Regna l’incertezza sui listini azionari Cresce ancora A2A...

Da Pukos

Regna l’incertezza sui listini azionari

Cresce ancora A2A, bene anche Campari, Tod’s e Telecom. Record storico (l’ennesimo) per Luxottica. In Calo Bper, Prysmian e Snam.

Era iniziata con aspettative completamente diverse, sembrava che il nostro indice principale volesse riprendere a salire, ma, arrivato a 23.700 punti, sono cominciate le difficoltà, ha provato diverse volte a superare quel livello, ma dopo una mezzora di tentativi andati a vuoto ha alzato bandiera bianca ed è tornato verso la parità.

Anzi è ritornato in territorio negativo, solo quando a Wall Street i trader hanno cominciato a pigiare sulla tastiera è tornato il buonumore, ma è durato finché non ha suonato la campanella e sono cominciate le contrattazioni.

Qualche fiammata, ogni tanto, ma alla fine ha prevalso la prudenza e gli investitori hanno preferito vendere, certamente non si teme nell’immediato un default della Grecia, ma … non si sa mai.

Francoforte e Parigi hanno guadagnato qualche decimale, mentre Londra è scesa di mezzo punto percentuale. Al momento Wall Street fa segnare l’assoluta parità su tutti e tre i principali listini.

Per il nostro Ftse Mib (-0.26%) le buone notizie sono arrivate ancora una volta da A2A (+2,29%) il cui trend rialzista, in essere ormai da oltre sette mesi, non accenna a rallentare, oggi il titolo ha superato un altro livello (1,15 euro) che non vedeva dal 2008.

Rimane in fase laterale Campari (+1,51%) che recupera immediatamente quota 7 euro, tenta invece un rialzo Tod’s (+1,25%) che al fixing fa segnare una cifra tonda (85 euro).

Su livelli elevati, almeno se ci riferiamo al periodo post crisi, rimane Telecom Italia (+1,16%), sostenuta senza dubbio anche da un certo appeal speculativo.

Vuol recuperate quota 30 euro Yoox (+1,15%) che dà ancora segnali di forte tenuta, ancora positivo anche Cnh Ind (+1,11%), ma va segnalato (forse però non fa più notizia) l’ennesimo record storico per Luxottica (+0,90%), il nuovo massimo, alla chiusura, è di 61,85 euro.

Debole il comparto bancario, scende in particolare Bper (-1,78%), ma lascia sul terreno oltre un punto percentuale anche Ubi Banca (-1,14%).

Devono necessariamente tirare il fiato Prysmian (-1,27%) e Snam Rete Gas (-1,24%), mentre siamo arrivati al sesto ribasso di fila per Tenaris (-1,06%).

Per concludere segnaliamo anche i cali di Terna (-0,92%), Azimut (-0,89%), Exor (-0,88%), Generali (-0,85%) ed Unicredit (-0,78%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro   


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