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- Be' be': questo importa poco. Diciamo piuttosto un'altra cosa, Rosa: cotesta benedetta pancia come l'ha? l'ha sempre dura come ne' giorni passati o gli s'è un po' ammorvidita?
- O come devo fare a dirglielo, sor dottore! A me mi parrebbe sempre dimolto gonfia; ma sarà vero?
- Benedetta voi! ci vole anche tanto poco a conoscerlo. O gli occhi e le mani per tastargliela, non l'avete! Com'è? floscia o tirata! Dateglici delle manate a mano aperta.... Giù! sentiamo. "Ccià, ccià, ccià."
- Va meglio, va meglio, Rosa; molto meglio dei giorni passati! - disse pronto il dottore, giudicando dal suono. Ma era un malinteso. La donna lo chiarì, venendo subito alla finestra a raccontare che quelle bòtte erano sculaccioni dati al suo figliolo maggiore il quale s'era messo, quel birbante! a fare i baffi con un fiammifero spento, alla Madonna di Pompei. Gli strilli e i pianti disperati del ragazzo non lasciavan dubbio sull'equivoco.
- E allora, via, non mi fate perder tempo, Rosa, - brontolò un po' stizzito e un po' mortificato il dottor Prospero. - Sentiamole, via, queste condizioni dell'addome, e vediamo se ci riesce di venire a qualche cosa di concludente.
La donna andò ad eseguire gli ordini, e: "Ccià, ccià, ccià" faceva la pancia del malato; e il malato, a ogni bòtta:
- Ah, ah, ah.
- Pare che vada meglio davvero, Rosa. Copritelo, copritelo. E il polso!
- Questo, poi, sor dottore....
- Eh, Gesù mio Signore, affoghereste in un bicchier d'acqua! Pigliategli il polso in mano.... Gliel'avete preso!
- Sissignore.
- Lo sentite battere?
- Nossignore.
- Scorrete con le dita e lo troverete.... L'avete trovato?
- Mi parrebbe di sì. Ma ora lei signoria come fa a sentirlo?
- Eh, permio baccone! credevo che mi aveste un po' più di stima. Le sentite bene le pulsazioni?
- Sissignore.
- Vi riesce di fare "ta, ta, ta"?
- Sissignore.
- O via! A ogni colpo del polso, fate a cotesta maniera e vedrete....
- Ta, ta, ta, ta...
- Basta, basta, Rosa; ho sentito. Va meglio, va meglio. Oh, sia lodato il Signore! O i soliti vaneggiamenti gli ha avuti anche stanotte!
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