Magazine Editoria e Stampa

Relazione ISTAT, il 36% degli italiani a “dieta"

Creato il 06 luglio 2012 da Nicola Spinella @ioparloquantomi

Ammonta al 35.8% la percentuale degli italiani che, a causa dei continui aumenti e della insostenibile situazione economica, si è vista costretta a tagliare la spesa per i generi alimentari.C’era un tempo in cui si andava a far la spesa e si riempiva il carrello di ogni ben di Dio. C’era un tempo in cui era considerato disdicevole l’acquistare due fettine di vitello. Tempi andati, a sentire le ultime analisi dell’ISTAT.

Il 35,8% degli italiani ha cambiato le proprie abitudini alimentari. Sotto accusa, neanche a dirlo, i prezzi al consumo che rendono prelibati quegli articoli che fino a poco tempo fa erano considerati dozzinali.

Relazione ISTAT, il 36% degli italiani a “dieta”…

Adesso si compra meno cibo, se ne spreca poco o niente, le proteine sono state rimpiazzate in parte dai carboidrati (a parità di peso, la pasta ha un prezzo decisamente inferiore a carne o pesce) soprattutto al nord, mentre al centro-sud le famiglie preferiscono privarsi d’altro e destinare all’alimentazione il 25.6% delle proprie risorse disponibili.

E’ il 65% a dichiarare che si accontenta di una porzione più piccola, mentre è poco più del 13% del campione che è è disposto a transigere sulla qualità, affidandosi magari a prodotti di seconda fascia, anziché prendere dagli scaffali i marchi più conosciuti.

E’ però indicativo il boom degli hard discount, che tra i supermercati sono gli unici a non risentire della crisi: sono probabilmente la tipologia di distribuzione più favorita dalla situazione economica sfavorevole, potendo contare su un rapporto qualità-prezzo accettabile per diverse tipologie di merci che, seppur non considerate ai livelli dei market leaders, rappresentano un ottimo surrogato.

A questa riduzione dei consumi hanno contribuito in maniera determinante l’aumento dei prezzi dei carburanti e la pressione fiscale (iva in primis), oltre all’elemento psicologico della sfiducia nel futuro: tutti elementi che creano recessione. Perché, come diceva Churchill, un paese che vuole risanarsi aumentando la pressione fiscale è come un uomo dentro ad un secchio che cerca di sollevarsi, tirandosi dal manico…

fonte: Asca


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog