Regina di cuori_ La Capreccion
Creato il 28 ottobre 2011 da Aspassoconblue
@AspassoconBlue
La Capreccion alias
Giovanna Gavioli è nata a Quistello (Mantova) classe 78’ e bolognese d’adozione
dal 1996. Da ragazzina, il suo sogno nel cassetto era quello di fare
l’infermiera. Si iscrive perciò alla Magistrale nel 92’ ma dopo solo tre mesi
di frequentazione si rende conto che la strada era più lunga del previsto e
quindi, decide di lasciare i banchi per aiutare il padre imbianchino
nell’azienda di famiglia. Ritirata da scuola a Febbraio indossa cappello,
tutona bianca, si munisce di pennello e inizia a dare una mano al padre fino
all’inizio del nuovo anno accademico. Passato questo periodo è di nuovo il
momento di ricominciare a studiare. Sulla scia della sorella si iscrive
all’Istituto Statale d’Arte dove rimane un anno, al termine dello stesso la
bocciano dicendo ai genitori che Giovanna non aveva voglia di studiare, si
applicava solo nelle materie pratiche riuscendo di gran lunga meglio degli
altri, ma nella vita si sa, a volte bisogna anche leggere. Lei non ne aveva proprio
voglia, voleva solo dipingere.
I genitori presi dalla
disperazione per l’ennesimo fallimento scolastico la incitano a cercar lavoro.
E’ li, che Gio, capisce che l’unica cosa che voleva fare era pitturare e cosi
entra nell’organico dell’azienda di tinteggiature del padre e a soli 15 anni ha
già grinta da vendere, tra scale, ponteggi e tubi innocenti la piccola fa
vedere di avere carattere e costanza. Ogni giorno si alzava alle 5, 30 del
mattino per partire per Bologna dove c’erano i maggiori clienti del babbo, il
rientro non era mai prima delle 22. Le giornate passavano velocissime e piene
di cose da fare, nonostante fosse un lavoro durissimo per una adolescente lo
svolgeva con grande passione e tenacia, doti che le sono rimaste immutate nel
corso del tempo. Nel 96’ non sopporta la separazione dalla sorella iscrittasi
al Dams a Bologna e decide di raggiungerla e di cercare casa. Nello stesso anno
s’innamora perdutamente di Alessandro, barista di 27 anni. Vanno a vivere
insieme e tra loro nasce una storia meravigliosa che dura circa 7 mesi, finita
poi con la scoperta di un tradimento da parte di lui con una sua collega
cameriera. Una notte al rientro da Mantova, Giovanna trova i due nell’alcova a
consumare l’adulterio. Lei esce senza farsi scorgere e non dirà mai ad
Alessandro di averlo visto mentre faceva l’amore con un’altra donna. Nei duri
anni di crescita matura la consapevolezza che “quando si ama si può perdonare
tutto”. Inizia la felice Singletudine, un periodo florido di conoscenze
interessanti ma che non la impegnano mai troppo, il suo obbiettivo non è quello
di avere tante storie ma di costruire, un giorno, una famiglia ed avere tre
bambini.
Dopo la delusione
sentimentale cerca una sistemazione e trova una casina di 39mq2 in subaffitto
in strada Maggiore che poi acquisterà dopo 3 anni. Oltre ai problemi con il
fidanzato cominciano anche quelli con il padre e dopo 5 anni prende la
decisione di mettersi in proprio e di aprire la sua piccola attività. A 22
anni, la città ha un nuova artigiana professionista, GIOVANNA GAVIOLI
Decorazioni, imbianchina per amore.
Anni durissimi per una
appena maggiorenne, grandi sacrifici per farsi conoscere e per acquisire la
fiducia di nuovi clienti, molti dei quali non la reputano idonea ad un lavoro
tipicamente maschile, ma lei non demorde e nel giro di alcuni anni riesce ad
imporsi sul mercato per pulizia, competenza e precisione. Il suo Mood è “questo
è il lavoro che amo ed è l’unica cosa che so fare… ecco perché scegliermi..”
