di Chiara Fici
Il risveglio del sud passa dai giovani, portatori sani di cultura di passioni ed entusiasmo, giovani che non hanno voglia di mollare ma semmai sognano costruire un nuovo momento di aggregazione sociale partendo dal glorioso e mai dimenticato passato. un passato che può essere raccontato ed esaltato attraverso strumenti moderni come web-tv e internet. Ne parliamo con Giovanni Castellana
Puoi spiegarci meglio cosa è Rete delle due Sicilie?
Rete due Sicilie è una pagina facebook associata ad una web tv come le dicevo qualche settimana fa al telefono, nata da un mio desiderio unito allo sforzo e la voglia di fare di alcuni giovani coetanei.
Quante persone partecipano a questo progetto?
Oltre a me nel progetto rete due Sicilie ci sono Lorenzo liberato, Gabriele la Cava, Aniello Sicignano, Antonio Sarnataro, Mario Conoscitore… e altri che seppur con minore presenza sono stati unici per quello che hanno fatto. Un lavoro di divulgazione nel web, e non solo, davvero apprezzabile.
Quale obiettivo avete?
Rete due Sicilie vuole essere una canale di diffusione culturale duo siciliana tra i giovani che poco o nulla sanno del glorioso passato di queste terre e che si sono sentiti dire invece fin dalla nascita che Sicilia e Napoli sono mali irrecuperabili! Diciamo che pur avendo sede a Palermo abbiamo in soli 6 mesi raggiunto quasi 4000 consensi e la media di 250 spettatori settimanali dall’ Abruzzo Lampedusa pronti a seguirci con stima ed affetto nel nostro canale.
Quali contenuti intendete divulgare?
Rete due Sicilie vuole essere un canale per far conoscere la storia e le origini del popolo duo siciliano e dei sovrani borbonici senza annoiare o rendere pesante la lettura. Diffondiamo molte foto del tempo mettendo a confronto davanti agli occhi di tutti le immagini di non molto tempo fa quando le nostre città erano dei veri e propri salotti all’aperto… con quelle di oggi dove le realtà sono fatte di degrado ambientale e sociale.
Quali dei protagonisti della cultura o della politica hanno accettato di essere intervistati durante le vostre trasmissioni?
Abbiamo ospitato con entusiasmo Rino Genovese giornalista RAI Campania, che ha preso molto a cuore questo nostro progetto e ci ha concesso un confronto ed uno scambio di idee ritenendo a suo dire che seppur giovanissimi stiamo svolgendo un lavoro (bontà sua) “eccezionale”.
Avete intervistato anche il professore Vincenzo Guli’ ?
Assolutamente si. Il professore Gulì oltre che presidente del parlamento delle Due Sicilie è uno dei nostri maggiori sostenitori, è anche venuto a Palermo per starci vicino e incoraggiarci, pieno di premurosi consigli!
In conclusione vuoi aggiungere qualcosa?
Beh si, concluderei dicendo che è fantastico aver creato questo ponte di giovani amici “meridionali” che dall’Abruzzo alla Sicilia condividono stesse sorti e patiscono stesse problematiche a causa di questa grave crisi economica, ma delle cose ci accomunano di certo! La voglia di fare! L’orgoglio! Il senso d’appartenenza! A volte, lo ammetto, mi sento accerchiato da ragazzi eccezionali, che fanno dei nostri antichi valori strumento di studio e coesione sociale, e che con passione e intelligenza provano a contribuire alla costruzione di un futuro finalmente bello e pieno di vitalità per la nostra gente.
Se qualche giovane volesse contattarvi?
Tel. 340 0015255