Magazine Diario personale

Regina di me stessa

Da Francescas

REGINA DI ME STESSACome al solito l’ispirazione mi viene sempre per caso: guardando il cielo, fissando un quaderno o ascoltando una canzone. Quest’ultima oggi mi ha fulminato. Stavo sentendo uno degli ultimi successi di Biagio Antonacci. Una canzone passata alla radio, di quelle che non ci fai caso e ti tengono compagnia in un pomeriggio troppo afoso.

Ad un certo punto mi illumino. Vado alla ricerca del testo sul fantastico mondo di internet e digito Testo Se fosse per sempre.

Non posso credere ai miei occhi:

E se fosse per sempre, mi stupirei
e se fosse per sempre, ne gioirei

Ho sempre difeso Antonacci, mi ha fatto sognare nel tempo in cui cantava Se io, Se lei…ma stavolta devo lanciargli il mio giudizio come un masso. Mi canta E se fosse per sempre, mi stupirei?
Caro Biagio mi stupirei anche io perchè il “per sempre” non esiste; perlomeno nell’esistenza del genere umano. Tutto ha inizio e tutto ha una fine.
Rincara pure la dose dicendo che se fosse per sempre ne gioirebbe. Un pazzo! Se fosse per sempre mi sentirei legata con un palla al piede, altro che felice e contenta come nelle favole. Quì casca l’asino. C’era un tempo in cui mi brillavano gli occhi per certe canzoni, il cuore partiva a mille e i viaggi mentali erano meglio delle sceneggiature di Tim Burton. Purtroppo la realtà è diversa. Nessuno regala niente, nessuno ti approva per caso e tutto ha un prezzo; anche molto caro da pagare il più delle volte. Non esistono Re, Regine, Principi, Principesse o amiche di corte al seguito. Esiste una vita dura fatta di momenti di puro piacere, momenti che sappiamo ritagliarci nella giungla urbana tra un caffè o una pausa pranzo, tra una serata con amici o con l’uomo che pensi possa essere della tua vita. E non chiamatemi poco romantica perchè potrei raggiungere livelli da diabete. Io sono una romantica realista. Il che è diverso. L’errore l’hanno fatto le  mamme del mondo usando la favola di Cenerentola o Biancaneve come sonnifero infatile credendo che fosse innocuo. Sarebbe stata più la salutare camomilla; avrebbe evitato i danni dell’illusione. Perchè l’illusione ragazze mie crea tormento, e il tormento ardore, e l’ardore crea stati d’animo confusionali che ti possono portare a fare la cavolata più grande della tua vita. L’illusione è la nebbia del nostro cervello che ci fa vedere ciò che vogliamo in un luogo che non esiste, con persone che non esistono o sono psicologicamente e fisicamente diverse. E’ tutto un sogno, film della nostra mente malata e perversa che si riversa nella realtà. E poi quando ci ritorni a questa realtà??? SBBOOOOOMMMMMMMMM! Lo schianto. Ti sembra di aver preso il più duro dei pali. Fa male eh? Quanto? 10, 100, 1000?! No, di più! Fa tanto male che lo ricordi a vita. Ti prometti e riprometti che non lo farai mai più, che sarai più concreta e invece? ci ricadi ancora…come un dipendente da strani sostanze. Arrivi però ad un certo punto a raggiungere la consapevolezza, chi prima o chi dopo. Ti fermi e dici: ora basta! Io valgo più di qualsiasi altra persona sulla terra e se non inizio a volermi bene non riuscirò mai ad avere una stabilità. La chiave di tutto sta proprio nel VOLERSI BENE, SEMPRE! A quel punto arriva l’autoincoronazione. Non aspetti più il principino con la scarpina che ti attende sotto casa per vedere se quella è la tua. No, no! Ti guardi allo specchio e dici: “Questa è una Regina, non per volere degli altri ma per il mio volere. Perchè mi amo, sono il primo essere umano a cui voglio bene e sono dannatamente perfetta ai miei occhi!”. Autocelebrazione. Appagamento dell’ego. Autosudditanza. Cominci a ragionare con una mente diversa, nuova consapevolezza, nessuna difesa ma tanto amore verso corpo che vedi riflesso negli specchi e nelle vetrine. Amica mia, non mi vuoi bene? Non mi interessa, perchè io me ne voglio! Uomo dei miei sogni, non mi ami? Fatti da parte, mi amo già abbastanza da sola! Conoscente ti sto sulle scatole? La cosa mi tange ancora meno perchè non ci conosciamo abbastanza, quindi aria! INTEGRITA’, CONSAPEVOLEZZA e soprattutto DIGNITA’. Tre chiavi che dovremmo portare al collo prima di qualsiasi contatto psicofisico con un’altra persona.

Non fatevi contagiare dall’emotività o dalla debolezza degli altri. Non esiste più lo zerbinaggio amicale e sentimentale.

Esiste solo un mondo dove ci siamo solo noi, al centro di tutto e di tutti. Chiamatelo pure egocentrismo, a me sta bene così e questo è l’importante; e concedetemelo: in questo unico caso userei il PER SEMPRE!

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