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Regolamenti “stupidi”: interpretazione, cambiamento o moviola in campo?

Creato il 25 luglio 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Sono leggerissimente in ritardo con il mio commento sulla vicenda Destro/Astori alla quale ho assistito basito alle relative polemiche, interpretazioni e commenti a quanto successo. Anche il nostro Stefano Moscarda ne ha disquisito in un ottimo articolo nel quale ha sviscerato tutto quanto successo in funzione dell'attuale regolamento in vigore. A me la cosa ha fatto parecchio sorridere e non ha potuto non venirmi in mente le splendide sceneggiate che si vedevano sui campi di calcio fino alla fine degli anni 80 quando, atleti nel fior fiore degli anni, rimanevano accasciati al suolo dopo essere stati colti o spesso solamente sfiorati da oggetti contundenti vari fra cui lattine, monetine, ecc.

Diversi campionati e qualificazioni europee si sono decise con questo strano meccanismo, non ultimo il campionato 89-90 quando la monetina che colpì Alemao a Bergamo al 32' della ripresa sul risultato di 0 a 0 decretò un 2 a 0 a tavolino nella quartultima giornata di campionato che poi si risolse in volata proprio a favore dei partenopei.

Ecco la nuda cronaca di quei momenti che ho recuperato in internet:

"La partita si trascina stancamente sullo 0-0 fino al 32' del secondo tempo, quando parte dalla curva atalantina un lancio di oggetti contro i "terroni" partenopei. Una monetina da 100 lire rimbalza sulla testa di Alemao: è il momento topico dell'incontro. Caotico non meno che drammatico. Il brasiliano si tocca il capo con la mano destra, viene soccorso dal massaggiatore sociale Salvatore Carmando e si accascia per terra. Bigon lo sostituisce con Zola, per permettergli di essere ricoverato al reparto neurologico dell'ospedale di Bergamo, dove gli viene riscontrato un lieve trauma cranico. Lo terranno sotto osservazione per 24 ore.

Ma il mondo del calcio si disinteressa delle condizioni di salute del giocatore, apparse da subito non allarmanti, e, lungi dal considerare l'accaduto un episodio antisportivo a prescindere dalle conseguenze sulla classifica, soffia piuttosto sul fuoco delle polemiche: Alemao diventa il "caso Alemao" o, più ancora, il "giallo Alemao". Il regolamento parla chiaro: le società sono responsabili delle proprie tifoserie e il lancio di oggetti in campo è punito con la sconfitta a tavolino della squadra che le rappresenta.

Per il Napoli è l'occasione di trasformare il pareggio fischiato da Luigi Agnolin pochi minuti dopo l'uscita del brasiliano, in vittoria. Occasione ghiottissima, considerando che anche il Milan a Bologna non è andato al di là dello 0-0, peraltro con il discutibile gol fantasma subito da Lorenzo Marronaro che ha sorpreso Andrea Pazzagli oltre la linea di porta. In un'epoca in cui il segno X equivale a un punto e la vittoria a due, i partenopei non si lasciano sfuggire l'ultima opportunità di agganciare in vetta i rossoneri. Sporgono reclamo ed è bufera.

In Italia scatta l'atavica diatriba tra innocentisti e colpevolisti: Alemao si è fatto male sul serio o è stata una pantomima? Possibile che una monetina possa essere più pericolosa del petardo che ha colpito - ma non fermato - il milanista Carlo Ancelotti in Coppa Italia contro la Juve? Ed è vero o no che il massaggiatore Carmando ha convinto il centrocampista a smettere di giocare invitandolo a buttarsi per terra?

Mentre il dibattito incendia l'atmosfera nei bar-sport, esacerbando un clima di sospetti e veleni, la vera partita approda sul tavolo del Giudice Sportivo, che non ha dubbi: 2-0 per il Napoli a tavolino."

Mario Caffi, il legale che difese l'Atalanta, perse in tutti i gradi di giudizio, però la Uefa modificò il regolamento internazionale rendendosi conto del paradosso contenuto nella norma e da allora finalmente questa regola non c'è più.

Sarebbe per me un gioco da ragazzo sostenere, in favore della moviola in campo, che basta togliere una regola stupida per eliminare comportamenti stupidi, sta di fatto che da quando la regola è stata tolta stranamente di sceneggiate in campo non se ne sono più viste: o i tifosi hanno perso la loro mira da cecchini pronti ad andare alle Olimpiadi oppure era la regola, che io non esito a definire nuovamente stupida, a generare un'italica (ma non solo) interpretazione.

Ritornando alla vicenda Destro e senza voler entrare ora nel merito della moviola in campo si o no, debbo constatare dell'esistenza di questa regola che in linea generale condivido appieno: quel che non capisco però è perché debba essere lasciato adito ad interpretazione (che poi sono le cose che generano le polemiche) del "se l'arbitro ha visto in campo, ha giudicato, ha scritto nel referto..."

io credo che la stupidità della regola stia in questi dettagli e che basterebbe dire che l'arbitro ovviamente e senza ausilio di mezzi tecnologici (almeno per il momento, ma solo per il momento

Regolamenti “stupidi”: interpretazione, cambiamento o moviola in campo?
) giudica ciò che vede in campo ma, solo e solamente per gli episodi definibili violenti possa essere tranquillamente smentito dal giudice sportivo l'indomani indipendentemente dal fatto che abbia visto e refertato l'identico episodio.

Questo a mio parere farebbe crollare le polemiche intorno a questa regola assolutamente condivisibile, così come l'eliminazione della responsabilità oggettiva fece crollare le puerili sceneggiate viste negli anni 80!

E non parliamo della responsabilità oggettiva in tema di scommesse o quant'altro...un obbrobrio giuridico da eliminare quanto prima per il bene di tutti!!!


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