Regione Lombardia: La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge di riforma del sistema delle autonomie in attuazione della Legge Delrio, 13 gennaio 2015

Creato il 13 gennaio 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge di riforma del sistema delle autonomie in attuazione della Legge Delrio. Il testo, che ora viene mandato al Consiglio regionale, dispone il riordino delle funzioni conferite alle Province. “Abbiamo deciso – ha spiegato il presidente Roberto Maroni - di seguire il principio di confermare le competenze attribuite alle Province, con alcune eccezioni: Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca vengono ritrasferite alla Regione. Questo vale per tutte le Province, salvo che per la Città metropolitana di Milano e la Provincia di Sondrio”.

SPECIFICITÀ DI MILANO – Il progetto di legge, ha sottolineato il presidente lombardo, “tiene conto della specificità dei territori”. “La Città metropolitana di Milano – ha approfondito – esercita tutte le funzioni già conferite alla Provincia di Milano (comprese quelle in Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca) e ulteriori funzioni rispetto a quelle fondamentali previste dalla Legge Delrio, perché questo nuovo Ente è qualcosa di molto diverso dalle nuove Province”.

SONDRIO ‘SPECIALE’ – L’altra ‘eccezione’ riguarda la Provincia di Sondrio, una delle tre Province italiane, l’unica in Lombardia, riconosciute come ‘Province montane’. Come Regione – ha evidenziato Maroni – abbiamo voluto riconoscere questa specificità, aggiungendo ‘forme particolari di autonomia’ e conferendo funzioni ulteriori rispetto a quelle fondamentali e un aumento progressivo della disponibilità finanziaria”. “Qui – ha annunciato – voglio creare un ‘modello’ di come sarebbe la Regione Lombardia se fosse a Statuto speciale. La Provincia di Sondrio deve diventare una sorta di Provincia autonoma come Trento e il Canton Grigioni”.

SITUAZIONE DIFFICILE – Maroni non ha nascosto che il prossimo anno “sarà molto difficile per le Province, a causa dei tagli del Governo, in particolare per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e l’edilizia scolastica, competenze esclusive delle Province, che la Regione, anche volendo, non potrà continuare a finanziare”.

INCERTEZZA SU TITOLO V – Il Presidente lombardo ha anche ricordato che sulle nuove Province “pende pure la spada di Damocle della Riforma del Titolo V della Costituzione, che ne prevede la cancellazione. Si tratta dunque di un livello istituzionale che si trova in una sorta di ‘limbo’ e anche per questo non abbiamo voluto modificare, salvo due eccezioni, le competenze attuali”.

RIMANE L’OSSERVATORIO – Viste queste difficoltà all’orizzonte, il governatore ha informato sulla decisione di mantenere attivo “l’osservatorio che avevamo istituito con i presidenti delle Province e con i sindaci delle città capoluogo, per arrivare al progetto di legge odierno”. “Abbiamo deciso di mantenerlo – ha detto -, per fare il monitoraggio della situazione, anche alla luce dell’altro elemento di criticità, oltre alla Legge Delrio, ossia la riduzione del personale, visto che il 50 per cento dei dipendenti delle Province verrà messo in mobilità. Per questo motivo, abbiamo deciso di allargare l’osservatorio anche al sindacato”.

CAOS ISTITUZIONALE – Per quanto riguarda il personale delle Province, Maroni ha sottolineato che “a oggi non è prevista l’attribuzione alle Regioni in via coattiva, anche se il sottosegretario Rughetti ha annunciato per il 2 gennaio un decreto del Governo che ribalterebbe questa situazione”. “Siamo in una situazione – ha constatato – che, per usare un eufemismo, è di ‘caos istituzionale’. Noi tentiamo di ridurre il danno con questa proposta di legge, che adesso va in Consiglio e che intendiamo mantenere aperta proprio per vedere l’andamento di queste novità istituzionali”.

(Lombardia Notizie

da Regione :: Maroni: approvata riforma sistema autonomie.


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