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Relazione del Commissario straordinario del governo sulle persone scomparse. 2012.

Creato il 05 dicembre 2012 da Tnepd

Relazione del Commissario straordinario del governo sulle persone scomparse. 2012.

Relazione del Commissario straordinario del governo sulle persone scomparse. 2012.

http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/24/2012_10_31_IX_Relazione_semestrale_-_giugno_2012.pdf

Riportiamo alcune parti della relazione semestrale governativa relativa alle persone scomparse in Italia.
La parte più agghiaciante è dove si dice espressamente che di queste migliaia di persone scomparse “non se ne conosce la ragione”.

Il monitoraggio dei dati riferiti al primo semestre dell’anno in corso (1 gennaio – 30 giugno 2012) evidenzia, ancora una volta, il costante e progressivo incremento del numero degli scomparsi. Infatti dalle 105.092 denunce di scomparsa presentate alla data del 30 giugno 2011, si è passati alle 115.366 denunce acquisite alla fine di giugno 2012 (10.274 in più), pari ad un incremento percentuale su base annua del 9,78%. Anche l’andamento semestrale conferma un preoccupante incremento pari al 4,78%, essendo state presentate 5.259 denunce in più rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2011. Se si considera che dal 2007 (data di costituzione dell’Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse) al dicembre 2011, l’incremento annuo medio delle denunce di scomparsa si attestava intorno alle 9.000 segnalazioni, è agevole riscontrare che l’incremento di quest’ultimo periodo è ancora più significativo di quelli registrati negli anni precedenti. Nella relazione che segue, oltre a fornire una puntuale conoscenza del fenomeno e del suo ciclico andamento, viene accordata particolare attenzione alla necessità di rendere noti, i lusinghieri risultati raggiunti nell’attività di ricerca. Infatti, in contrapposizione al preoccupante incremento nel numero delle denunce di scomparsa, si pone l’elevato livello di efficacia delle procedure operative poste in essere che hanno consentito di rintracciare un notevole numero di persone scomparse, con incrementi percentuali ancora più significativi del passato. L’efficacia di tali procedure operative è frutto delle numerose intese condivise con tutti i soggetti istituzionali e del mondo del volontariato. MONITORAGGIO DEI DATI Dal 1° gennaio 1974 al 30 giugno 2012 si è accertato che le persone scomparse in Italia ancora da rintracciare sono in totale 25.453, di cui 9.396 cittadini italiani e 16.057 cittadini stranieri: quelli maggiorenni sono 14.885 di cui 7.705 italiani e 7.150 stranieri (all. 1 e 2). I minori sono, invece, 10.598, di cui 1.691 italiani e 8.907 stranieri (all. 1 e 2). La differenza complessiva, rispetto al dato pregresso rilevato al 30 giugno 2011 è di 990 unità in più, mentre rispetto al dato riferito al 31 dicembre 2011, la differenza è di 541 unità in più. (all. 1bis e 3) A questi si aggiungo gli italiani sicuramente scomparsi all’estero ed ancora da rintracciare, che si è accertato essere in totale 135, dei quali 115 maggiorenni, 11 in meno rispetto al dato del 30 giugno 2011, mentre per i minori l’incremento è di una unità, essendo passati da 19 a 20. (all. 1) Le Regioni ove il fenomeno assume particolare rilievo continuano ad essere il Lazio, la Lombardia, la Campania, la Sicilia e la Puglia. (all. 4 e 5) I motivi di tale concentramento sono sempre legati alla maggiore densità della popolazione residente e alla elevata presenza di cittadini immigrati e di comunità nomadi nelle grandi aree urbane, dove si registrano, specie in questo periodo di grave crisi, fenomeni di diffuso disagio e di cronica mancanza d’integrazione nel tessuto urbano. Dall’analisi dettagliata del fenomeno riferito alle Regioni sopra elencate, nel periodo 1° gennaio 1974 – 30 giugno 2012, si ricava che il dato più significativo riguarda ancora i soggetti per i quali non si conosce l’effettiva motivazione della scomparsa. (all. 