“Il non voto di ieri in Emilia Romagna e Calabria non è la vittoria dell’astensione, ma la sconfitta dei partiti, di un modo di fare politica che non è più considerato sufficiente dai cittadini, stremati da una crisi di cui non si intravede purtroppo la fine”: per Corrado Passera i quasi 800mila voti che il Pd ha perso in pochi mesi sono “la clamorosa bocciatura di un governo malguidato e supportato peggio da una finta opposizione”. Un governo che continua a “non affrontare la crisi e a giocare con le riforme”.
Oltre a Renzi, afferma il leader di Italia Unica, gli altri grandi sconfitti sono Berlusconi, Alfano, Casini e Grillo: grazie a loro l’Emilia Romagna e la Calabria sono state “letteralmente regalate per i prossimi cinque anni al Pd da un modo scellerato di agire, evitando di proporre programmi e persone capaci”. Quanto a Matteo Salvini, la sua decisione di autoproclamarsi leader del centrodestra senza averne il titolo è favorita dal fallimento totale della finta opposizione di Ncd e Udc e dal “suicidio politico” di Berlusconi.
I risultati di ieri – continua Passera – sono la prova ulteriore che tra Renzi e Salvini c’è uno spazio enorme da occupare, che spetta a chi darà finalmente voce a una maggioranza non silenziosa ma “silenziata” dalla mancanza di una vera proposta.
MC