato da quando l'ho sfogliato la prima volta sugli scaffali della libreria, e per fortun... Leggere il seguito
Da Clode
SOCIETÀ -
L’unione fa la forza? Un detto che non ci appartiene!
di Grazia Nonis. Se l’Italia fosse una persona in carne ed ossa, sarebbe già in cura da uno psichiatra. Di quelli bravi, il migliore nel suo campo. Ma forse... Leggere il seguito
Da Freeskipper
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Un’altra morte illustre: stavolta tocca al leader di al Qaeda in Yemen
(Pubblicato su Formiche)C’è la conferma diretta di al Qaeda: il leader yemenita Nasir al Wahishi è stato ucciso da un attacco aereo americano (probabilmente un... Leggere il seguito
Da Danemblog
SOCIETÀ