Dopo anni di magra, in cui carica scale, bidoni, pennelli e materiali vari
sulla Smart, esce dalla crisi e comincia a respirare, fa ristrutturare la
piccola dimora in cui vive e finalmente compra il suo primo furgone Mercedes
Vito rigorosamente di colore bianco.
Appuntamenti a bomba e
collaborazioni con architetti e studi di designer la consacrano come artigiana
più acclamata da famiglie importante e aziende in auge. La città comincia a
parlare di lei e la sua agenda si fa di settimana in settimana sempre più
fitta. Numerosi sono i corsi di aggiornamento che aumentano la sua
professionalità imparando tecniche innovative come lo stucco veneziano,
marmorino, velature, spatolati a calce, finte carte da parati, e decorazioni di
ogni genere. Non c’è nulla che non sappia fare quando si parla di abbellire
case, lei ha sempre il consiglio giusto e il colore adatto ad ogni esigenza del
cliente e inoltre negli anni affina anche la abilità di ristrutturare mobili dismessi o da
buttare, trasformandoli in veri e propri gioielli unici. La sua disponibilità a
lavorare anche nel weekend le apre contatti con il mondo della ristorazione
garantendo la consegna di un nuovo locale in sole 48ore. Periodi di grandi
sacrifici e rinunce che le fanno poi coronare il sogno di una bella coppa C il
5 Ottobre 2005.
Alla soglia dei 30anni si
lancia nell’organizzazione della sua festa di compleanno che vedrà 450 invitati
da tutta Italia oltre che da Bruxells, Parigi, Londra, Madrid, Bilbao nella
splendida maison affrescata a due passi dal vicolo di casa sua. Tra danze, champagne,
abiti sfavillanti e tacchi vertiginosi, in quella occasione ufficializza il
fidanzamento con un ragazzo che avevo conosciuto un anno prima, imbiancandogli
la villa. L’euforia della serata dura fino alla mattina seguente tra chiacchere
e apertura di regali magnifici. Tra questi, finalmente, l’intelligente idea di
regalarle un Mac bianco per farla avvicinare alla tecnologia. La sua storia di
passione dura poco piu di 18 mesi, un pò come la stagionatura del grana padano
(di cui è ghiottissima). A storia finita cade in un baratro e rimane 6 mesi sul
divano a guardare nel vuoto, perde 13 kg e si ritrova a Dicembre ad avere il
corpo di una ventenne incastrato in quello di una 31enne.
Nasce la Capreccion. Il
nome deriva dalla pagina aperta in nome del suo cane Camilla che poi rimane
invariato, incollandole addosso quel soprannome.
La Capriccion è la storia
di una regina di cuori che con la semplicità contadina di una mantovana di
provincia arriva nella grande città, si rimbocca le maniche e a 33 anni ha tutto
quello che desiderava. Ha una casa bellissima in stile HiTech, un chihuahua
bianco, un mac che usa poco ( non sa praticamente fare altro che accedere a Fb
e scrivere preventivi), una famiglia che la ama e un gruppo di amiche che la
adorano.
La Capreccion è
un’imbianchina un po’ sexy che spera che le persone vadano oltre l’apparenza e
il tacco a spillo perché ( e questo lo dico io) di sostanza qui ce n’è da
vendere.
La nostra regina di cuori
ama fare sport per conservare intatto il corpo da Topmodel che le ha dato la
natura e anche un pò la madonna di San Luca ( è anche profondamente credente).
Tra i suoi look
preferiti: una t-shirt bianca, un jeans stretto, il tacchi a spillo, la sua
Stella McCartney e il bullone che porta sempre sull’anulare sinistro per
sbeffeggiare l’anello di matrimonio che non ha.
Il suo sogno nel cassetto
è quello di essere amata e accettata per quello che è …
La nostra regina di cuori
sfreccia per la città con la sua Mini nera, e io consiglio vivamente ai pedoni
di fare molta attenzione a passare sulle strisce se s’intravede una CooperD
all’orizzonte (velocità di crociera molto al di sopra dei limiti concessi). Ha
sempre fretta ed è spesso in ritardo.