6) In sintesi per il periodo oggetto della presente relazione, possono essere estrapolati alcuni dati significativi. In Sicilia continua ad essere registrato il numero più elevato di allontanamenti da istituti e comunità. Trattasi, come per il passato, quasi esclusivamente di minori extracomunitari non accompagnati, affidati a strutture di accoglienza immediatamente dopo il loro rintraccio. La Lombardia continua a registrare il maggior numero di allontanamenti volontari e di scomparse per sottrazione di minori da parte di uno dei genitori o di altri congiunti. Sempre in Lombardia, nel semestre considerato, si registra il maggior numero di scomparsi possibili vittime di reato (16). Seguono immediatamente dopo la Calabria (15) e la Sicilia (13). Il Lazio ha tuttora il maggior numero di scomparsi per i quali non si conosce la relativa motivazione e, anche per il semestre considerato, quello degli scomparsi affetti da disturbi psichici. (all. 6) • Minori scomparsi Per quanto riguarda l’analisi statistica del fenomeno della scomparsa di minori, si evidenzia che alla data del 30 giugno 2012, secondo quanto accertato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Servizio Analisi della Polizia Criminale, il numero dei minori scomparsi ancora da rintracciare è aumentato di 794 unità rispetto al 30 giugno 2011 e di 279 unità rispetto al 31 dicembre 2011. Gli incrementi registrati continuano a riguardare, per la quasi totalità, minori stranieri non accompagnati allontanatisi volontariamente dalle comunità di affido. (all. 1 bis) Tale categoria risulta essere, infatti, a parte la categoria degli allontanamenti con motivazione non determinata, quella con il maggior numero di casi registrati a partire dal 1° gennaio 1974 e fino al 30 giugno 2012: 3.637 in totale, di cui 3.164 stranieri e 473 italiani.(all. 8) Rispetto ad un anno fa (30 giugno 2011), il numero dei minori allontanatisi dagli istituti e comunità di affido, ancora da rintracciare, è complessivamente aumentato di 780 unità (695 stranieri e 85 italiani) con un incremento percentuale del 27,30%. (all. 8 bis) La fascia di età più interessata continua ad essere quella compresa tra i 15 e i 17 anni. Anche per quanto riguarda l’analisi dei dati regionali, si evidenzia come il numero maggiore di allontanamenti dagli istituti e comunità continui a riscontrarsi in Sicilia (558) seguita dalla Lombardia (444). (all. 16) A tale categoria si aggiunge quella concernente i minori scomparsi per allontanamento volontario che rappresenta, tuttora, una quota significativa del fenomeno, essendo attestata su 1.052 casi (83 in più rispetto ad un anno fa) dei quali 777 riferiti a minori stranieri e 275 a minori italiani. La Regione dove il fenomeno degli allontanamenti volontari di minori è più consistente, continua ad essere il Lazio. (all. 16) minori scomparsi a seguito di allontanamento privo di motivazione accertata all’atto della denuncia sono, per il periodo 1° gennaio 1974 – 30 giugno 2012, 5.606 (4.822 stranieri e 784 italiani), 90 unità in meno rispetto alla rilevazione del giugno 2011 e 60 unità in meno rispetto a quella riferita al secondo semestre dello scorso anno. (all. 8 bis) I minori scomparsi possibili vittime di reato, nel periodo 1° gennaio 1974 – 30 giugno 2012 sono 19 (1 in meno rispetto al dato rilevato il 30 giugno 2011 e 3 in meno rispetto a quello rilevato alla fine dello scorso anno). (all. 8 bis) I casi di sottrazione di minori da parte di uno dei genitori o di altro congiunto sono in costante aumento. Essi, infatti, sono passati dai 253 registrati nel giugno 2011 ai 277 rilevati nel primo semestre del 2012, con un incremento percentuale, in un anno, del 9,49%. Dal mese di gennaio al 30 giugno corrente anno, sono stati 7 i nuovi casi segnalati. (all. 8 bis) Resta, infine, invariato, rispetto alla rilevazione del 31 dicembre 2011, il numero dei casi riferiti alla scomparsa di minori affetti da disturbi psicologici (7). (all. 8 bis)

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