È vero, su queste pagine si fa polemica. Se non facessero polemica non avrebbero ragione di esistere. Non servirebbe a nulla un blog che parla di fiorellini e aria pura. Questo blog è nato per denunciare quello che non va, stimolare la discussione, cercare di trovare soluzioni. È quello che ha fatto fin dall’inizio ed è quello che farà finchè avrò la possibilità di scrivere.
Nella fattispecie della “polemica”, che io preferisco chiamare dibattito ma, si sa, qualcuno gode nel soffiare sul fuoco magari per ricevere più visite alle sue pagine, relativa a Veregra Street, alla sua paternità e al suo marchio, questione che L’Ape tratta ormai da anni e non solo recentemente, ritengo che la battaglia sia stata vinta. Ho chiesto più volte (evidentemente non solo io) che venisse messa in sicurezza la proprietà del marchio e dell’idea del Festival e, negli anni passati, è sempre stato risposto picche. Ora finalmente apprendiamo che il 4 marzo 2013 è stata presentata domanda di registrazione del marchio. Lo apprendiamo solo ora ma va bene lo stesso: la notizia è talmente buona che il ritardo è perdonabile anche se il Sindaco, invece di "tuonare" avrebbe potuto informare i cittadini.
Ora Veregra Street è ora davvero proprietà montegranarese e non vi sono ideatori, padroni, gestori che possano dire “è roba mia”. È quello che chiedevamo, che volevamo, che ci aspettavamo e l’abbiamo ottenuto. Il Festival è di Montegranaro e dei suoi cittadini e tale rimarrà finchè saremo abbastanza bravi da farlo funzionare. Teniamocelo stretto e smettiamo una volta per tutte di firmarlo. Veregra Street è roba nostra, di noi cittadini. Punto.
Luca Craia