Benedetto XVI: Giuda “si sentiva tradito da Gesù”, e “decise che a sua volta lo avrebbe tradito”, niente meno che per “vendicarsi”. E questo perché “Giuda era uno zelota”, e “voleva un Messia vincente che guidasse una rivolta contro i Romani”: ma Gesù “aveva deluso queste attese”.
In effetti il povero Giuda mi ha fatto sempre un po’ pena, ci doveva di essere uno schifo di giustificazione a tutti i chili di merda che per secoli gli hanno buttato addosso. Del resto pure quella schifezza umana di Hitler schizzò perchè lo bocciarono come pittore, quindi non vedo perchè il povero Giuda… insomma solidarietà al compagno Iscariota! Tuttavia scherzi e deliri (i miei) a parte, c’è una cosa che mi è venuta in mente leggendo le parole di sua santità, santo padre, vicario di cristo in terra, vescovo di roma, pastore della cristianità tutta ed è il carattere passivo del messaggio cristiano nella storia. Senza troppe pippe le parole di Benny 16 ci fanno cogliere un sostrato essenziale della cultura popolare dell’occidente cristiano; l’obbedienza al potere come valore, l’accettazione dell’ingiustizia come dono di dio in vista di tempi migliori una volta finiti a marcire sotto terra. Mi domando a chi ha giovato, e a chi giova questo? Non ai cristiani, non ai poveracci di ogni epoca, fede e sfiga sociale. Ma mi fermo qui con le divagazioni teologiche prima di fare il vetero comunista proprio nel giorno in cui Bersani dice che tutti quelli che criticano il PD sul web sono dei fascisti.