Sarò forse per andare il
Martedì a Palazzo Gnudi o il Giovedì al Nu..! O forse sarà smaniosa di arrivare
il sabato al Dok, dove la troverete a fare la Door Selector all’ingresso.!!!!
ATTENZIONE è consigliato un abbigliamento casual chic altrimenti vi lascia
fuori!!!
La nostra regina di cuori
tutta sale e pepe di giorno in Converse rosa borchiate e di notte in Laboutin
nere sa cosa vuole e alla domanda che cos’è la felicità risponde “ Una tazza di latte con i biscotti”.
1.
Quanti
anni hai e di che classe sei..? Ho 33 anni se sono del 78’
2.
Di
cosa ti occupi?
Decorazioni
3.
Sei
single/fidanzata/sposata/separata? Single
4.
Per
te cos’è la felicità?
La felicità
è una tazza di latte con i biscotti
5.
Sei
felice? No, perché non li posso
mangiare
6.
Perche
non li puoi mangiare? Perche una regina di cuori deve avere un telaio perfetto
7.
Hai
mai amato? E se si in che modo? Ho amato e alla follia.
8.
E
difficile amare e nascondere al mondo di saperlo fare? È molto difficile amare e
soprattutto essere amate nello stesso modo in cui si ama. Nasconderlo? E perché
mai dovrei nasconderlo, tanto non capita SPESSO almeno quando succede meglio
renderlo plateale.
9.
Qual
è la tua ricetta dell’amore? L’amore è rendere una persona importante, la mia
ricetta è questa. Dare rilievo alle piccole cose di ogni giorno, renderle
uniche e magiche e viverle insieme alla persona con la quale sto. Non ho una
vera e propria ricetta ma sono convinta che il rispetto e la stima reciproca
possano essere gli ingredienti basilari per una coppia che decide di unirsi.
10.E quale la tua opera
d’arte preferita? e perchè è la tua preferita? La mia opera preferita è Las
Meninas di Velasquez . La amo profondamente, ritengo di essere come il pittore
che dalla sua quarta parete, che siamo noi spettatori voglia controllare e
vedere tutto ciò che gli sta intorno. La quarta parete di Velasquez è un
vedersi riflesso nello specchio e rendersi conto che noi siamo, a destra a
sinistra e contemporaneamente dentro e fuori, che siamo l’ego di noi stessi e
fuggiamo incessantemente. È uno spettacolo continuo che dall’esterno del quadro
riesce a farmi vedere la mia vita.
11.Cosa pensi dei
rapporti/relazioni ai tempi di facebook? Che almeno quelli di facebook sono rapporti protetti
e li non si prendono malattie se non le infermità mentali di quando mi si
guarda.
12.C'è un evento della tua
vita che ti ha segnato in modo molto forte? Si, 13 anni fa quando mio padre mi chiuse la porta
di casa sua mi fece molto male.
Ti va di raccontarmi il tuo grande amore o
quello che vorresti da un grande amore.?
Il grande amore a volte non è l’uomo con
cui passerai la tua vita, è quella persona che ti fa sudare le mani, che ti
imbarazza quando lo guardi che ti fa cadere le posate a tavola dall’emozione.
Il grande amore non è farsi andare bene tutto e sempre, non è cambiare o
modificarsi, ma è quella persona che tira fuori da te ciò che non sapevi
nemmeno di avere dentro. Il grande amore cambia la visione del tuo mondo e ti
trasforma, ti fa crescere e ti
stuzzica. È condividere e non mettersi da parte, è donarsi interamente
all’altro senza mai pensare di essere soli. Per il mio prossimo grande amore,
perché sono sicura che ci sia un’altra possibilità, io voglio essere Io e non
cambiare nemmeno una virgola di ciò che sono per qualcuno.
Potrebbero interessarti anche :