A volte la realtà è più cruda di quello che ci si può immaginare. Ti annienta, ti riduce in brandelli. ti fa incazzare ma non ti fa odiare perchè hai un fottutissimo cuore malandato che continua a battere per la ragione di tutti questi tuoi problemi. E in nome di quel cuore decidi che forse vale la pena ricostruire. Almeno tentare.
La via è lunga e io, che non sono molto paziente di natura, esigo troppo da me stessa.
E' troppo pensare che tutto tornerà come prima.
E' troppo pensare che io non avrò mai più paura.
E' troppo pensare che riacquisterò la mia fiducia magicamente domani mattina al risveglio.
E' troppo pensare che non ci penserò mai più.
Diventerà un ricordo, una cicatrice sempre meno evidente, sempre meno presente, una parentesi triste. Rimarrà lì, in un angolino di quel cuore, per sempre. Questa è l'unica cosa certa.
Ma è proprio quando siamo obbligati ad affrontare la dura realtà, a rialzarci da una verità che non pensavamo saremmo mai riusciti a sopportare che no, ci ha ridotto in ginocchia ma non ci ha spezzati, ebbene è in quel momento che tireremo fuori tutte quelle energie e risorse che non ci aspettavamo, che non credevamo nemmeno di possedere. E io mi amo per la forza che non sapevo di avere dentro di me. Mi amo per essere riuscita a dire quelle due parole "ti perdono" così difficili da ammettere, mi amo per essere riuscita a mettere da parte l'orgoglio e mi amo perchè, seppur in una situazione disastrata come questa, mi sto dando la possibilità di crescere e tirare fuori tutto il bello che c'è in me.
Non sarà una strada facile ne' veloce ma, in fondo al cuore, so che ne valiamo la pena.
E mi piace pensare che non sono da sola, ma ho tante persone con cui condividere tutto ciò.